ti-2 l'arte Prima — Alta Italia
Casella (2299 ab.). — Giace a 7 chilometri da Savignone in territorio bagnato dalla Scrivia e sparso di monti
fra ; quali è notevole quello di Montemaggio alto 979 metri. Gli sono unite come frazioni le parrocchie di Frasinello
Garsi e Senarega. La sua parrocchiale
con ampia piazza
è consecrata a S. Stefano. Meno
castagne
patate
uva e frutta; molti agnelletti e vitelli che esportansi a Genova.
Cenni storici. — Sino alla fine del secolo scorso Casella fu il centro del piccolo feudo che il ramo della famiglia Fieschi
detto di Savigaonè
aveva in questi luoghi e che estendevasi a Savignone e a Grocefieschi. Vedesi tuttora nell'abitato eli Casella un fabbricalo destinato anticamente ad usi pubblici e con gli stemmi dei feudatari.
Coli
elett. Pontedecimo — Dioc. Genova e Tortona — Pa a liusalla
T. a Savignone.
Grocefieschi (4183 ab.). — Risalendo da Savignone verso le sorgenti del torrente Vobbia si affaccia
sulla cima del monte Clavarezza che diramasi dal monte Antola
il castello di Grocefieschi da cui prende nome il Comune capoluogo. Il quale ha una contrada principale rettilinea con a capo una piazza in cui scorgonsi ancora le fondamenta di una torre antica
che nei tempi feudali serviva di prigione. La parrocchia di Santa Croce
a tre navate d'ordine toscano
fu costruita nel 1578 coi materiali di un'altra che esisteva in ima frazione di codesto luogo
come rilevasi da una lapide. Vi sì veggono due bei palazzi: Balbi eredi Fieschi
e Doglio
l'uno dirimpetto all'altro.
Merita ricordo speciale l'antichissimo Castello della Pietra
già dei due marchesi Botta di Pavia ora estinti. Sopra un'altissima rupe di un sol pezzo e tagliata a picco gli antichi feudatari avevano edificato una ròcca inaccessibile da ogni lato ed in cui avevano sempre tenuto un presidio. Nel 1797 i Francesi
che l'incendiarono
vi trovarono postati quattro cannoni che furono trasportati nel castello di Tortona.
Cenni storici. — La fondazione di questo grosso borgo non è anteriore al 14(J0. 1 Fieschi vi ebbero signoria sino al 1797.
Coli
elett. Pontedecimo — Dioc. Genova e Tortona — P2 ivi. T
a Savignone.
Mandamento di SESTR1 PONENTE (comprende 4 Comuni
popol. 21
043 ab.). — Territorio d'aspetto romantico e delizioso
quasi tutto in monte
in dolce clima ed aria salubre fra la Polcevera a est e la Varenna a ovest e con a nord una cinta di monti
fra cui giganteggia il monte Gazzo con le sue grotte tutte incrostate nelle vòlte e nelle pareli di stalattiti e di stalammiti. Agrumi
frutta ed ortaggi.
Sestri Ponente (11
104 ab.). — In situazione amenissima sul litorale e presso il torrente Chiaravagna formato da due rivi sul monte Ramazzo
è attraversato nella sua lunghezza da sei strade quasi in linea retta ed intersecate tutte da altre vie e viuzze che formano dell'abitato una vera scacchiera. Varie piazze
fra le altre l'amplissima davanti la parrocchia nel centro
ornata di bella alberatura; due ameni passeggi con viali
uno a levante
l'altro a ponente. L'ampiezza della spiaggia e la limpidezza delle acque hanno falto di Sestri uno dei primi cantieri navali e la prima stazione baineiria della Liguria.
La parrocchiale
dedicata all'Assunta nel centro del paese
è un vasto edifizio ad una sola navata del 1621
con sulla facciata un dipinto sbiadito degli Apostoli
dell'Ansaldi. Nell'interno si ammirano freschi pregevoli dei pittori liguri Benso e principalmente il medaglione nel mezzo della vòlta in cui Giulio Benso effigiò l'Assunzione di Maria in iscorcio. Modernamente gli ornatisti genovesi fratelli Leoncini dipinsero il rimanente della vòlta grandiosa
e il valente figurista Barabino da San Pier d'Arena vi eseguì lavori stupendi. La chiesa
una delle più dovizioso del Genovesato per arredi e indumenti sacri
vanta un San Pietro del Sarzana
un Sant'Antonio del Carlone e la Cassa di San Giovanni Battista dell' illustre e fecondo Maragliano. Fra le altre chiese vuoisi qui ricordare la Madonna del Gasso
in vetta al monte