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Parte Prima — Alta Italia
volta all'Amministrazione delle Strade Ferrate del Mediterraneo. Il terrazzo vastissimo
come quello che misura più di 10
000 metri quadrati
l'orma una passeggiata deliziosa
segnatamente nelle placide sere estive e porge una stupenda veduta del porto popolato di piroscafi e di velieri.
Ma addentriamoci nella città.
Akea
Sestieri e Comuni. — La superficie della parte murata di Genova è di 10
000
000 metri quadrati; quella del suburbio di 23
652
000
e di 33
652
000 metri quadrati in totale.
La città interna è divisa in C sestieri così classificati in ordine alla popolazione rispettiva: Portoria
San Vincenzo
Molo
Prò
San Teodoro e Maddalena.
I Comuni annessi nel 1873 sono i seguenti; San Francesco d'Albaro
San Fruttuoso
Marassi
San Martino d^Albaro
Foce e Staglieno.
Città Vecchia e Città Nuova. — A somiglianza di tutte quasi le città di qualche rilievo
Genova si divide in due parti distinte: la Città Vecchia e la Nuova.
La prima comprende quasi tutta la parte in riva al mare
cominciando dalla Commenda di Prè
proseguendo lungo il sestiere della Maddalena nella parte a valle delle vie Cairoti (già Nuovissima) e Garibaldi (già via Nuova) inoltrandosi nelle regioni di Soziglia e Banchi sino al Molo Vecchio
per risalire
dalla parte sud di via San Lorenzo
nel sestiere di Portoria e particolarmente nelle regioni dei Servi
o del Colle e in tutta la parte che forma la vallata interposta fra i colli di Sarzano e Carignano.
La parte nuova della città sorge quasi esclusivamente sulle alture e si compone delle nuove magnifiche strade di Circonvallazione a monte
Sant'Ugo
Corsica
Assarotti
Caffaro
Pai estro
Nino Bixio
Fieschi
Calata
ecc.
II Corso di circonvallazione a monte incomincia a nord-ovest col corso Solferino
le cui continuazioni (con a destra la villa Gru ber) sono formate dai corsi Magenta
Paganini e Carbonara al basso
che sbocca presso l'Albergo dei Poveri
e da qui la via Brignole-Deferravi scende a inazza Annunziata.
Al suddetto corso a monte corrisponde il Corso di circonvallazione a mare limitato ancora al presente a sud-est
mentre a ovest dalla Stazione di piazza Principe una magnifica strada costeggia le nuove opere portuario che hanno strappato al mare spazi rilevanti.
Oltre tutte queste strade nuove di pianta
furono aperte altre arterie nella vecchia Genova: via Garibaldi
Cairoli
Carlo Felice
San Lorenzo e via Poma con la Galleria Mazzini più recente e più sontuosa
alle quali tutte verrà ad aggiungersi
fra non mollo
via Giulia
la quale
allargata sino alla bellezza di 20 metri
con pendenza più mite di quella di via Poma e ricostituita
con gran dispendio
da cima a fondo
con palazzi isolati
sino a Porta Pila
diverrà la via più grandiosa e più bella della città. Nello stesso mentre che si rifarà a modo via Giulia
s'ingrandirà la piazza Deferrari sino alla chiesa Sant'Ambrogio.
Una ferrovia funicolare metterà fra breve in comunicazione piazza Portello con via Bertani presso il corso Magenta.
Se la parte antica di Genova è angusta nello spazio
irregolare nelle vie
povera di piazze e ricca invece di viuzze strettissime
tortuose
prive perennemente di sole
dette caruggi (nei quali dice il poeta satirico-umorista Enrico Heine aver visto a chiac-cherar le comari sedute sui gradini le une in faccia alle altre toccandosi con le ginocchia')-
se
diciamo
la vecchia Genova è tutt'altro che bella ed olezzante
la nuova
per converso
è signorile e magnifica
sia che si considerino i grandiosi caseggiati in cui dimora l'agiato medio ceto
sia che si ammirino lo allegre palazzine
ricche di marmi
di dipinti
di ornati e fomite di tutte le comodità moderne.