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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Genova
   51
   destinata a tenere in freno la popolazione di Genova
   fortezza che venne poscia abbattuta verso il 1848 per dar luogo alla costruzione di caseggiati. Da questo punto si domina l'intera città
   il porto
   la distesa immensa del mare
   e lo sguardo si spinge nel lontano orizzonte fino ai punti estremi del golfo. È questo uno dei punti di vista più belli della città.
   Palazzi. — Se Genova è ricca di chiese è ricchissima di palazzi e
   come città dei palazzi
   va rinomala nel mondo intiero. Come abbiam fallo della più parte delle chiese passeremo ora
   sempre con la fida scorta del Partecipazio
   a descrivere i principali e la maggior parte di codesti palazzi. Daremo principio col famoso
   Palazzo Doria
   uno dei monumenti storici e artistici più importanti di Genova (fig. 22). Questo grandioso edificio
   ideato nel suo concetto generale dallo stesso Andrea Doria
   fu condotto a termine l'anno 1529 come si legge nella scritta che corre sopra la porta principale d'ingresso. Questo vasto edifizio sorge sugli avanzi delle splendide ville dei Lomellini e dei Fig. 1 ?
   Giustiniani di Forneto. Esso è formato di due corpi distinti
   uno più grandioso nel quale sono raccolti tutti i principali tesori dell'arte clie lo adornano
   e uno più modesto verso ponente
   che termina alla chiesa di San Benedetto. Dalla parte del mare il palazzo è adorno di graziose logge e ha davanti uno splendido giardino i cui bastioni erano anticamente battuti dal mare
   e dal quale Carlo V
   ospite del grande ammiraglio genovese
   saliva sulle galee a bordo delle quali erano serviti i celebri pranzi nei quali
   terminato l'asciolvere
   si gettavano in mare i ricchi vasellami di argento
   raccolti dalle ascose reti sottostanti. Ammirevole è la grandiosa porta di stile dorico e i battenti in bronzo
   dei quali uno dicesi opera del Cellini
   o del Veroccliio.
   Uscendo dalla porla che dà in piazza del Principe
   decorata di sculture di Bernardino di Novo
   e guardando iti alto verso la collina
   si scorge la colossale statua di Giore che dà nome dì Villa del Gigante a quella località
   già dipen-
   — Genova: Antica chiesa di Santo Stefano
   (da fotografia di Ci.-vrpei).
   denza del palazzo Doria. La statua
   creduta dapprima opera del Montorsoli
   si riconobbe più tardi appartenere al mediocre scalpello di Marcello Sparzo. In questa villa si trova pure una bella grotta tutta incrostata a mosaico
   opera dell'Alessi.
   Palazzo Ducale (fig. 23). — Sede del Comando di divisione e dell'alta Corte di giustizia
   — la cui costruzione cominciata ne] 1291 su disegni di Marin Boccanegra
   continuata nel 13SS. e ripresa sullo scorcio del secolo XVI dai Della Porta e Della Corte
   fu condotta a termine nel 154S da Andrea Ceroso la detto il T annone
   autoie del corpo principale di questo imponentisshno edifizìo. La Torre del popolo
   che si vede sulla sinistra
   fu condotta circa alla metà della sua altezza nel 1307 e nel 1539 le fu aggiunta tutta la parte in mattone da Simon Carlone. La grossa campana porta impresso il nome del fonditore Giovanni Cattano da Brescia e la data del 1570.