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l'arte Prima — Alta Italia
estratti dal procedente. Formarono dunque i nuovi alberghi le casale seguenti * Calvi
Cattaneo
Centurione
Cibo
Cicala
Dona
Fieschi
Ue Fornati
De Franchi
Gentile
Giustiniani
Grillo
Grimaldi
Imperiale
Interi®!
Lercari
Lomellino
De Marini
Di Negro
Negroni
Pallavicini
Pinelli-Promontorio
Salvagbi
Sanli
Spinola
Vivaldi
Usodimare.
Nell'albergo Cicala
per recare un esempio
entrarono le 1G famiglie seguenti : D'Aste
aggregata nel 1557
Bondenari
Brignole
Carmandino
Cicala
De Gradi
Moneglia
Monleone
Oddone
Oppi celli
D'Ovada
Semino
Squarciafico
Di Turbino
Vaisi
Zoagli. E così degli altri alberghi. Di queste famiglie la maggior parLe sono ora estinte o decadute.
La nobiltà genovese diede un gran numero di uomini insigni
alcuni dei quali saranno da noi registrali negli Uomini illustri.
L'antico commercio di Genova
— Se la storia civile di Genova ha una parte segnalata nella stona italiana
quella del suo commercio è di una importanza più che europea. La favorevole posizione della Liguria dovette
come già accennammo
attirare bentosto i navigatori ed i commercianti.
Sol lo il dominio dei Romani
Genova
frequentata dai mercanti d'Oriente
aveva un antico traffico
specialmente di tonno
cavalli e bestie da soma
panni e vestimenta fabbricati in paese; il che prova che vi era pure una certa industria; praticavasi anche il commercio dell'ambra. Dalle montagne venivano pecore
pelli
miele e legname per la costruzione navale e per la fabbrica dei mobìli.
Sotto la dominazione dei Barbari mancano le memorie della storia civile e naturalmente anche quella del commercio
ma non è probabile clic in quei tempi infelici potessero prosperare i traffici che abbisognano di sicurezza e di libertà. A misura però che si andava preparando l'affrancazione dei Comuni cresceva il commercio. Nel secolo IX già erasi riattivata la navigazione e nelPXI Genova
apparendo già come potenza marittima e collegata con Pisa contro i Saraceni
è evidente che aveva una larga flotti mercantile
perchè le armate navali si componevano allora di legni di commercio
i quali
esposti com'erano a frequenti incontri sul mare
andavano armati in guerra
ed i marinai erano ad un tempo soldati.
Le Crociate sopravvenute nel momento il più favorevole per le città commercianti italiane
diedero ai loro commerci un impulso straordinario e lauti guadagni pel trasporto dei Crociati in Oriente. Venezia aveva avuto fino allora il monopolio del commercio orientale: quind'innanzi Pisa e Genova ne entrarono a parte con tanto maggior vantaggio
inquantochè lo stabilimento di Stali cristiani nell'Asia facilitava grandemente i loro traffici. Genova
che più di tutte aveva cooperato alla liberazione di Terrasanta
ebbe i più larghi vantaggi
esenzione completa da tutti i dazi; un intero quartiere nelle città di Gerusalemme e di Giaffa
ed un terzo di Cesarea
di Arsuf e di Acri
alla cui espugnazione aveva preso parie. Ricchissimi prodotti forniva al commercio la Palestina. L'industria dava stoffe di cotone e di seta
e lavori di vetreria; v'erano in abbondanza droghe coloranti
indaco
rabbia e murice; vi si coltivava pure la canna da zucchero.
A capo della colonia genovese in Siria stavano due visconti
spediti annualmente dalla madre patria
da cui dipendevano i consoli che governavano ì loro concittadini nelle singole città. Ai guadagni del commercio si aggiungevano inoltre estesi possessi rurali e la partecipazione di un terzo al dazio dei porti di Accone e di Tiro; a tacere dei privilegi in molte altre città soggette ai principi cristiani in Siria. Si rivolse allora il commercio ad altre vie
e segnatamente a quella dell'Armenia minore. Al porto di Laiazzo
frequentatissimo da tutte le Nazioni occidentali
facevano capo diverse importanti vie commerciali. Dna di esse dirigevasi verso la Porsia pel Tauro e per