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l'arie Prima — Alta Italia
gli abitanti di alcuni Comuni non moslraronsi sempre disposti ad obbedire ai giudici di mandamento, e, memori e fieri dell'antica indipendenza, preferirono ricorrere, nei loro dissidii sociali e domestici, ai loro probiviri, istituzione antichissima portata dagli Statuti in vigore nella valle.
Dopo la costruzione della ferrovia da Novara a Varallo, la Valsesia è assai frequentata lanto per le sue alpestri bellezze naturali e le sue ricchezze minerali, quanto pel celebre Santuario di cui terremo parola più avanti
MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI VARARLO
Appartenenti at, distretto mii.itare di novara
Mandamento di VARALLO (comprende 20 Comuni, con una popolazione di 15,020 abitanti al 31 dicembre ISSI). — Il territorio di Varallo eslendesi per lo più in monte ed è fertile, specialmente in legnami Vi si alleva bestiame e vi si raccolgono cereali, segale, castagne, legna, canape, patate, noci, ecc.
Varallo (2299 abitanti presenti nel centro e 334-7 residenti 11Hp nel Comune al 31 dicembre 1881). — Giace su d'un piano cinto ^àìÀim nl0n-tr di molta altezza in mezzo ai quali apronsi le varie
vallate suddescritte, sul torrente Mastallone, che divide, con un alto ponte a tre arcate, in due parli la città, che ha la Sesia a sud e il Sacro Monte alle spalle. Varallo vecchio, in suolo ^ declive, si compone di case che serbano ancora ì segni di rozza t antichità, non senza però qualche bell'edilizio, fra cui il Semi-nario, ampliato nel 1818, e il palazzo d'Adda. Assai più vasto è Varallo nuovo con non pochi edilizi notabili, fra gli altri, quelli delle Scuole e della Società d'incoraggiamento al disegno, l'Ospedale, la Posta, il palazzo Carelli, ecc. Non molto ampie le vie, molle e belle le piazze fra cui piazza Ferrari in cui vedesi tutlora l'abitazione del famoso piltore Gaudenzio, col suo busto.
Quattro sono le chiese del Comune di Varallo; la principale e la parrocchiale di San Gaudenzio, edificala nel 1710, di bella architettura ad una sola e grande navata, con intorno un bel porticato e con buoni dipinti di Gaudenzio, fra gli altri, quello del coro. Sulla piazza statua di Vittorio Emanuele II.
In capo alla via del Santuario sorge la statua di Gaudenzio Ferrari (fig. 7G), nato nel 1484 nella vicina Valduggia, allievo dello Scotto di Milano, che incominciò sin dal 1504 a lavorare per Varallo, vi fondò nel 1524 una scuola pittorica e vi lasciò la maggior parte dei suoi capolavori.
Dirimpetto trovasi la chiesa di Santa Maria delle Grazie, detta Frati, perché già dei frati Francescani, in cui Gaudenzio dipinse, nel 1510-13 dopo il suo ritorno da Roma, la Passione eli Cristo in 21 freschi, condotti con grande diligenza e dei migliori del suo pennello.
Salendo lungo la via lastricata s'incontra subito, a sinistra, il passeggio pubblico con alberi fronzuti e sedili, e, sull'ultimo ripiano, un caffè, l'albergo del Sacro Monte, la statua di Gaudenzio (del 1806) e quella del frate Gaimi, fondatore del Santuario. Qui incomincia la serie e la dinumerazione delle cappelle-stazioni del Sacro Monte contenenti il ciclo più ricco ed artistico della Passione che si conosca, in gruppi di statue al naturale in terra cotta di Fermo Stella, Tabacchelli, Giovanni d'Enrico (la più parte), Rargnola, ecc., e in freschi murali del Ferrari, del Tanzio, del Fiaminghino (Giovanni Mauro Rovere), Cesare Luini, Rocca, Montalli, Cerano,