ti-2
l'arte Prima — Alta Italia
Bardineto (1155 ab.). — Il capoluogo trovasi in una pianura circondata da colli ed alte montagne
tra le quali il monte Scttepani
il monte Galvo ed il monte Rocca Barbena. È sito presso le sorgenti della Bormida e distante 23 chilometri a borea di Albenga
in sei frazioni
con parrocchiale moderna di San Giovanni Battista. Ospedale. Legname da costruzione e da carbone
segale
patate
castagne
molto bestiame e molta caccia.
Cenni storici. — Nella divisione dei sette figliuoli del marchese Bonifacio del Vasto
Bardineto toccò al marchese Enrico di Savona. Il vecchio diruto castello è del marchese di Balestrino. Nel 1795 Bardineto divenne un gran campo trincerato degli Austro-Sardi
come lo divennero Montecalvo e le montagne a sinistra di Melogno e del Scttepani. Il generale Argenteau
preso alle spalle dai Francesi sotto il Massena
si sbandò atterrito
lasciando sul campo 4000 morti e 5U00 prigioni
con un generale e 300 ufficiali.
Coli
elett. Cairo Montenotte — Dioc. Mondovì — P2 ivi
T. a Calizzano.
Massimino (432 ab.). — Sta sulla destra del Tanaro
bagnato dai torrentelli Pianca e Dome
con parrocchiale moderna di San Vincenzo. Un alto monte detto Giovetlo divide da quello di Calizzano il suo territorio
il quale produce grano
meliga
civaie
uve e fieno. Vi esistono ampie selve che danno legna da costruzione e da ardere ; bestiame e caccia.
Cenni storici. — Nella carta del 1142 di divisione dell'eredità del marchese Bonifacio di Savona fu compreso nel marchesato di Geva; fu poi acquistato dai Del Carretto.
Coli
elett. Cairo Montenotte — Dioc. Mondovì — P2 T. a Bagnasco.
Mandamento di FINALE BORGO (comprende G Comuni
popol. 13
997 ab.). — Territorio copioso d'agrumi clic vi prosperano egregiamente
di alberi da frutta di ogni specie
di ortaggi
olivi
viti
canape
ecc. Boschi
rinomata pietra arenaria concili gli fera
nota sotto il nome di pietra di Finale
di cui si fa un'attiva esportazione. E bagnato dai due torrenti Melogno e Foglino che unisconsi presso l'abitato in un sol letto
formando il fiume-torrente Forra con ponti.
Finale Borgo (4658 ab.). — È situato fra tre montagne: Castello a nord
Monti-cello a est e Capra zoppa a ovest
con mura e porte
ed ha un'antica parrocchiale di San Biagio
ammirabile per la sua costruzione di stile etrusco
per molti lavori in marmo onde va ornata internamente
fra cui la balaustrata dell'aitar maggiore
il pulpito stupendo rappresentante la visione di Ezechiele e il grandioso mausoleo in marmo carrarese eretto dal principe al marchese Sforza Andrea Cai-retto
con epigrafe latina. Oltre il campanile
di antica e bella costruzione
è degna di nota una copia della Trasfigurazione di Raffaele dello Spoleti
finalino
allievo del Piola
A mezzo la costa della montagna a nord ergesi un forte con bagno penale di circa 800 detenuti
e sopra di esso veggonsi le ampie rovino di Castel Covone sul culmine della montagna
costruito dai marchesi Del Garretto
che vi facevano la loro ordinaria dimora
e che fu smantellato dai Genovesi nel secolo passato
quando acquistarono il marchesato di Finale. Rimane però ancora intatta una bella torre in pietre da taglio che sporgono tutte simmetricamente in fuori
tagliate a punta di diamante.
Non vi hanno per vero in Finale Borgo palazzi nel vero senso della parola
dove si eccettui l'antico palazzo Ricci di architettura semi-gotica
mal conservato
e il municipale
che ha innanzi una vasta e bella piazza riquadrata e rimodernata nel 1789 dal governatore genovese B. A. Centurione. Peraltro assai comode e belle sono le case delle famiglie agiate. Un teatrino elegante
capace di 600 spettatori
fu edificato sul principio del secolo. Ospedale di San Biagio e Opera pia Torelli Collegio Aicardi. Tribunale civile e correzionale.