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l'arte Prima — Alta Italia
le canapa che vi si coltivano danno scarsi raccolti. Verso levante
a poca distanza dall'abitato
esiste una cava di puddinga
da cui si estraggono le migliori pietre da macina Alle falde del monte
a destra della Neva
trovasi pure della pietra calcare compatta.
Cenni storici. — Questo luogo per la sua posizione in antico cliiamavasi Cìiiu-sano : nel 1274 fu comperato dal Comune d'Albenga
fatto circondare di mura con tre forti torri e seguì sempre le sorti di quella città. Sui poggi Cireggia e Frassineto nel 1795 avvennero scontri sanguinosi tra le truppe francesi e le austriache.
Coli
elett. Albenga — Dioc. Albenga — P2 ivi
T. ad Albenga.
Erli (753 ab.). — In montagna e in varie frazioni
attraversato dalla strada provinciale Albenga-Garessio
con parrocchiale di Santa Caterina. Molte sorgenti irrigano il territorio
traversato dalla Neva
influente del Conta
che valicasi sopra un ponte in pietra. Selve estese e caccia abbondante. Vino
legumi freschi e secchi
frutta
castagne in copia
olio e grano.
Coli
elett. Albenga — Dioc. Albenga — P2 a Zuccarello
T. ad Albenga.
Garlenda (092 ab.). — Sul pendìo di un colle
a 10 chilometri da Albenga
sul Lerrone
che nasce nel piovente del colle di Vellego e tragittasi sopra un ponte in pietra prima che si scarichi nell'Arroscia. Antica parrocchiale di Santa Maria
d'ordine jonico
visitata da molti per tre famosi quadri che l'adornano. Quello della Natività all'aitar maggiore
pieno di figure
con invenzioni curiose e di stile non lontano dal carraccesco
è attribuito dal Ratti a G. Battista Guarini. Il secondo
più insigne le mille volte
è SanV Erasmo
di Nicolò Bussino. I manigoldi strappano le viscere al santo vegliardo
il quale
levando gli occhi al cielo
pare non senta l'atrocità del supplizio
assorto com'è nella contemplazione della palma del martirio recatagli dagli angeli Questo bel quadro fu deturpato da pessimi restauri.
Ma il gioiello della chiesa di Garlenda è il quadro del Domenicltìno
pel quale furono offerte somme cospicue. La Madonna
vestita di rosso e di azzurro
tiene sulle ginocchia il Bambino che stende la destra a S. Mauro
il quale la bacia con ineffabile divozione ; S. Benedetto dall'altro lato offre un giglio al Bambino
il quale stendendo la sinistra gli accenna che gradito gli è il dono. Due angeli di grandezza naturale stanno ammirando il Bambino
mentre un gruppo di angioletti sta librato sull'ali nell'alto del quadro che ha per fondo un paese. Tutto è quiete ed affetto tenerissimo in questo dipinto condotto con la maggior finitezza e non meno ammirevole per invenzione e disegno che per verità di colorito. Questi bei doni ch'ebbe la chiesa dai marchesi di Balestrino
che hanno un castello con bei giardini in Garlenda
furono salvati con uno stratagemma dalla rapacità francese. Olio
vino
cereali
castagne
bozzoli ; cave di pietra da calce al basso.
Cenni storici. — Garlenda
con tutta la valle del Lerrone
fu anticamente feudo imperiale
posseduto in prima dai marchesi di Savona e quindi da quello di Gla-vesana
il quale ne fece dono
nel 1385
alla repubblica di Genova
finché
dopo la guerra del 1743
fu ceduto al re di Sardegna. Fu contado dei Costa del Carretto di Balestrino.
Coli
elett. Albenga — Dioc. Albenga — P2 a Villanova d'Albenga
T. ad Albenga.
Nasino (809 ab.). — Giace in amenissima posizione e in parecchie vi Hate
a 18 chilometri da Albenga
con parrocchiale di San Giovanni Battista
e formò parte del marchesato di Balestrino. Grani
viti
olivi
castagne
fagiuoli
patate
pascoli
fieno
col quale si alimenta numeroso bestiame bovino ; ha pure boschi ricchi di carpini
frassini
faggi e roveri.
Coli
elett. Albenga — Dioc. Mondovì — P2 a Cisano sul Neva
Ti ad Albenga.