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l'arte Prima — Alta Italia
Palazzo Gambaro
fondato nel 1565 da Baldassarre Lomellino
su disegno di Galeazzo Alessi
o
come credesi
di qualche maestro lombardo. La facciata è spoglia di qualsiasi ornamento architettonico
meno un poggiuolo in marmo e la bella porta con statue di Tommaso Orsolino.
Palazzo Cambiaso
fondato nell'epoca stessa del precedente e forse su disegni dello stesso architetto
essendo giudicati gli ornamenti architettonici della facciata opera posteriore. All'interno possiede due buoni freschi di Ottavio Semino
uno nella sala rappresentante Amore e Psiche
e l'altro nel salotto a destra il Ratto delle Saline. Le stanze e le sale di questo palazzo accolgono una scelta galleria di quadri fra i quali alcuni bellissimi.
Palazzo Negrone
costruito nel secolo XVI e riformato verso il principio del presente per opera di Antonio Barabino e poscia del figlio di lui Carlo che disegnò le attuali scale
la grande sala e molte altre parti dell'edilìzio. La cappella ha una gentil cupolina con VAssunzione dell'Ansaldo
e una Diana con Endimionc del Parodi.
Palazzo Balestrino
con la fronte decorata di sei colonne su disegni di Angelo Cavanna. Nell'interno contiene freschi di Francesco Gan-dolfì e paesaggi di Tammar Luxoro.
Palazzo Spinola (fig. 26)
attualmente sede della Prefettura
fondato da Antonio Doria nel 1542 su disegno attribuito al Montorsoli. La facciata fu dipinta al centro da Lazzaro Calvi
e in alto dal Zimer. La parte più bassa è del Palmieri. Le figure nel vestibolo e intorno al cortile sono di Filippo Alessio; gli ornati di M. Canzio. Nel cortile
in faccia alla scala
è notevole un busto in marmo di Carlo V di Silvio Cosini.
Palazzo della Casa
fondato dagli Spinola forse nel secolo XIV e riformato più tardi per opera del Bissoni o del Ricomanno. La fronte tutta a listelli di pietra scura e marmo bianco è decorata di cinque statue del XV secolo
delle quali tre rappresentano Oberto
Corrado e Opiz-zino Spinola
la quarta una certa Calvot e la quinta un ignoto guerriero.
Palazzo Pessagno (fig. 29)
fondato
come il precedente
dagli Spinola nel secolo XVI
su disegni del Bergamasco e acquistato poscia da Luca Negrone al quale si devono tutte le decorazioni
forse sovrabbondanti
di cui è ricco questo edifizio. I marmi furono scolpiti dal Baracca e le plastiche eseguite da Andrea da Ca-rona. Le figure simboliche della facciata sono di Andrea Semino. All'interno ha freschi di Luca Cambiaso
Andrea e Ottavio Semino
Matteo
Campora e due putti in marmo di Bernardo Schiaffino.
Palazzo Orsini
innalzato dal celebre giureconsulto Tito Orsini nel 1874.
Palazzo De Albertis. — Nel punto dove si vedono ancora i grandiosi avanzi delle antiche mura
il capitano Enrico Alberto De Albertis sta erigendo una magnifica villa
innalzando sul punto più alto di essa
donde si gode la stupenda vista della città
delle riviere e di vasto spazio di mare
un palazzo nel pittoresco stile usato in Genova nel XIII secolo. La metà inferiore di questo palazzo è tutta in pietra da taglio
la superiore
nella quale si aprono le grandiose trifore e quadrifore dalle eleganti colonnine e dagli archetti riccamente intagliati in marmo
è in pietra da taglio e in laterizio. Nel centro del fabbricato sorge un'alta torre
pure in mattone
merlata. La suntuosa magione condotta a termine ricorderà certo quelle dei bei tempi in cui
......il trionfo
di'Amor già tra le case merlate.
Nell'interno saranno specialmente notevoli la sala d'armi dove il proprietario collocherà le armi ed altre curiosità da lui raccolte nei suoi numerosi viaggi ed un prezioso cimelio patrio
la corazza di Fabrizio Del Carretto. Anche la sala da pranzo sarà riccamente decorata nello stile dell'epoca.
Palazzo Spinola
decorato nelle sale di freschi del Tavaroni con imprese dei Grimaldi che ne furono i fondatori. Gli ornati che fanno cornice a dette storie furono eseguiti nel 1786 da G. B. Natali di Piacenza.
Palazzo Imperiali (fig. 27)
attualmente sede della Banca Provinciale. Questo edificio fondato da Vincenzo Imperiali
fu ampliato dai successori Giacomo e Vincenzo. Il disegno è di Giambattista Castello da Bergamo.
Palazzo Pallavicini
noto comunemente sotto il nome di Palazzo delle Peschiere
costruito verso la metà del secolo XVI su disegni di Galeazzo Alessi
eseguiti dal Bergamasco. La bella grotta nel giardino è opera di G. G. da Valsoldo. Nel pianterreno medaglie del Semino "con ornati del Canzio. Altri freschi di Ottavio e Andrea Semino nell'antisala del piano superiore (Perseo e Andromeda)
nel grandioso salone (Vittorie di Ulisse)
in due salotti a sinistra (I Niobiti e Apollo)
in un altro a destra (Il ratto di Proser-pina)
in altro attiguo (Carro di Diana). Sonvi anche dipinti di Luca Cambiaso. Da questo palazzo delle Peschiere in cui abitò lord Byron si gode di una veduta superba di Genova.