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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ti-2 l'arte Prima — Alta Italia
   Casella (2299 ab.). — Giace a 7 chilometri da Savignone in territorio bagnato dalla Scrivia e sparso di monti
   fra ; quali è notevole quello di Montemaggio alto 979 metri. Gli sono unite come frazioni le parrocchie di Frasinello
   Garsi e Senarega. La sua parrocchiale
   con ampia piazza
   è consecrata a S. Stefano. Meno
   castagne
   patate
   uva e frutta; molti agnelletti e vitelli che esportansi a Genova.
   Cenni storici. — Sino alla fine del secolo scorso Casella fu il centro del piccolo feudo che il ramo della famiglia Fieschi
   detto di Savigaonè
   aveva in questi luoghi e che estendevasi a Savignone e a Grocefieschi. Vedesi tuttora nell'abitato eli Casella un fabbricalo destinato anticamente ad usi pubblici e con gli stemmi dei feudatari.
   Coli
   elett. Pontedecimo — Dioc. Genova e Tortona — Pa a liusalla
   T. a Savignone.
   Grocefieschi (4183 ab.). — Risalendo da Savignone verso le sorgenti del torrente Vobbia si affaccia
   sulla cima del monte Clavarezza che diramasi dal monte Antola
   il castello di Grocefieschi da cui prende nome il Comune capoluogo. Il quale ha una contrada principale rettilinea con a capo una piazza in cui scorgonsi ancora le fondamenta di una torre antica
   che nei tempi feudali serviva di prigione. La parrocchia di Santa Croce
   a tre navate d'ordine toscano
   fu costruita nel 1578 coi materiali di un'altra che esisteva in ima frazione di codesto luogo
   come rilevasi da una lapide. Vi sì veggono due bei palazzi: Balbi eredi Fieschi
   e Doglio
   l'uno dirimpetto all'altro.
   Merita ricordo speciale l'antichissimo Castello della Pietra
   già dei due marchesi Botta di Pavia ora estinti. Sopra un'altissima rupe di un sol pezzo e tagliata a picco gli antichi feudatari avevano edificato una ròcca inaccessibile da ogni lato ed in cui avevano sempre tenuto un presidio. Nel 1797 i Francesi
   che l'incendiarono
   vi trovarono postati quattro cannoni che furono trasportati nel castello di Tortona.
   Cenni storici. — La fondazione di questo grosso borgo non è anteriore al 14(J0. 1 Fieschi vi ebbero signoria sino al 1797.
   Coli
   elett. Pontedecimo — Dioc. Genova e Tortona — P2 ivi. T
   a Savignone.
   Mandamento di SESTR1 PONENTE (comprende 4 Comuni
   popol. 21
   043 ab.). — Territorio d'aspetto romantico e delizioso
   quasi tutto in monte
   in dolce clima ed aria salubre fra la Polcevera a est e la Varenna a ovest e con a nord una cinta di monti
   fra cui giganteggia il monte Gazzo con le sue grotte tutte incrostate nelle vòlte e nelle pareli di stalattiti e di stalammiti. Agrumi
   frutta ed ortaggi.
   Sestri Ponente (11
   104 ab.). — In situazione amenissima sul litorale e presso il torrente Chiaravagna formato da due rivi sul monte Ramazzo
   è attraversato nella sua lunghezza da sei strade quasi in linea retta ed intersecate tutte da altre vie e viuzze che formano dell'abitato una vera scacchiera. Varie piazze
   fra le altre l'amplissima davanti la parrocchia nel centro
   ornata di bella alberatura; due ameni passeggi con viali
   uno a levante
   l'altro a ponente. L'ampiezza della spiaggia e la limpidezza delle acque hanno falto di Sestri uno dei primi cantieri navali e la prima stazione baineiria della Liguria.
   La parrocchiale
   dedicata all'Assunta nel centro del paese
   è un vasto edifizio ad una sola navata del 1621
   con sulla facciata un dipinto sbiadito degli Apostoli
   dell'Ansaldi. Nell'interno si ammirano freschi pregevoli dei pittori liguri Benso e principalmente il medaglione nel mezzo della vòlta in cui Giulio Benso effigiò l'Assunzione di Maria in iscorcio. Modernamente gli ornatisti genovesi fratelli Leoncini dipinsero il rimanente della vòlta grandiosa
   e il valente figurista Barabino da San Pier d'Arena vi eseguì lavori stupendi. La chiesa
   una delle più dovizioso del Genovesato per arredi e indumenti sacri
   vanta un San Pietro del Sarzana
   un Sant'Antonio del Carlone e la Cassa di San Giovanni Battista dell' illustre e fecondo Maragliano. Fra le altre chiese vuoisi qui ricordare la Madonna del Gasso
   in vetta al monte