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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Genova
   7:>
   Oltre i suddetti grandi Istituti l'istruzione pubblica annovera in Genova la Regia Scuola Superiore Navale
   la Scuola Superiore di xlpplicazione per gli sludi commerciali
   i R. Licei Cristoforo Colombo e Andrea Boria
   uti Collegio Convitto Nazionale
   un R. Istituto tecnico
   un R. Istituto nautico
   le Scuole tecniche centrali Nino Bixio
   Goffredo Mameli
   G. B. Ballano
   A. Usodimare
   U. Vivaldi
   una Scuoia magistrale maschile
   una Scuola normale femminile superiore
   l'Educandato femminile delle Figlie della Provvidenza
   la Scuola industriale femminile Duchessa di Galliera
   la Scuola superiore Regina Margherita
   Scuole serali
   molte Scuole elementari maschili e femminili
   una sessantina e più tra Scuole
   Collegi ed Istilliti privati di educazione
   senza quelli tenuti da Corporazioni religiose; la suddescritta Accademia Ligustica in cui si insegnano tutte le belle arti
   la Socielà promotrice di Belle Arti
   le Biblioteche civica Berio
   Della Missione
   Brìgnole-Sale-Deferrari
   Franzoniana e la Biblioteca circolante per gli insegnanti
   Gallerie e Musei
   la Società Ligure di Storia Patria
   la Società di letture e conversazioni scientifiche
   uria Società filologica
   il Comitato Ligure per la educazione del popolo
   ecc.
   Istituti di Beneficenza. — Genova si carità e della beneficenza
   tante sono le moderni. Diamo una scorsa ai principali
   Ospedale di Pammatone tanto rinomato. La sua origine risale al 1420 e si deve all'opera benemerita di Bartolomeo Bosco. Più l'opera si aggrandì por concorso del Senato
   del Banco delle Compere e segnatamente pei lasciti cospicui di Bcndinelli Sauli II grandioso fabbricato fu condotto a termino nel 1758
   su disegni d'Andrea Orsolino.
   È da osservare all'interno il vastissimo androne e il bel cortile adorno di colonne binate
   i grandiosi scaloni
   le ampie sale ad uso infermerie
   i loggiati
   i quali tutti concorrono a formare un insieme conveniente
   per maestosa severità delle linee
   ad un pietoso ricetto d'infelici. In apposito nicchie
   lungo le pareti delle scale
   degli atrii e dello logge
   e sopra appositi basamenti
   si vedono le statue colossali dei benemeriti che legarono le loro sostanze all'incremento della pia opera. Di queste le più notevoli sono le due ai lati del grande scalone in capo al cortile
   delle quali una scolpita da G. Scanzi rappresenLa le sembianze di G. B. Centurione
   l'altra
   opera di Agostino Allegro
   quelle di Mariano Costa
   entrambi cospicui benefattori dell'ospedale.
   Ospedale dei cronici. — Fu fondato verso il 1500 per opera principalmente di Ettore Ver-nazza. La facciata attualo è disegno di Giacomo Gaggini
   fu eseguita sullo scorcio del secolo passato
   ed è decorata di duo statue di patrizi genovesi scolpite da Francesco Schiaffino e Pasquale Bocciardo. All'interno possiede altre statue e busti di benefattori opera di Santo Vanii
   Onorato Pellè
   Martino Rezi c Taddeo Carlone. Ila pure pregevoli dipinti fra i quali il Cenacolo sopra
   può chiamare addirittura la patria della pie fondazioni
   i legati
   i lasciti antichi e istituti pii incominciando dall'
   la porta d'ingresso di Bernardo Castello e la Nunziata attribuita a Frank Floris nella infcrmeria nuova. Nella farmacia dell'ospedale
   ricca di belli oggetti ili ceramica
   è da vedere una tela di G. Palmieri rappresentante un miracolo di Sant'Antonio di Padova.
   Ospedale di Sant'Andrea apostolo. — Fu fondato dalla duchessa di Galliera
   nata marchesa Brignole-Sale
   ultima di questa illustre famiglia che diede alla patria tre dogi
   oltre a molti benemeriti cittadini. L'ingegnere Cesare Parodi ri ceveva l'incarico dalla munificentissima duchessa di elevare questo superbo edilizio l'anno 1878
   e lo diede compiuto in ogni sua parte circa dieci anni dopo; venne inaugurato il 14 marzo 188S.
   Ouest' Ospedale
   che accoglie certi ammalati dell'intiera provincia
   fu costruito secondo i più recenti perfezionamenti ed è amministrato in modo inappuntabile e con grosse rendite.
   Albergo dei poveri. — Di questo grandioso fabbricato furono gettate le fondamenta l'anno 1055 per cura della Repubblica e con largo con corso del patrizio Emanuele Bl'ignole
   sui disegni dell'architetto Stefano Scaniglia ed eseguiti da G. B. Grigo
   Pier Antonio Corradi
   Gerolamo Gan-dolfo e Antonio Torriglia. L'edilìzio occupa tutta la vallata interposta fra le due colline di S. Nicolò e Piandirocca. I lavori durarono in varie riprese fitto al 1835. L'Ospizio
   detto anche di Carbonara
   contiene
   attualmente circa un 1300 ricoverati. Gli ultimi lavori di viabilità eseguiti in questa regione
   in seguito all'atterramento del muro dell'antica cerchia di fortificazioni
   di cui si vedono ancora gli avanzi scendere dalla som-