Mandamenti e Comuni dei Circondario di Chia\ari
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Galiziano (2955 ah.). — Giace diviso in quattordici frazioni in amena pianura
alle falde settentrionali dell'Apennino e ad est del suddetto monte Settepani
ove furono costruiti ultimamente vari forti per la linea di sbarramento. L'antica parrocchia sotto l'invocazione di Santa Maria ha ceduto il luogo alla moderna dedicata a San Lorenzo. La fondazione della prima risale ad età remotissima
come quella che ai tempi di Carlo Magno era già una parrocchiale officiata dai Benedettini. Nel marzo del 1799 servì di quartiere ai repubblicani francesi
i quali prima di partire vi appiccarono il fuoco ; fu riedificata nel 1811. Alle falde del castello in rovina
oratorio con statua in legno di San Giovanni Battista del celebre Ma-ragliano. Palazzo dei conti Franchelli con freschi lodati del Biella. Erano in addietro in Galizzano parecchie floride ferriere clic lavoravano il minerale trasportato dall'isola d'Elba
ma esse sono ora chiuse pel rinvilìo del ferro
e iti lor vece sorsero segherie idrauliche pel legname abbondante
fra le altre quelle dei suddetti Franchelli
Buraggi
Leale
Olivieri
ecc. I prodotti del suolo consistono in frumento
meliga
fagiuoli
ceci
piselli
lenti
patate
castagne
mele
fieno
ma soprattutto in legname da costruzione
che scarseggia però ogni dì più pel taglio inconsulto dei boschi. Il commercio è molto attivo dopo l'apertura della strada rotabile da Finale Marina e da Bagnasco.
Cenni storici. — Anticamente Galizzano era cinto di mura e le porte ne erano fiancheggiate da alte torri. Vi sorgeva anche un castello dì qualche importanza
atterrato in gran parte dai Francesi nel 1500. Venne in potere
nel 1142
col titolo di castello — Castrum Calixani — di Enrico
quintogenito di Bonifacio
marchese di Savona e del Vasto
e quindi dei marchesi Del Carretto
del ramo dei signori di Bagnasco. Nel 1G13 passò sotto il dominio dei Genovesi
ed avendo poi fatto parte del marchesato di Finale
venne in potere del re di Spagna
e quindi di bel nuovo dei Genovesi
dai quali passò per ultimo alla Casa di Savoia. È rimasta celebre la battaglia del giugno 1795 tra Francesi ed Austriaci sul monte di Settepani. Per ben tre volte i Francesi
capitanati dal Massena
dal Saint-Ililaire e dal Cervoni
slan-ciarorisi all'assalto
ma furono sempre respinti dai cannoni degli Austriaci
i quali
guidati da Argenteau
rimasero padroni del campo. Più di 1050 furono i morti e 2000 i feriti. Coli
elett. Cairo Montenotte — Dioc. Mondovì — P2 T.
Fig. 58. — Andora: Abside della chiesa dei Ss. Giacomo e Filippo (da fotografia di Noack).