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l'arte Prima — Alta Italia
MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI ALBENGA
APPARTENENTI AL DISTRETTO MILITARE DI SAVONA
Mandamento di ALBENGA (comprende 17 Comuni
con una popolazione residente di 10
190 abitanti
censita al 31 dicembre 1881). — Teiritorio molto irriguo e perciò feracissimo. Alti monti e rocce denudate ricingono l'ubertosa pianura
tutta di terreno alluvionale e in cui prosperano lietamente l'olivo
la vite
i cereali
tutte le frutta e tutti gli ortaggi.
Albenga (3199 abitanti presenti nel centro e 4780 residenti nel Comune al 31 dicembre 1881)
— Giace cinta di mura con porte e in forma rotonda nel più spazioso e felice dilatamento della pianura
allato al Centa e poco lungi dal mare. Cattedrale di San Michele (fig. 54)
che si sta ridipingendo a fresco
con un bel quadro di Gesù Cristo al Calvario
copia da Raffaello. Attiguo alla Cattedrale con piazza è il Battistero (fig. 55)
monumento romano notabile non solo per l'anti-Croce rossa in campo chità ma anche per l'architettura romano-cristiana
che si attribuisce al V secolo
È un tempietto ottangolare con sette sfondi
ornato di otto colonne di ordine corinzio e di granito
creduto egizio o còrso
che fecero già parte di qualche antico tempio pagano. I quattordici scalini che bisogna scendere per entrarvi attestano quanto siasi innalzato coll'andar degli anni il suolo d'alluvione. Il mosaico formato di pezzettini di vetro colorato a dadi rappresenta il mistico Agnello circondato dalle colombe col monogramma emblema del Cristianesimo primitivo (1).
(1) Il Battistero ottagono di Albenga
normalmente orientato presso la Cattedrale
giace con essa
al pari della città
alla distanza circa di un chilometro dal mare
ed essendosi rialzato il suolo
stante le alluvioni prodotte dal fiume Centa
l'attuale piano interno del Battistero
verosimilmente pari a quello della antica Cattedrale
trovasi ora dì m. 2.20 più depresso dalla chiesa attuale e vi si scende per ben quattordici gradini: l'attuale ingresso non è già l'antico
i! quale
riconoscibilissimo dall'interno
è guernito di due eleganti tombe di stile romanico
innicchiate ne' di lui fianchi
ed all'esterno verso ponente fu chiuso (forse in perpetuo) dal palazzo che gli fu contro fabbricato.
Questo monumento
rozzo al di mori
lia in tutto il suo complesso l'antica rifilai forma otta-gona a due piani
il superiore dei quali sorretto da archi e questi su colonne poggiate al muro
nel vano dei quali apronsi i consueti otto nicchioni quadrangolari
e semicircolari alternati
analogamente a quelli del tempietto del Sole nel palazzo di Diocleziano a Spalato
che pretendesi sia stato preso a prototipo di simili costruzioni.
Lo colonne sorreggenti gli archi e che sono giudicate di granito di Corsica portano capitelli con sopr'abaco
il fogliame dei quali di stile classico rivelano la mono greca.
Nel nicchione quadrato di fronte all'antico ingresso stava un altare
e sulle ghiere del rispettivo arco esiste tuttavia qualche traccia di antichi musaici lapidei
al dire degli storici con croci
animali
simboli ed iscrizioni
ora non più discernibili.
Pari allo stile romanico dei succitati monumenti sepolcrali fiancheggianti l'antico ingresso
sono lo eleganti ventiere a trafori in arenaria
oggi affatto sciupate
le quali servivano di chiusa alle finestre del piano superiore che sono alte m. 1.50 e larghe m. 0.80
e superiormente semicircolari. Aveva pur questo Battistero la pila d'immersione nel mezzo del poligono
ma nel 1588 il vescovo Luca Ficsco le sostituiva l'attuale in marmo con balaustrata sui gradini di rialzo.
Il monumento presenta le seguenti proporzioni: Larghezza del poligono intorno limitata alle fronti degli archi m. 8.10; sfondo del medesimo m. 1.75; altezza totale interna m. 12.40; larghezza esterna del poligono inferiore m. 13.65; superiore m. 9.20; altezza del primo piano dal suolo m. 3.40; del .secondo ni. 10.50.
Questo edilìzio deve aver subito riparazioni fin dal 1491
dappoiché questa data sta scritta sotto l'imposta della volta unitamente allo stemma del vescovo Leonardo Marchese.