li.
Parte Prima — Alta Italia
dalle bombe francesi. 11 disegno della chiosa è di Giov. Antonio Ricca e fu eseguito dal Forita-netta.
Santo Stefano
una delle chiese più antiche di Genova (fig. 171
risalendo la sua fondazione al secolo X
per opera del vescovo Teodollb. Di fianco all'attuale tempio esisteva anticamente una piccola chiesuola di cui si vedono ancora le tracce
dedicata a San Michele
la quale fu incorporata all' attuale nel 1407. La chiesa subì diverse modificazioni e restauri. Il campanile
notevole per la sua antichità
pare sia stato innalzato in diverse riprese. La facciata a listolle di marmo e pietra scura non è anteriore al secolo XII. All' interno è notevolissima la tavola ilei Martirio di S. Stefano di Giulio Roman® che sta sull'altar maggiore
regalata alla chiesa da Matteo Giberti intorno al 1530
e trasportata a Parigi nel 1811 donde tornò quattro anni dopo. Durante il tempo che rimase nella capitale francese il quadro subi qualche sacrilego ritocco per mano del David. Il presbite®! fu ultimamente restaurato dal Barabino.
Ss. Cosma e Damiano
uua delle chiese più antiche di Genova. Il lunetto sopra la porta di ingresso nel quale
sopra fondo dorato
spicca la figura dei Santi Titolari è opera di Francesco Gandoltì. Sui due primi altari a destra e a sinistra sono due ancone di Gioachino Assereto rappresentanti una i Ss. Cosma e Damiano e e l'altra Tre Beate. Il secondo altare a sinistra ha il Purgatorio del Sarzana. Il secondo a destra ha la Deposizione del fiammingo Giovanni Rosa.
N. S. delle Grazie
— L'attuale chiesa sorse
Ma di tutte le sopradette e di varie altre come la più in voga al dì d'oggi è la chiesa
N
S. dell'Immacolata
fondata verso il 1858 da Pietro Gambaro e terminata sui disegni di Maurizio Dufour. Codesta chiesa va principalmente famosa per X organo elettrico (
1'igg. 18-1'J).
La facciata è ancora ili parte incompleta. La parte esterna della chiesa manca pure delle decorazioni clic dovranno armonizzarla coli' interno; solo la cupola è tutta fasciata di marini e al sommo di essa si eleva la statua della Ver-
sugli avanzi di una piccola cappella dedicata a San Nazario e costruita in riva al mare
nel punto dove la tradizione popolare dice approdasse iì santo. Le origini del nuovo tempio risalgono ad epoca anteriore alla fine del XII secolo. Il vòlto dell'aitar maggioro è opera del Bada racco.
Sulle mura presso questa chiesa è l'oratorio di San Giacomo della Marina assai ricco di tele del seicento.
Santa Fede
edificata sui primordi del secolo XVII sui disegni del Grigo.
S. Bartolomeo degli Armeni
fondata nel 1301 dai monaci basiliani Martino e Guglielmo. Nel 1378 fu collocato in questa chiesa il Santo Sudario
reliquia molto venerata nella popolazione. Rappresenta la faccia del Redentore dipinta sopra un pannolino disteso sopra una lamina d'oro e tutto ricoperto di pietre preziose. Fu trasportato
dicesi
nel !M4 da Odessa a Costantinopoli e regalato nel 1362 dall'imperatore Paleologo al doge Leonardo di Montatilo. Rubato da un capitano francese
fu restituito nel 1507 da Luigi XII di Francia.
Immacolata Concezione
detta anche dei Cappuccini (fig. 21)
per distinguerla dalla chiesa di via Assarotti. — Questa chiesa fu aperta il 1" novembre del 15(J6
e fu consacrata dall'arcivescovo De Marini il 10 ottobre 1620.
SantAnna — Ridiscendendo in via Circonvallazione e proseguendo innanzi
si giunge ad una piccola scalinata la quale ci conduce a questa chiesa
fondata anteriormeute al sec. XVI nel quale fu ricostruita da Nicolò Doria.
chiese ed oratorii di Genova la più recente di
gine modellata da Giovanni Scanzi e fusa in rame dallo stabilimento Pellas di Firenze. La parte in alto della facciata
condotta già a termine
ha sette tondi con le seguenti ligure : il Redentore e S. Pietro di Domenico Carli
San Matteo di Lorenzo Orengo
S. Giovanni di Federico Fabiani
S. Paolo dì Giovanni Scanzi
S. Mareo di Pietro Costa e S. Luca di Emanuele Giacobbe.
Porremo line a codesta rassegna delle chiese di Genova con un cenno su
N. S. d'Oregina
o di Loreto
fondata nel secolo XV dall'Ordine dei Minori Osservanti. Questa chiesa è famosa nella storia di Genova e ricorda U glorioso fatto della cacciala degli Au-
striaci nel 174(5
in commemorazione del quale tutti gli anni
il giorno 10 dicembre
una Deputazione del Municipio si reca in votivo pellegrinaggio a questo santuario.
Un filare di cinque palazzine fa capo al ponte Caffaro
donde un ultimo breve tratto ci porta sulla spianata di Castelletto dove anticamente sorgeva una fortezza