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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia di Genova
   25
   tenero che dell'individuale. È pazientissimo del lavoro ed in esso instancabile; intraprendente ad un tempo e circospetto; sobriissimo
   animoso
   svegliato d'ingegno; non agevolmente vinto dagli ostacoli
   atto assai a vincerli; costante nel proposito ove riesca vantaggioso
   pronto a dipartirsene ove torni in danno. Nessuno gli va innanzi nell'arte di adunare la ricchezza coi lenti guadagni e con gli assidui risparmi. L'uso che regna altrove di cercare il lieto ozio dopo le ammassate dovizie
   giace incognito al Ligure : il negoziante che ha guadagnato milioni
   continua nell'estrema vecchiezza l'applicazione della sua gioventù. Sempre bramoso d'acquistare
   tenace dell'acquistato
   nulla reputando aver conseguito se alcuna cosa rest: a conseguirsi
   odia il Ligure le spese ch'egli chiama superflue
   e che altrove si direbbero inservienti al facile e piacevole vivere. Imperciocché il danaro è l'anima dei traffichi
   e l'utile che coi traffichi si ricava dal danaro è la vita di un popolo privo di ricchezza territoriale. Questa massima fondamentale col giro dei secoli si è fatta un nazionale instinto. Per essa Genova in seicent'anni di strane e spesso crudeli vicende
   sempre conservò i capitali che aveva raccolti nei primi tempi della sua gloria navale. Laonde Venezia perdette ogni cosa
   perdendo la potenza; Genova rimase sempre la stessa. Ma questo danaro di cui il Ligure è conservatore si geloso
   più nulla diventa ai suoi occhi se più alte considerazioni da lui lo richieggono. L'istoria c'insegna con che larghezza i Genovesi lo profondessero nei gravi casi della palria. Le loro instituzioni di carità sopravanzano ogni paragone europeo. Le chiese
   i palagi
   le ville loro
   splendenti d'oro
   di marmi
   di opere d'arte
   attestano con che liberalità gittassero i tesori pel lustro della religione o per l'adornamento del loco natio.
   —- Dall'unione
   scrive un Ligure
   di queste qualità degli uomini con le qualità dei luoghi è venuta nei Genovesi la suprema attitudine alle cose marittime e commerciali; talché lo spirito di commercio immedesimato con lo spirito nazionale si è fatto per essi una seconda natura
   sino ad aversi per sinonimo Genovese e Mercatante. Nè ad altra ragione che a quest'attitudine
   secondata in parte dal Governo; andarono i Genovesi obbligati dell'antica loro prosperità ed opulenza di cui sono piene le istorie
   —
   La migrazione è pei Liguri marittimi un vero bisogno generato dalla soprabbondanza della popolazione in ragione inversa dei modi di darle alimento (1). Dediti essenzialmente alla navigazione ed al commercio
   essi ritraggono dalla loro giacitura sul mare tanta facilità a trasportarsi in estere contrade che non deve recare meraviglia il vedere che non vi abbia costa del Mediterraneo
   non esclusa la barbara terra d'Africa
   ove non si trovino colonie genovesi e che i Liguri sieno predominanti nelle due repubbliche Argentina ed Uruguay dell'America meridionale. —
   Amministrazione. — La provincia di Genova ha una Prefettura con Intendenza di finanza ed Avvocatura erariale
   una Corte d'appello
   il Comando della divisione militare territoriale
   le Direzioni territoriali dell'Artiglieria e del Genio
   il Comando di fortezza
   il Tribunale militare
   una circoscrizione territoriale marittima
   ecc.
   (lj Nel 1890 l'emigrazione nella provincia di Genova sali a 3821 (propria) e a 391 (temporanea). Totale 4212 persone. Dalla Gazzetta Ufficialo del è aprile 1891
   n. 79. Cifra non ancora accertata definitivamente.
   Isa — ILia ll'alria
   voi. 1.