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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Genova 51
   
   vescovile. Sulla fine del secolo XI fu posto mano ai lavori della facciata e il papa Gelasio II consacrava la nuova chiesa nel 1118. I lavori della facciata furono eseguiti in epoche diverse
   quindi in essa si scorge l'impronta di stili differenti ; cioè gotico-moresco
   longobardo e bizantino. I più antichi
   cioè la parte inferiore con tre bellissime porto
   data dal Xll secolo; la parie superiore non è anteriore al secolo XIV. L'alto rilievo rappresentante il martirio di San Lorenzo che si vede sopra l'architrave della maggiore entrata apparteneva probabilmente all'antico santuario; come pure appartengono senza dubbio allo stesso le due belle porte laterali della chiesa (fig. 11) che mettono in via San Lorenzo e in piazza di San Giovanni il Vecchio
   tutte due di stile longobardo. La loggetta sopra la prima di queste fu aggiunta sullo scorcio del secolo XV. Presso di questa
   affisso nel muro
   si vede il sarcofago di Antonio Grimaldi. Scavato nello stipite della porta a sinistra vi è un intaglio rappresentante la Vergine con due angeli
   scolpito nel 1342 sopra un monumento sepolcrale. Gli intagli dei due stipiti della porta maggiore appartenevano all'antico santuario e rappresentano la genealogia di Cristo. La gran torre del campanile fu innalzata nel secolo XVI.
   Intorno a quest' opera lavorarono
   come architetti
   Michele Pessolo
   Pietro Carloue e Domenico di Caranc.a
   e quali ornatisti Pier Antonio da Corona
   Pietro di Gandria e Antonio di Lancio. Sull'angolo sud-ovest del campanile si vede una statua di San Lorenzo sotto un baldacchino con la ruota del martìrio
   la quale fu causa che alla statua fosse dal popolino affibbiato il titolo di ai-rotino. Altre statile
   fregi
   mostri e lapidi sono appiccicate sulla facciata e sui fianchi della chiesa. I dipinti sopra gli architravi delle porte sono della scuola del Cambiaso. I bei vetri colorali della grande lunetta rotonda al centro della navata maggiore sono di Giovanni Berlini
   Si accede alla chiesa per una grandiosa scalinata sui fianchi della quale stanno due leoni scolpiti da Carlo Bu-batto. L'interno di questa chiesa non fu sempre
   come si vede al presente
   ampio
   ma fu ridotto a
   tali proporzioni dopo l'incendio che distrusse il tempio nel 1296. La volta maggiore della chiesa è sorretta da doppio ordine di colonne sovrapposte
   di inarmo nero delle cave liguri. La grande cupola è stata eseguita sui disegni di
   12. — Torre degli Embriaci in Genova (da fotografìa di Ciappei).
   Galeazzo Alessi verso la metà del secolo XVI. Celebre e venerata ò la cappella col saccello ma-raviglioso dedicato a S. Giovanni Battista patrono di Genova
   architettata
   per invito di un Doria
   dal lombardo Giacomo Della Porta. Dietro l'altare è l'urna marmorea nella quale furono
   nel 1097
   trasportate da Mirra in Genova le sacre ceneri del Precursore le quali sono ora racchiuse in una bellissima
   urna di argento
   stupendamente cesellata
   nel 1438
   da Teramo Daniele di Porto Maurizio.
   Battistero. — Sulla piazzetta che porta
   il nome di San Giovanni il Vecchio
   di fianco alla Cattedrale
   si vede un piccolo tempietto che serve di Battistero al Duomo
   fondato noi decimo secolo. Sul portalo di marmo.è da osservare il bassorilievo
   attribuito a Nicolò da Corte
   rappresentante il Battesimo di Gestì Cristo