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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   li.
   Parte Prima — Alta Italia
   volta all'Amministrazione delle Strade Ferrate del Mediterraneo. Il terrazzo vastissimo
   come quello che misura più di 10
   000 metri quadrati
   l'orma una passeggiata deliziosa
   segnatamente nelle placide sere estive e porge una stupenda veduta del porto popolato di piroscafi e di velieri.
   Ma addentriamoci nella città.
   Akea
   Sestieri e Comuni. — La superficie della parte murata di Genova è di 10
   000
   000 metri quadrati; quella del suburbio di 23
   652
   000
   e di 33
   652
   000 metri quadrati in totale.
   La città interna è divisa in C sestieri così classificati in ordine alla popolazione rispettiva: Portoria
   San Vincenzo
   Molo
   Prò
   San Teodoro e Maddalena.
   I Comuni annessi nel 1873 sono i seguenti; San Francesco d'Albaro
   San Fruttuoso
   Marassi
   San Martino d^Albaro
   Foce e Staglieno.
   Città Vecchia e Città Nuova. — A somiglianza di tutte quasi le città di qualche rilievo
   Genova si divide in due parti distinte: la Città Vecchia e la Nuova.
   La prima comprende quasi tutta la parte in riva al mare
   cominciando dalla Commenda di Prè
   proseguendo lungo il sestiere della Maddalena nella parte a valle delle vie Cairoti (già Nuovissima) e Garibaldi (già via Nuova) inoltrandosi nelle regioni di Soziglia e Banchi sino al Molo Vecchio
   per risalire
   dalla parte sud di via San Lorenzo
   nel sestiere di Portoria e particolarmente nelle regioni dei Servi
   o del Colle e in tutta la parte che forma la vallata interposta fra i colli di Sarzano e Carignano.
   La parte nuova della città sorge quasi esclusivamente sulle alture e si compone delle nuove magnifiche strade di Circonvallazione a monte
   Sant'Ugo
   Corsica
   Assarotti
   Caffaro
   Pai estro
   Nino Bixio
   Fieschi
   Calata
   ecc.
   II Corso di circonvallazione a monte incomincia a nord-ovest col corso Solferino
   le cui continuazioni (con a destra la villa Gru ber) sono formate dai corsi Magenta
   Paganini e Carbonara al basso
   che sbocca presso l'Albergo dei Poveri
   e da qui la via Brignole-Deferravi scende a inazza Annunziata.
   Al suddetto corso a monte corrisponde il Corso di circonvallazione a mare limitato ancora al presente a sud-est
   mentre a ovest dalla Stazione di piazza Principe una magnifica strada costeggia le nuove opere portuario che hanno strappato al mare spazi rilevanti.
   Oltre tutte queste strade nuove di pianta
   furono aperte altre arterie nella vecchia Genova: via Garibaldi
   Cairoli
   Carlo Felice
   San Lorenzo e via Poma con la Galleria Mazzini più recente e più sontuosa
   alle quali tutte verrà ad aggiungersi
   fra non mollo
   via Giulia
   la quale
   allargata sino alla bellezza di 20 metri
   con pendenza più mite di quella di via Poma e ricostituita
   con gran dispendio
   da cima a fondo
   con palazzi isolati
   sino a Porta Pila
   diverrà la via più grandiosa e più bella della città. Nello stesso mentre che si rifarà a modo via Giulia
   s'ingrandirà la piazza Deferrari sino alla chiesa Sant'Ambrogio.
   Una ferrovia funicolare metterà fra breve in comunicazione piazza Portello con via Bertani presso il corso Magenta.
   Se la parte antica di Genova è angusta nello spazio
   irregolare nelle vie
   povera di piazze e ricca invece di viuzze strettissime
   tortuose
   prive perennemente di sole
   dette caruggi (nei quali dice il poeta satirico-umorista Enrico Heine aver visto a chiac-cherar le comari sedute sui gradini le une in faccia alle altre toccandosi con le ginocchia')-
   se
   diciamo
   la vecchia Genova è tutt'altro che bella ed olezzante
   la nuova
   per converso
   è signorile e magnifica
   sia che si considerino i grandiosi caseggiati in cui dimora l'agiato medio ceto
   sia che si ammirino lo allegre palazzine
   ricche di marmi
   di dipinti
   di ornati e fomite di tutte le comodità moderne.