Genova
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Oltre i suddetti grandi Istituti l'istruzione pubblica annovera in Genova la Regia Scuola Superiore Navale
la Scuola Superiore di xlpplicazione per gli sludi commerciali
i R. Licei Cristoforo Colombo e Andrea Boria
uti Collegio Convitto Nazionale
un R. Istituto tecnico
un R. Istituto nautico
le Scuole tecniche centrali Nino Bixio
Goffredo Mameli
G. B. Ballano
A. Usodimare
U. Vivaldi
una Scuoia magistrale maschile
una Scuola normale femminile superiore
l'Educandato femminile delle Figlie della Provvidenza
la Scuola industriale femminile Duchessa di Galliera
la Scuola superiore Regina Margherita
Scuole serali
molte Scuole elementari maschili e femminili
una sessantina e più tra Scuole
Collegi ed Istilliti privati di educazione
senza quelli tenuti da Corporazioni religiose; la suddescritta Accademia Ligustica in cui si insegnano tutte le belle arti
la Socielà promotrice di Belle Arti
le Biblioteche civica Berio
Della Missione
Brìgnole-Sale-Deferrari
Franzoniana e la Biblioteca circolante per gli insegnanti
Gallerie e Musei
la Società Ligure di Storia Patria
la Società di letture e conversazioni scientifiche
uria Società filologica
il Comitato Ligure per la educazione del popolo
ecc.
Istituti di Beneficenza. — Genova si carità e della beneficenza
tante sono le moderni. Diamo una scorsa ai principali
Ospedale di Pammatone tanto rinomato. La sua origine risale al 1420 e si deve all'opera benemerita di Bartolomeo Bosco. Più l'opera si aggrandì por concorso del Senato
del Banco delle Compere e segnatamente pei lasciti cospicui di Bcndinelli Sauli II grandioso fabbricato fu condotto a termino nel 1758
su disegni d'Andrea Orsolino.
È da osservare all'interno il vastissimo androne e il bel cortile adorno di colonne binate
i grandiosi scaloni
le ampie sale ad uso infermerie
i loggiati
i quali tutti concorrono a formare un insieme conveniente
per maestosa severità delle linee
ad un pietoso ricetto d'infelici. In apposito nicchie
lungo le pareti delle scale
degli atrii e dello logge
e sopra appositi basamenti
si vedono le statue colossali dei benemeriti che legarono le loro sostanze all'incremento della pia opera. Di queste le più notevoli sono le due ai lati del grande scalone in capo al cortile
delle quali una scolpita da G. Scanzi rappresenLa le sembianze di G. B. Centurione
l'altra
opera di Agostino Allegro
quelle di Mariano Costa
entrambi cospicui benefattori dell'ospedale.
Ospedale dei cronici. — Fu fondato verso il 1500 per opera principalmente di Ettore Ver-nazza. La facciata attualo è disegno di Giacomo Gaggini
fu eseguita sullo scorcio del secolo passato
ed è decorata di duo statue di patrizi genovesi scolpite da Francesco Schiaffino e Pasquale Bocciardo. All'interno possiede altre statue e busti di benefattori opera di Santo Vanii
Onorato Pellè
Martino Rezi c Taddeo Carlone. Ila pure pregevoli dipinti fra i quali il Cenacolo sopra
può chiamare addirittura la patria della pie fondazioni
i legati
i lasciti antichi e istituti pii incominciando dall'
la porta d'ingresso di Bernardo Castello e la Nunziata attribuita a Frank Floris nella infcrmeria nuova. Nella farmacia dell'ospedale
ricca di belli oggetti ili ceramica
è da vedere una tela di G. Palmieri rappresentante un miracolo di Sant'Antonio di Padova.
Ospedale di Sant'Andrea apostolo. — Fu fondato dalla duchessa di Galliera
nata marchesa Brignole-Sale
ultima di questa illustre famiglia che diede alla patria tre dogi
oltre a molti benemeriti cittadini. L'ingegnere Cesare Parodi ri ceveva l'incarico dalla munificentissima duchessa di elevare questo superbo edilizio l'anno 1878
e lo diede compiuto in ogni sua parte circa dieci anni dopo; venne inaugurato il 14 marzo 188S.
Ouest' Ospedale
che accoglie certi ammalati dell'intiera provincia
fu costruito secondo i più recenti perfezionamenti ed è amministrato in modo inappuntabile e con grosse rendite.
Albergo dei poveri. — Di questo grandioso fabbricato furono gettate le fondamenta l'anno 1055 per cura della Repubblica e con largo con corso del patrizio Emanuele Bl'ignole
sui disegni dell'architetto Stefano Scaniglia ed eseguiti da G. B. Grigo
Pier Antonio Corradi
Gerolamo Gan-dolfo e Antonio Torriglia. L'edilìzio occupa tutta la vallata interposta fra le due colline di S. Nicolò e Piandirocca. I lavori durarono in varie riprese fitto al 1835. L'Ospizio
detto anche di Carbonara
contiene
attualmente circa un 1300 ricoverati. Gli ultimi lavori di viabilità eseguiti in questa regione
in seguito all'atterramento del muro dell'antica cerchia di fortificazioni
di cui si vedono ancora gli avanzi scendere dalla som-