Genova
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di Costantinopoli tenne dietro gradatamente quella di tutte le colonie genovesi nel mar Nero e nell'Arcipelago. Gaffa
Scio
Lesbo
dopo più o meno sanguinosa resistenza
caddero in potere dei Turchi.
Innanzi alla barbarie degli invasori il commercio si arrestò e la via delle Indie si potò considerare ormai come chiusa da quella banda. Gli ingegni più arditi delle Nazioni occidentali si volsero quindi a cercar altro modo di pervenire a quei paesi che avevano sino allora dato il più ricco contingente al commercio europeo. E cercando questa via
il genovese Cristoforo Colombo scoprì un nuovo mondo e il portoghese Vasco di Saffla vi pervenne
girando attorno al globo; ed al paese da Dui scoperto rimase lungamente
e dura tuttavia presso gl'Inglesi
il nome d'India.
Così mutate le sorti del commercio europeo
mutarono pur quelle del commercio ligure. Le molte ricchezze accumulate dalle famiglie patrizie
l'esercizio del commercio bancario e di svariate industrie
la felice situazione nel Mediterraneo
conservarono ancora a lungo a Genova una grande importanza commerciale. Ma l'epoca del suo maggiore splendore era finita
ed a misura che i Portoghesi
gli Spagnuoli
i Francesi
gli Olandesi e gl'Inglesi andavano crescendo di potenza commerciale
diminuiva quella delle città marittime italiane. La decadenza commerciale e quella politica andavano di pari passo ed al principio di questo secolo il commercio genovese toccò probabilmente il più basso gradino cui sia disceso giammai. Rianimatasi col risorgere politico della Nazione
Genova attende dall'energia
attivila e probità dei suoi cittadini ch'essi facciano rivivere per la loro patria lo splendore commerciale onde rifulse nel medio evo.
Uomini Illustri. — Madre e nudrice di svegliatissimi ingegni
la superba Genova diede in ogni età sommi personaggi i cui nomi brillano sempre di vivo splendore nella istoria della Chiesa
della guerra
della navigazione
del commercio
delle scienze
delle lettere
delle arti
ecc. Registrare questi nomi occuperebbe parecchie pagine dell'opera nostra. Il perchè ci starem paghi a ricordarne qui alcuni.
Un solo di codesti grandi basterebbe alla gloria di Genova
come di qual si voglia altra città
vogliam dire Cristoforo Colombo (1)
di cui è imminente la celebrazione del quarto centenario (1892)
ed a cui
assai più che al Macchiàvello
si attaglia quella bella sentenza: Tanto nomini nullum par doghimi
che leggesi in Santa Croce.
Genova diede dunque parecchi papi alla Chiesa: Innocenzo IV (1243-1254)
in condizione privata Sinibaldo Fieschi dei conti di Lavagna
e suo nipote Adriano V (1276)
al secolo Ottobuono Fieschi. Della nobilissima famiglia Cibo genovese fu Innocenzo Vili
successore di Sisto IV
che ritroveremo
in un con Giulio li
in Albissola
che fa parte
(1) Nato a Gogoleto (borgo di Genova) intorno al 1435; nel 1470 si stabili a Lisbona
ed in cotesta città sposò la figliuola di un l'alestrello (italiano). Nel 1492 parti por la scoperta dell'America. Dopo 65 giorni di travagliosa navigazione (8 ottobre) scoperse la terra. Egli sbarcò dapprima a San Salvatore
poi a Cuba e a San Domingo. Ritornato in Ispagna venne nominato viceré delle terre scoperte
e nel 1493 fece un secondo viaggio; un terzo lo fece nel 1498. Malgrado la bontà del suo animo
e le grandi scoperte fatte
Colombo fu calunniato alla corte del re Ferdinando
che gli tolse il comando e il titolo di viceré affidato a Bovadilla Francesco
che lo inviò nel 1500
carico di catene
in Ispagna. Dopo aver sofferto per qualche giorno il carcere
e per nove mesi privo del titolo e dalla carica
egli partì il 9 maggio 1502 da Cadice
por un quarto viaggio
in cerca di un passaggio alle Indie
presso l'istmo di Darien
che credeva essere più breve di quello per il Capo di Buona Speranza. Ma
privo d'aiuti
fu spinto dalle correnti a nord-ovest. Nel dicembre rinunziò al tentativo e ritornò neirilispaniola; al 24 giugno 1503 gettò l'àncora alla Giamaica
il 13 agosto a S. Domingo. Al 7 novembre 1504 giunse a San Lucar
donde passò a Siviglia. Qui lo colse crudele malattia
e dopo avere passato un anno nella povertà
la morte venne a liberarlo dai patimenti a Valladolid il 20 maggio 150G.