Mandamenti e Comuni dei Circondario di Chia\ari
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Baffo
figlio e successore di Qberlo
fu quello che indusse
nel 1309
i Loanesi ad abbandonare il dosso del Poggio per ['stabilire la loro definitiva residenza in riva al Ligustico e attendere cosi al commercio ed alla navigazione. Nel 1342
cacciati i Boria da Genova perchè il loro congiunto Antonio fu Cattaneo
signore di Prelà
aveva messo in ribellione le terre tutte della valle di Oneglia
Loano fu aggiudicato alla Repubblica la quale lo restituì agli stessi Doria
che lo conservarono sino al 1507. Di quell'anno un Corrado io cedette ai Fieschi ai quali nel 1547 venne tolto da Carlo V in seguito alla famosa congiura di Gian Luigi
e donato con gli altri feudi contiscati all'almirante Andrea Doria.
Nel 1736 l'imperatore Carlo VI
in forza dei preliminari di pace conchiusi col re di Francia
assegnò Loano al re di Sardegna a titolo di feudo imperiale
e da questi i Doria ne ricevettero l'investitura. Sino al 1770 i consoli loanesi continuarono a pronunciare sentenze in prima istanza nelle cause civili
ma in detto anno pubbli-caronsi le costituzioni del Piemonte
e i Doria restarono feudatari di solo nome. Nel 1802 Loano fu riunito alla Francia. Dopo il 1806 fece parte del cantone delia Pietra
tuttoché di gran lunga più importante del capoluogo. Durò questo suo stato dì soggezione finché colla Repubblica ligure fu riunito agli Stati del Piemonte.
Uomini illustri. —Diede i natali ai seguenti personaggi: Antonio Ricciardi
tenuto a' suoi giorni uno dei piti elevati ingegni della Liguria; Fabiano Riclieri ed Agostino Galea
reputatissimi ecclesiastici; Bernardo ed Antonio Richeri
che sotto gii ordini di Gio. Andrea Doria presero parte alla memoranda battaglia di Lepanto ; Antonio Stella
chimico e verseggiatore ; l'elice Isnardi
archeologo ed istoriografo della borgata; Ambrogio Ramella e Simone Stella
entrambi letterati e benefattori dei poveri; Giuseppe
Carlo e Paolo Valerga
nati da povero muratore
il primo patriarca latino di Gerusalemme
il secondo vescovo di Miriolìde al Malabar ed il terzo ricordato dal generale Garibaldi nelle Memorie autobiografiche quale giovane di genio
di sorprendente valore e profondo matematico
morto gloriosamente nelle guerre tra i popoli del Piata; Tommaso Risso
-prode campione di libertà
intimo di Garibaldi
con cui divise in America ed in Italia i pericoli e le glorie; Fabio Accame
giureconsulto; Giuseppe Lavagna
velile sotto il primo Napoleone
più tardi presidente emerito della Cassazione di Torino
ed il di lui nipote omonimo che alPistessa Suprema Corte ledette dotto magistrato; Antonio Sibilla
egregio violinista; Giuseppe Opisso
l'esperto e coraggioso capitano
che primo fra i Liguri passò su barca a vela il periglioso stretto di Magellano.
Finalmente in Loano ebbe i natali l'angelica donna che diede all'Italia l'Eroe delle Leggende
ricordata nell'ampio vestibolo del palazzo Comunale con La seguente iscrizione: 1 Loanesi \ j'ncisertfflSii questo marmo \ Ferchè lo fosse nella mente e nel cuore , Delle donne italiane \ Il nome della loro concittadina , Maria Uosa Nicoletta Garibaldi \ La virtuosa e modesta madre , Del più grande fra i grandi del secolo \ Nata da Giuseppe Raimondi e da Maria Maddalena Conti \ Il 22 gennaio 1776 j Morta a Nizza Marittima il 19 marzo 1852.
Coli
elett. Albenga — Dioc. Albenga — P2 T. e Slr. ferr. Genova-Ventimiglia.
\
Battaglia di Loano.
Conforme al nostro clivisamento di narrare in succinto le principali battaglie storiche combattute in Italia
diamo qui una breve descrizione eli quella di Loano
24 novembre 1795
che fu la prima vittoria dei repubblicani francesi in Italia.
Avendo il Direttorio in Parigi deliberato di fare un tentativo per veder modo di staccare
per mezzo delle armi
il re di Sardegna dalla sua alleanza coll'Austria e avvicinarlo alla Francia
affidò il comando dell'impresa al generale Scherer
che