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Parte Prima — Alta Italia
11 promontorio di Portofino
dotto dagli antichi Portus Delphmi per la presenza dì codesti cetacei
si collega a quello di Capo di Monte
o Codimonte
ed è un'immane e brulla rupe che si avanza molto nel maro e da cui si gode di una superba veduta. S compone in gran parte di puddinga nericcia
ed alla sua base
nella parte che spingesi maggiormente in mare
apronsi
in mezzo agli acuti scogli
vaste caverne
in cui le onde precipitansi spumeggiando e con grande fragore quando scatenansi le tempeste ; quando invece il mare è placido vi riparano i delfini ed altri animali marini.
Cenni storici. — Sotto la Repubblica ligure Portofino era munito di un forte con cannoni e con un piccolo presidio
che fu disarmato nel 1800 dagli Austriaci; ma quando Napoleone I ebbe riunito il Genovesato all'Impero
il forte fu di bel nuovo armato e in difesa del porto fu piantata una batteria detta l'Olivetta. Fra Portofino e l'attiguo Codimonte la squadra genovese rimase sconfitta nel secolo XV ed arsa dai Veneziani
i quali accolsero però con umanità lo Spinola che ne aveva il comando
e sciolsero dalle catene
senza riscatto
le ciurme
Coli
elett. Rapallo — Dioc. Genova — P2 T.
Santa Margherita Ligure (8418 ab.). — In un seno amenissimo del golfo di Rapallo
da cui dista solo 2 chilometri
sono largo 1200 metri
in cui riparano i bastimenti
e dividesi in Santa Margherita e in San Giacomo di Corte
con cinque parrocchiali : la collegiata di Santa Margherita (fig. G8)
San Giacomo
San Lorenzo della Costa
Santa Maria di Nozarego e San Siro.
La prima
di ottimo disegno e stupende proporzioni
fu edificata nel secolo XVI sull'area di un tempio antico
a tre navate sorrette da otto colonne corinzie e con facciata maestosa. L'oro e il marmo carrarese veggonsi profusi nell'interno
e il coro va ornalo dì una bellissima statua marmorea della Santa titolare
opera del celebre Ponzanelli. Due altre belle statue dei Ss. Pietro e Paolo sono del Carrara. La volta del coro si abbella di due freschi del Vacca
torinese
rappresentante il martirio e l'apoteosi di Santa Margherita
e altri nove stupendi freschi del fiorentino Cianfanelli adornano la cupola e le vòlte della navata maggiore e delle due grandi cappelle laterali. Oltre a ciò ammiratisi in questa collegiata un bel quadro àeW Addolorala
che credesi del Piola
un'ammirabile Santa Caterina di V. Castello
un Angelo Custode
statua in legno del Maraggiano
ed un'antica urna cineraria con emblemi di Mitra
dio persiano del sole.
Anche le altre parrocchiali vantano bei capi d'arte. Notiamo quella di San Giacomo
di bel disegno
in ridente collina
ricca anch'ossa di marmi e di dorature
con un fresco del Cianfanelli ; quella di San Lorenzo della Costa con un grazioso dipinto del celebre Gambiaso c tre tavole stupende di Luca d'Olanda
e quella eli San Siro con un bel San Sebastiano del suddetto V. Castello.
Piazza assai spaziosa con selciato a disegno
e fra i palazzi primeggia il grandioso e stupendo dei principi Centurione
situato sopra un'amena collinetta fra le due parrocchie di Santa Margherita e di San Giacomo. Poco lungi dall'abitato sorge un castello di forma quadrata
per difesa verso la marina. Ospedale aperto il 1° agosto del 1844
costruito a speso del Comune e degli abitanti.
La popolazione di questo Comune si dislingue per la sua attività
la quale ò tale e tanta che
oltre le numerose famiglie e case commerciali molto ricche
non vi è alcuno che non vi goda di una confortevole agiatezza. La maggior parte degli abitanti si dedica alla vita del maro ed attende con profitto alla pesca del corallo
cui sono destinate più di cento barche ; altri emigrano all'America del Sud
donde
attratti dall'amore al luogo natio
ritornano per lo più con discreti patrimoni che investono in terre e in case.