Genova
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Piazze principali. — Alle vie rannodar
Piazza Acquaverde — Questa piazza è una deile più belle (fig. !)). Da un lato la grandiosa Stazione ferroviaria
con bell'atrio ornato di colonne
di statue e bassorilievi e dall'aitro dirimpetto il palazzo Faraggiana — sede ora della Società generale di navigazione — con sul frontone un grande bassorilievo rappresentante la Scoperta dell'America per Colombo
di cui sorge in mezzo alla piazza il monumento ; questo bassorilievo
disegnalo dal Palagi fu scolpito dal Ferroni. Sugli altri angoli della piazza stanno
da una parte VAlbergo di Londra e la Caserma Santo Spirito dall'altra. Ili faccia alla Stazione verdeggia
con belle piante
uno square grazioso col suddetto monumento.
Piazza dell'Annunziata. — In fondo a via Balbi schiudesi questa piazza bislunga
fiancheggiata da un lato dalla grande e sontuosa basìlica omonima e dall' altro dirimpetto dal palazzo Negrotto-Cambiaso
fondato verso il secolo XVI con freschi del Tavarone
e quadri di illustri pittori. Codesta piazza
coli'Albergo Vittoria
suol essere animatissima il mattino per la vendita degli erbaggi e delle frutta.
Piazza Fontane Morose. — In fondo alla magnifica via Garibaldi (già via Nuova) — detta dal Vasari unica al mondo per copia e splendor di palazzi e la line des liois dalla Stael — ha uno slargo a sinistra che riesce alla piazzetta Interiano ed è contornata dai palazzi Gavotti
Pallavicini
Negroni
con in faccia il palazzo Balestrino. Chiude in fondo la piazza il palazzo Della Casa
fondato dagli Spinola e riformato in I seguito
con facciata a listelli di pietra scura e marmo e cinque statue. A sinistra della piazza si apre la salita S. Caterina col palazzo Pessagno. I
Piazza Beferrari. — È la più animata di tutte e si può chiamare a buon diritto il centro di Genova. A nord-est
il Teatro massimo
Carlo Felice
con a fianco V Accademia Ligustica di Belle Arti e dirimpetto il palazzo Deferrari appartenente al defunto ricchissimo duca di Gal-liera e principe dì Lucedio
alla cui munificenza veramente principesca deve Genova l'ampliamento del suo porto e la cui vedova Maria Brignole-Sale
defunta anch'essa
continuò le donazioni dotando la città dì un ospedale modello e di altri istituti di beueiiceiiza. Codesto' palazzo
riformato ed abbellito da Carlo Bara-bino
conteneva fra gli altri capi d'arte il Jenner
del Monteverde
la Famiglia del Rubens e il così detto Cristo della moneta del Van L)yk
ora
si le piazze che sono le seguenti:
trasferiti nel Palazzo Manco
ove si sta istituendo il Museo
legato dalla duchessa di Galli era.
Piazza Corvetto
— La piazza più recente di Genova è piazza Corvetto (figura 8) — dal nome del celebre ministro-delle finanze di Napoleone 1 — all'estremità di via Roma
fra la villetta Di Negro e VAcqiiasoht con a sinistra il monumento di Giuseppe Mazzini quasi offuscato dalla grandiosa e recente statua equestre di Vittorio; Emanuele lì. Imboccando da piazza Corvetto la via Assarotti si trova a destra la via Peschiera fiancheggiata da eleganti palazzine
linchè si arriva a piazza Manin a destra della quale la via alle Mura dei Zerbino conduce sulla cinta orientale della città donde si gode di una veduta incantevole della valle del Bisagno e delle colline circostanti fra cui quelle coronale di forti
e del santuario della Madonna del Monte.
Piazza Colombo. — In questa piazza
disegnata dal Barai)ino ed eseguita dal Resasco
poco lungi da piazza Brignole
ov'è la Stazione ferroviaria orientale
sorge la prementovata Fontana del Genio ivi trasportata dal Ponte Reale come già fu detto.
Piazza Sarzanc — In questa piazza a cui si arriva dal ponte di Carigtiatio
sta la chiesa di San Salvatore
edificata nel 1141 e ricostruita verso la metà del secolo XVII
con freschi del Peschiera ed ornati del Varese. Vicino ad essa l'oratorio S. Antonio della Marina
riaperto nel 1820
con bella ancona di Luca Cambiaso.
Piazza Sant'Agostino. — Pigliò il nome dalla chiesa di questo santo
fondata
con bella facciata ed elegantissimo campanile
nel sec. XIII
e il Teatro Nazionale (già S. Agostino) uno dei teatri più antichi di Genova
fondato nel 1702 dai Durazzo e restaurato nel 1790.
Piazza Nuova. — Fanno bella mostra di sè l'imponente e maestosa chiesa dei Ss. Ambrogio e Andrea
già dei Gesuiti
e l'immensa mole del palazzo Ducale con la sua grandiosa scalinata e la Torre del popolo a sinistra. 11 vico Notari clic schiudesi all'angolo sud-est della piazza conduce in breve al piano di S. Andrea ove sta la Porta soprana di S. Andrea
con due alte torri riccamente decorate
che si sta ora restaurando a spese del Municipio e del Governo da una Commissione comi nata a tal uopo.
Piazza S. Giorgio. — Pel eosidetto Canneto il curto si arriva a questa piazza in cui sorgono duo chiese : una a sinistra molto antica dedicata