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l'arte Prima — Alta Italia
11 (lenta è formato dalla confluenza dell'Arroscia (che nasce dal monte Frontero
bagna Mendatica
Gosio
Pornassio
Pieve di Teco); del Lemme (lungo la vallata di Casanova) ; della Neva (che nasce in più rami dal monte Ce risola
ecc.) ; del Pennavaria (che scende dal monte Annetta sopra Caprauna a 1000 metri sul livello del mare)
con cento altri rigagnoli e fiumicelli
da cui prese nome
e ne reca il comune tributo al mare. Ma propriamente parlando non prende questa fiumana il nome di Cent a clic circa 2 chilometri sopra di Albenga
presso le frazioni di Lecci e Bastia
ove la formano congiungendosi l'Arroscia e la Neva. Questa fiumana è fra le poche della Liguria che non asciughino negli ardori dell'estate. Spaventevole veramente è il volume delle acque che nelle piene essa porta al mare
passando sotto il ponte
forse troppo stretto
di Albenga (1). Non ha il fiume nel piano che un debole pendio
onde allargandosi rapisce all'agricoltore preziosi terreni. Ingrossando corrode i fertili campi : ma i suoi allagamenti
ove non siano accompagnati da corrosioni
lasciano un limo fecondatore. Il suo bacino 11011 è che di 506 chilometri quadrati di larghezza; ma in tempo d'inondazioni mena d'ordinario 27
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000 metri cubi d'acqua al giorno. 11 letto del fiume è nel piano da 300 a 500 metri di larghezza. Nei luoghi rinserrati ha da 6 a 7 metri d'altezza su 120 di larghezza. Malgrado la larghezza attuale dell'alveo avviene tuttavia che nelle piene tutta quesla bella pianura resti interamente coperta dalle acque. Vi si conserva la triste memoria delle inondazioni avvenute negli anni 1609
1705 e 1706 ; ma la più dannosa di tutte si fu quella del 3 ottobre 1744
nella quale
straordinariamente ingrossate le acque
allagarono Albenga
e nelle campagne più 11011 si vedevano che le cime dei più grandi alberi. Anche l'ultima recente inondazione del 1886 riuscì assai disastrosa
sì che fu mestieri riattare i ponti ferroviari ricostruendone alcuni in ferro. La pendenza del Centa è presso le sorgenti assai ripida
ina si riduce in seguito da 8 a 9 metri su 200. Nell'entrare che fa sul piano questo fiume piglia una pendenza insensibile ; e a cagione appunto di questo debole pendìo delle acque nelle pianure d'Albenga succedono spesso i traboccamenti e danni
Altre volte il Centa passava a 620 metri all'est di Albenga sotto il così detto ponte Lungo (fig. 53) che giace a fianco della strada di Genova ; esso è lungo 147 metri
largo 3 Va ; lo compongono dieci archi larghi 9 metri ciascuno
con pile intermedie di metri 4 lj9. È fabbricato con pietrame cementato
fasciato di pietre quadre larghe 1111 metro. Non si alza più di metri 3 dal suolo; il resto è sotterra. La breccia
di cui è formato in parte quel ponte
scavasi tuttora dai monti vicini; s'argomenta che lo fabbricasse verso il 414-18 il conte Costanzo
cognato di Onorio
fatto poi suo collega nell'impero. Ma il ponte è così ben conservato che i pilastri
che sono interrati sino all'impostatura degli archi
sembrano stati fatti circa un secolo fa. Questo ponte può riguardarsi come principale monumento romano
non già de' bei secoli d'Augusto
ma sul tramonto della bell'arte edificatoria. La fiumana che sotto pas-savagli si è dipartita dall'antico suo letto per correre ad occidente della città. Questa fiumana era per lo passato il flagello di Albenga
poiché ad ogni pioggia allagava i suoi dintorni e superava le ripe
cosicché tutta la città ne restava inondata
e fin
(1) Nel 1892 verrà intrapresa la costruzione di altro ponto
lungo circa 80 metri
e vorrà ampliato il letto del torrente
al disopra del molino Branca.