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Parte Prima — Alla Italia
Mandamento di CAMPO LIGURE (comprende 3 Comuni
popol. 9974 ab.). — Territorio montuoso
ma fertile di grano
frumentone
legumi
castagne
patate e pascoli
bagnato dalla Stura e dai torrentelli Ponzema e Àngassino
con ponti antichi. Cave di calce e pietre
e anticamente si lavorava anche una miniera d'oro.
Campo Ligure (3730 ab.). — Già Campofreddo e situato sulla destra della Stura
a 33 chilometri da Genova
con parrocchiale della Nati vi Là della Vergine
rifabbricata su disegno elegante nel 1765. La piazza dirimpetto ad essa forma un bel quadrato a cui fanno vaga prospettiva le quattro contrade principali del borgo e le accresce ornamento il palazzo marchionale. Ospedale
Opera pia Olivieri
scuole
biblioteca
piccolo teatro con società filarmonica. Varie industrie
fra cui quella della fabbricazione del carbone e dei chiodi
tessitorie
filature
filanda seta
ferriere
commercio di carbone
chiodi
bestiame grosso e minuto.
Cenni storici. — Formò parte del marchesato del Vasto
e nel 1200 fu comperato da certo Simone Vento
dal quale passò in possesso di Anfriano Spinola che ne ottenne da Ludovico imperatore l'investitura a titolo di feudo
ma prosciolto da diritti feudali. La famiglia Spinola lo tenne per ben quattro secoli
sino al 1795
in cui fu abolito il feudalismo. Era difeso in addietro da un ben munito castello
che ebbe nel 1747 una guarnigione austriaca
la quale oppose resistenza alle truppe di Francia e di Genova. Ora è in rovine
eccetto un'altissima ed antichissima torre
la quale
al dire dell'abate Luciano Rossi che scrisse intorno alle antichità di Campo-freddo sua patria
fu costruita
come porta un'iscrizione rinvenutavi
parecchi secoli prima dell'era nostra.
Coli
elett. Voi tri — fiioc. Acqui — P2 T.
Masone (3049 ab.). — Giace fra Voltri
Campo Ligure
Rossiglione ed Ovada
a 28 chilometri da Genova
con parrocchiale dell'Assunta edificata sullo scorcio del secolo XVI sotto gli auspici di Lazzaro Grimaldi Cebà
doge di Genova
morto nel 1599. Essa ha una sola navata e due buoni quadri
uno dei quali credesi del Carlone. Nel territorio del Comune sull'Apennino sorge anche un Santuario della Vergine. Nella valle cosidetta del Vezulla
a circa due chilometri dall'abitato
veggonsi le vestigia di un tempio antichissimo. Grano
meliga
patate
castagne e fagiuoli; fabbriche di chiodi a mano e cotonifici.
Cenni storici. — Credesi che il suo nome derivi dal vocabolo latino Mansìo
usato in diversi significati nel medioevo. Le prime memorie scritte risalgono al 1183
nel quale anno il Comune di Genova conferiva l'investitura del feudo di Masone ai marchesi di Malaspina del Bosco; poscia passò in mano di diversi feudatari
tra cui i Doria
finché cadde in potere della Repubblica genovese
e ne seguì le sorti
Nel 1546 Andrea Boria vi si rifugiò nel mentre la città era in armi per la congiura dei Fiesclii. L'ultimo feudatario fu il marchese P. G. Pallavicini. L'antico castello fu espugnato nel 1625 da Carlo Emanuele I
e nel 1746 gli Austriaci se ne impadronirono e lo distrussero con le mine. Nel 1790 il marchese Gian Carlo Pallavicini ne fece asportare i rottami per formar la piazza davanti alla chiesa. Gli Austriaci distrussero anche il borgo
disperdendone gli abitanti che avevano impugnato le armi contro di loro ; ma esso fu riedificato per opera del marchese Centurioni
Durante la guerra del 1734 passarono in Masone molte truppe spagnuole
e negli anni 1799 e 1800 vi stanziarono per varii mesi non poche schiere francesi.
Coli
elett. Voltri — Dioc
Acqui — P" T.
Rossiglione (3974 ab.). — Giace fra Campo Ligure e Ovada sulla Stura che lo divide in due borghi
congiunti da un grandioso ponte in ferro. Ciascun borgo ha la propria parrocchia: quella di S. Caterina nel borgo superiore è antica
a tre navate
ornata di scelte pitture
dorature e marmi ricchissimi
di un busto del Nazareno