Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Genova e Porto Maurizio', Gustavo Strafforello

   

Pagina (76/397)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (76/397)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ti-2
   l'arte Prima — Alta Italia
   Daniele 0' ConnelL — Nella facciata del palazzo Deasarta
   a mezzo la via al ponte Reale
   è murato il ricordo a Daniele ()' Connell. l'eloquente agitatore irlandese il quale morì nell'albergo (Hotel Trombetta) che ha sede in detto palazzo
   il 15 maggio 1847
   Il cippo lu scolpito da Federico Fabiano
   Bassorilievo
   — Prendendo per via Banchi che fiancheggia la Loggia
   e quindi per via degli Orefici troviamo in detta strada
   primo a destra
   sopra l'entrata di un negozio al civico N. 128
   un bassorilievo
   di autore ignoto
   rappresentante la Epifania
   lavoro pregevolissimo di prezzo inestimabile
   pure grandemente ammirato quale rarità per essere tutto di un solo pezzo.
   Madonna degli Orefici. — Più avanti
   a sinistra
   nella parete di una casa segnata col N. 8
   è la celebre Madonna degli Orefici
   dipinta sull'ardesia da Pellegrino Piola nell'età di ventitré anni
   lavoro di tale bellezza da cui può argomentarsi a quanta eccellenza sarebbe arrivato il Piola
   se l'invidia degli emuli non lo avesse spento di pugnale la sera del 25 novembre 1040 sidla piazza Sarzano.
   Monumento di Porto Pisano. — Presso la Porta Soprana
   il quale consiste in una lapide con un piccolo bassorilievo sovrapposto
   murato nella casa che forma angolo fra vico diritto di Ponticello e il borgo Lanaiuoli. Ricorda questo cimelio l'impresa compiuta dalla flotta genovese
   contro la pisana l'anno 1290 sotto gli ordini di Corrado Doria.
   Casa di Mazzini. — Cade qui in taglio
   fra i monumenti
   là Casa di Mazzini in via Lomellini
   dirimpetto a quel gioiello del seicento che è l'oratorio di San Filippo. Una lapide murata nella parete rammenta come il 22 giugno 1805 nascesse il Mazzini in quella casa che appartiene ora al Municipio.
   Casa dì Cristoforo Colombo. — La dimora di Cristoforo Colombo credevasi per l'addietro che fosse quella esistente nel vico Morcento
   e infatti su di essa fu murata una lapide commemorativa dicente :
   DOMENICO COLOMBO PADRE A CIUSTOFOUO EliBE QUI CASA E BOTTEGA DA SCAIIDASSIEUE
   Ma documenti irrefragabili
   rinvenuti più tardi negli archivi della chiesa di Santo Stefano e in molti atti notarili
   accertarono che la casa abitata da Cristoforo Colombo
   assieme al padre Domenico e alla madre Susanna Fontanarossa
   non" è quella indicata dalla epigrafe
   bensì un'altra nel vicino vico dritto di Ponticello al n. 37
   acquistata dal Municipio il 28 giugno 1887.
   Casa di Santa Caterina da Siena. — Nella via Canneto il Lungo
   parallela a viaS. Lorenzo
   nella quale l'insigne autrice del Dizionario Cate-riniano dimorò nel 1370 nel suo ritorno da Avignone
   e vi ricevè la visita di Gregorio XI.
   I monumenti più recenti in Genova sono : il monumento in bronzo a Nino Bixio del Tozzi
   inaugurato il 1° giugno 18'JO il dì della festa dello Statuto; e il busto di Aurelio Saffi
   scoperto nel giardino della Villetta di Negro nel maggio 1891.
   Giardini. — I più deliziosi di Genova sono i Giardini dell'Acquaiola. — Sostenuti da
   una parte dal bastione della cinta del 1540 e confinanti dall'altra colla chiesa doli'Annunziata di Portoì-ia
   col convento dei Cappuccini
   col Teatro anatomico
   annesso all'ospedale di Pam-matone
   e colla villetta Serra. Anticamente lo spazio oggi occupato dai pubblici giardini serviva da camposanto e accolse in grandissima parte i morti dell'epidemia del 1050. Carlo Ba-rabino ne cominciò la trasformazione in pubblica passeggiata verso il 1821 e fu condotta a termine nel 1837. Attualmente
   in seguito ai lavori del rettilineo di via Roma e Assai-otti l'area della Acquasola fu diminuita presso a poco dello spazio occupato da piazza Corvetto. Questa passeggiata è frequentatissima specialmente nei giorni festivi durante il concerto musicale. In mezzo dello spazio coperto da una folta selva di
   ippocastani è scavata una vasta peschiera alimentata dalle acque del Civico Acquedotto.
   Caffè d'Italia. — A metà della rampa cho mette all'Acquasolo: un cancello con pilastri sormontati da busti in marini d'imperatori romani segna l'ingresso dell'incantevole Caffè d'Italia
   uno dei più geniali ed eleganti ritrovi estivi della cittadinanza. Colle sue belle fontane
   coi gentili chioschi
   coi verdi pergolati offre un asilo gradito nei calori del meriggio e la sera
   durante il con certo musicale
   illuminato fantasticamente
   si converte in un vero giardino incantato reso ancora più attraente dalla presenza di una folla di belle ed eleganti signorine cho lo trasmutano in una vera corbeille di fiori.
   Villetta Di Hegro
   — Questa villetta apparteneva
   prima che l'acquistasse il Municipio di Genova per ridurla a pubblica passeggiata
   al