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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Chiavari
   171)
   In questo mezzo Argenteau e Roccavina
   movendo da Sassello
   assalirono con impeto le trincee costruite in fretta e in furia dai Francesi a Montenotte
   le quali erano in numero di tre
   una soprastante all'altra
   e quella appunto di Montenotte era la più eminente. I Francesi avevano in loro favore la fortezza del sito
   gli Austriaci il numero maggiore dei combattenti
   i quali
   dopo Serissima lotta
   impa-dronironsi delle due trincee inferiori. Rimaneva a conquistare la terza
   la più alta di Montenotte e contro di essa volsero gli Austriaci tutto l'impeto delle loro armi vittoriose.
   Ma il prode colonnello R.ampon
   che la difendeva
   fatto giurare a' suoi soldati di non cedere se non morti
   li infiammò di tanto coraggio che
   combattendo furiosamente
   respinsero tutti gli assalti.
   Sopraggiunta la notte
   le armi posarono da ambedue le parti
   per ripigliar la lotta col rinascere del giorno. Nocque assai agli Austriaci un'inavvertenza del loro generale
   il quale
   mandando ordine
   la notte del 10
   alle truppe stanziate a Sassello di accorrere in suo soccorso
   scrisse domani in luogo di stamane; e ciò tanto più nocque perchè
   la notte stessa
   il Bonaparte
   che era a Savona
   mandò di là a Montenotte un rinforzo di truppe
   di che non solo rinfrancaronsi i difensori della trincea
   ma il Rampon ebbe agio di appostare soldati nei boschi pei quali dovevano passare necessariamente gli Austriaci per tornare all'assalto della trincea.
   Nell'istesso tempo il Bonaparte chiamò dalle vicinanze di Voltri il La Harpe
   ordinandogli di gettarsi fra il centro e la sinistra degli Austro-Sardi per separarli. Egli stesso poi marciò con due forti colonne
   una lungo le montagne della Madonna del Monte per meglio appoggiare Montenotte
   l'altra per Altare e le Garcare per oltrepassare la punta del centro sotto il comando d'Argenteau e di Roccavina al vanguardo
   sperando con ciò di separarlo dalla destra del generale piemontese Colli.
   Spuntava appena l'alba del 12 quando Argenteau
   senza far in prima esplorare i boschi
   mosse arditamente all'assalto ; ma non era ancora la sua avanguardia giunta vicino alla trincea che fu assalita da una grandine di palle dai Francesi imboscati e da un furioso cannoneggiamento dalla trincea. Gli Austriaci arresta-ronsi
   balenarono
   disordinaronsi indietreggiando
   e il generale Roccavina
   gravemente ferito
   riparò in Acqui.
   Frattanto giungevano in fretta e in furia
   da un canto il Bonaparte e dall'altro il La Harpe
   di che gli alleati furono costretti
   per iscampare a certa sconfitta
   a porsi in salvo a Maglioni
   a Dego
   a Pareto
   mentre il Colli
   difendendosi strenuamente
   ritiravasi anch'esso
   avvicinandosi di fianco a Ceva.
   Il Bonaparte aveva così raggiunto il suo intento di separare gli alleati ; e non volendo lasciar loro tempo di rannodarsi
   seguitò la vittoria scendendo per le rive della Bormida e frapponendosi sempre fra i Piemontesi e gli Austriaci.
   Perirono nella battaglia di MontenoLte più di 2000 soldati austro-sardi e circa 3000 tra feriti e sani rimasero prigionieri con 5 cannoni. Dei francesi pochi furono i prigionieri
   molti i feriti e più di 1000 i morti.
   La battaglia di Montenotte aprì la serie delle vittorie strepitose del Bonaparte in Italia.
   Altare (2247 ab.). — Nel versante nord dcll'Apennino
   parte in monte e parte in piano
   poco lungi dalla riva destra della Bormida
   a 14 chilometri da Savona e a 395 metri dal livello del mare. Fortezza; Congregazione di carità
   Opere pie Buzzone
   Sommorico e Pisani. Vi fioriscono da secoli le rinomate vetraio
   le quali costituiscono la ricchezza principale del paese. La Società artistico-vetraria anonima cooperativa fu fondata nel 1816 e fu il primo esempio in Italia di quelle associazioni industriali in cui l'operaio partecipa agli utili ed è in pari tempo