Genova
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Solo una tradizione popolare narra che
avendo i Padri Coscritti chiesto all'architetto se si sarebbe sentito capace di edificare una torre consimile ed avutone in risposta che avrebbe potuto rizzarne una più alta e più bella
ordinarono fosse precipitato dall'alto di essa affinchè le città rivali non potessero valersi dell'opera di sì grande artefice e fargliene costruire un'altra.
Uscendo dalla Lanterna in direzione della città trovansi tosto a sinistra le Porte della Lanterna che chiudono a ovest le fortificazioni. Esse furono costruite nel 1828 su disegno del generale del Genio
Agostino Chiodo.
Più sopra sorgono le grandi Caserme di San Benigno costruite nel 1850 e che possono albergare circa 10
000 soldati.
Procedendo sempre innanzi incontrasi a pochi passi V Ospedale Militare
noto sotto il nome di Ospedal della Chiappella
edificato nella prima metà del secolo sull'antico monastero delle Turchine
con chiesa annessa della Natività di Gesù.
Più oltre a sinistra
dietro il muro della linea ferroviaria
vedesi porzione della facciata col campanile della nuova chiesa di San Teodoro a cui si accede per mezzo ad un archivolto aperto nel bastione. A codesta chiesa fu posto mano nel 1871 per surrogare l'antica dello stesso nome atterrata per dar luogo alle calate e ai magazzini generali. È di stile gotico di Vittorio Garofalo
eseguito dall' ing. Stefano Grillo. L'interno sarà ornato degli oggetti d'arte della chiesa omonima demolita
fra i quali i due notevolissimi mausolei della nobile antica Fig. 7- — Genova: La Lanterna
famiglia Lomellini
scolpiti nel 1551
dal celebre Antonio Della Porla e da Pace Cozzino; la famosa icona di San Sebastiano con due Santi di Filippo Lippi nel 1503 e trasportata dai Francesi a Parigi
e l'altra di Luca da Novara. La nuova chiesa ha quindici cappelle con vòlta sorretta da otto pilastri ottagoni
finestre ogivali
ornate di colonnine e fregi in marmo di Lonigo
e con freschi del Thernngnon.
In faccia a codesta chiesa stendesi il grandioso terrazzo dei Magazzini Generali
edificati nel 1869 per uso commerciale dal Municipio di Genova col concorso del Governo e venduti quindi nel 1876 allo stesso Governo
il quale li cedè alla sua