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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   li.
   Parte Prima — Alta Italia
   Fig. 11. — Purta laterale della Cattedrale.
   ed Eustachio Buglione diedero la scalata e presero Gerusalemme come vedesi in un fresco del 'l'avarone nella vòlta del palazzo Adorno.
   Piazza Banchi. — Questa classica piazza è
   con la predetta Deferrarì
   la più frequentala di Genova
   principalmente dai mercanti
   armatori
   capitani marittimi
   mediatori
   ecc. Verso il mare è la Dogana
   già Palazzo delle Compere di S. Giorgio (figgi 13-14) ceduto nel 1457 dalla repubblica alla famosa Banca dì S. Giorgio
   che l'ampliò nel 1571 e lo tenne sino al tempo della prima repubblica francese (1797). Di questi
   Molte altre piazze trovansi ancora in Genova
   fra cui piazza Caricamento con ferrovia lungo il demolito terrazzo di marmo; piazza Cavour a cui si giunge per via Vittorio Emanuele con bel porticato; piazza Passatella
   Agnello
   del Portello
   Cinque Lampade
   Bandiera
   delle Grazie
   delle Erbe
   delle Oche
   della Meridiana
   delle Vigne
   delle Scuole Pie
   Marsala
   ecc.
   ma o sono piazze minuscole
   o non mette conto fermarcisi su dopo descritte le principali.
   Chiese. — Come i palazzi
   numerose ed insigni sono le chiese di Genova
   insigni e numerosissimi i capi d'arte che racchiudono. Delle chiese tutte e dei loro tesori noi non possiamo dare una descrizione compiuta
   e vogliam ne basti per ciò fare una visita alle principali con la scorta dell'ottima e recente Guida del Partecipazio. Daremo principio dalla
   giorni (1891) con R. Decreto venne dal Governo dichiarato monumento nazionale.
   Nel lato sud della piazza una lunga
   stretta scalinata conduce all'antico
   originale San Pietro di Banchi
   chiesa votiva in occasione di una pestilenza
   architettata da Rocco Lui ago
   con quattro statue del Carlone. A est la Loggia dì Banchi
   ora Borsa
   costruita secondo alcuni nel 1570 su disegno dell'Alessi
   e secondo altri nel 1595 su quello del Vannone. Nel 1830 fu restaurata ed abbellita con nuovi fregi ed ornati dal Canzio. Vi si ammira in mezzo alla sala la bella statua del conte Camillo Cavour
   del Vela.
   Piazza Campetto. — Per via Orefici
   sedo di ricchissimi gioiellieri
   si arriva in questa piazza in fondo alla quale sorge a sinistra il palazzo Imperiale
   ora sede della Banca provinciale
   e il palazzo Mari (ora Casareto)
   sede della Cassa generale con ampio vestibolo e bel cortile. II vicolo che fiancheggia il primo di questi palazzi conduce in brevissimo tratto alla
   Piazza S. Matteo
   la quale merita particolare menzione per gli eleganli edilizi che la circondano i quali nelle loro puro linee del sec. XV formavano in addietro bella corona alla chiesa di S. Matteo
   che dà nome alla piazza
   tempio gentilizio dei Doria
   fondato da Martino Doria sullo scorcio del secolo docimosecondo
   ed al palazzo donato dalla Repubblica a Lamba Doria vincitore dei Veneziani
   come ricorda l'iscrizione sovrapposta.
   Piazza Paolo da Novi
   a capo della strada alla Foce.
   Piazza Tommaseo
   dopo il ponte monumentale sul Lisagno.
   Piazza Manin
   al termine di via Assarotti.
   Cattedrale di S. Lorenzo (lig
   10). — E una delle chiese più antiche di Genova. La popolare tradizione lascia credere che esistesse nel luogo occupato dall'attuale Duomo un santuario fin dai tempi del santo martire cui è dedicata
   la insigne metropolitana. L'anno 878 furono trasportate in questa chiesa le ceneri di S. Romolo per opera del vescovo Sabatino e nel secolo posteriore dalla Basilica dei Ss. Apostoli (l'attuale San Siro) vi ora puro traslocata la sede