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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   18-2
   Parte Prima — Alta Italia
   anni va ricostruendo:! con ingenti spese secondo la primitiva sua forma
   per cura dei RR. PP. Somasclii
   i optali vi soggiornano nella estiva stagione con parte degli allievi del loro convitto di Novi. E poco distante
   sopra un delizioso promontorio che si avanza in mare
   sorge il bellissimo
   artistico castello
   detto di Taragi (fìg. 71)
   fattovi costruire dal signor Federico Brown per opera del valentissimo ingegnere Tamburelli. Tutto all'intorno sulle alture
   e più specialmente a Santa Margherita
   in prossimità della grandiosa stazione ferroviaria
   fanno stupenda mostra
   ricco e ridente adornamento
   non pochi sontuosi villini di recente costruzione.
   Cenni storici. — E ignota l'origine di Santa Margherita e le sue prime memorie non risalgono che al 1307. Non è per altro inverosimile che fiorisse sin dagli antichi tempi
   e ciò pare si possa inferire da un'iscrizione latina che leggesi sopra un'urna cineraria in marmo bianco
   rinvenuta nella demolizione eseguita nel secolo XVI di un antico tempio probabilmente pagano
   urna conservata nell'atrio della chiesa di Santa Margherita. Nel sono di mare dì Santa Margherita avvennero combattimenti sanguinosi
   e in uno di essi del 1527
   narrato negli annali di Genova
   orribili crudeltà furono commesse per ispirilo di parte.
   Uomini
   illustri — Diede i natali al più volte citato Maragliano
   scultore infaticabile di un gran numero di belle statue in legno sparse in tutta la Liguria
   ed al rinomatissimo Roccatagliata
   costruttore d'organi.
   Coli
   elett. Rapallo — Dioc. Genova — P2 T. e Str. ferr. Genova-Pisa.
   Eoagli (3436 ab.). — Sulla spiaggia del mare
   a 5 chilometri da Rapallo
   sul torrente Zoagli
   in quattro frazioni
   con quattro pan occhiali
   la più cospicua delle quali
   quella di San Martino
   fu costruita su buon disegno sul principio del sec. XVII. In tutte quattro aminiransi buoni dipinti d'ignoti autori. Olivi
   viti
   frumento
   segale
   frutta abbondante e principalmente fichi che si fanno seccare al sole. Fabbriche di velluto in seta
   fra cui meritano particolar menzione quelle di Bersanino
   Corti e Marengo
   torinesi
   di Chapuis
   anch'esso di Torino
   dei fratelli Gamozzo di Como
   di G. B. Sanguineti del luogo.
   Cenni storici. — Faceva parte nei tempi antichi della Tigullia prementovata
   la quale stendeva la sua giurisdizione sino all'Apennino e comprendeva 14 parrocchie della valle di Fontanabuona. Nella seconda metà del secolo XIII era ancora indipendente da Genova
   a cui si diede poi conservando i suoi antichi privilegi ed acquistandone di nuovi che gli furono poi sempre conservati. Fu funestato dal corsaro barbaresco Dragutte
   ma meno assai di Rapallo
   dalla peste negli anni 1500
   1525 e 1528
   e in seguito dai lupi cervieri.
   Uomini illustri. — Fu nativo od oriundo di Zoagli Teramo Piaggia
   pittore di grido
   di cui esistono lavori pregevolissimi in Liguria e principalmente nella chiesuola della Madonna delle Grazie in Zoagli.
   Coli
   elett. Rapallo — Dioc. Genova — I1- T. e Str. ferr. Genova-Pisa.
   Mandamento di SANTO STEFANO BAVETG (comprende il solo Comune di Santo Stefano d'Aveto). — Territorio vastissimo che forma quello del mandamento e insieme dell'unico Comune
   e confina a est col Parmigiano
   a sud coll'Apennino che separa la valle dell'Aveto da quella del Taro
   mentre un contrafforte lo divide dai circondari di Genova e di Bobbio. È bagnato dall'Aveto che gittasi
   dopo un corso di 38 chilometri
   nella Trebbia
   con due ponti in pietra. Parecchi monti
   fra cui il Lame
   con tre laghetti
   e il Penna
   alto 1735 metri
   da cui nascono il Taro
   il Ceno e il Gra-mizza. Castagne
   legname
   fieno e molto bestiame. Minerali
   erbe medicinali e cave di ardesia non coltivate.
   Santo Stefano d'Aveto (6178 ab.). — È composto di un gran numero di borga-telle
   con 9 parrocchie
   sparse nell'ampio territorio
   di cui la principale è il borgo