vescovile. Sulla fine del secolo XI fu posto mano ai lavori della facciata e il papa Gelasio II consacrava la nuova chiesa nel 1118. I lavori della facciata furono eseguiti in epoche diverse
quindi in essa si scorge l'impronta di stili differenti ; cioè gotico-moresco
longobardo e bizantino. I più antichi
cioè la parte inferiore con tre bellissime porto
data dal Xll secolo; la parie superiore non è anteriore al secolo XIV. L'alto rilievo rappresentante il martirio di San Lorenzo che si vede sopra l'architrave della maggiore entrata apparteneva probabilmente all'antico santuario; come pure appartengono senza dubbio allo stesso le due belle porte laterali della chiesa (fig. 11) che mettono in via San Lorenzo e in piazza di San Giovanni il Vecchio
tutte due di stile longobardo. La loggetta sopra la prima di queste fu aggiunta sullo scorcio del secolo XV. Presso di questa
affisso nel muro
si vede il sarcofago di Antonio Grimaldi. Scavato nello stipite della porta a sinistra vi è un intaglio rappresentante la Vergine con due angeli
scolpito nel 1342 sopra un monumento sepolcrale. Gli intagli dei due stipiti della porta maggiore appartenevano all'antico santuario e rappresentano la genealogia di Cristo. La gran torre del campanile fu innalzata nel secolo XVI.
Intorno a quest' opera lavorarono
come architetti
Michele Pessolo
Pietro Carloue e Domenico di Caranc.a
e quali ornatisti Pier Antonio da Corona
Pietro di Gandria e Antonio di Lancio. Sull'angolo sud-ovest del campanile si vede una statua di San Lorenzo sotto un baldacchino con la ruota del martìrio
la quale fu causa che alla statua fosse dal popolino affibbiato il titolo di ai-rotino. Altre statile
fregi
mostri e lapidi sono appiccicate sulla facciata e sui fianchi della chiesa. I dipinti sopra gli architravi delle porte sono della scuola del Cambiaso. I bei vetri colorali della grande lunetta rotonda al centro della navata maggiore sono di Giovanni Berlini
Si accede alla chiesa per una grandiosa scalinata sui fianchi della quale stanno due leoni scolpiti da Carlo Bu-batto. L'interno di questa chiesa non fu sempre
come si vede al presente
ampio
ma fu ridotto a
tali proporzioni dopo l'incendio che distrusse il tempio nel 1296. La volta maggiore della chiesa è sorretta da doppio ordine di colonne sovrapposte
di inarmo nero delle cave liguri. La grande cupola è stata eseguita sui disegni di
12. — Torre degli Embriaci in Genova (da fotografìa di Ciappei).
Galeazzo Alessi verso la metà del secolo XVI. Celebre e venerata ò la cappella col saccello ma-raviglioso dedicato a S. Giovanni Battista patrono di Genova
architettata
per invito di un Doria
dal lombardo Giacomo Della Porta. Dietro l'altare è l'urna marmorea nella quale furono
nel 1097
trasportate da Mirra in Genova le sacre ceneri del Precursore le quali sono ora racchiuse in una bellissima
urna di argento
stupendamente cesellata
nel 1438
da Teramo Daniele di Porto Maurizio.
Battistero. — Sulla piazzetta che porta
il nome di San Giovanni il Vecchio
di fianco alla Cattedrale
si vede un piccolo tempietto che serve di Battistero al Duomo
fondato noi decimo secolo. Sul portalo di marmo.è da osservare il bassorilievo
attribuito a Nicolò da Corte
rappresentante il Battesimo di Gestì Cristo