I (S() l'arte Prima — Alta Italia
Apenriini. Tra Stresa e Bell'irate (5 Va chilometri) trovansi le ville Landriani, Minola, Cappa, Piccoli, Amalia, Manzotti, Pallavicino (con parco e statue), Vignalo, Fulva (vassallo già della principessa Matilde Bonaparte), la nuova villa Pali est ri ni, il cìuUct Suisse, le ville Danovaro, Bonghi (con bella veranda). Passeggiate splendide sulla collina con strade carrozzabili. Prossima costruzione della ferrovia da Stresa alla vetta del Motterone (12 cliilonietri circa), ove già da vari anni fu costruito il grandioso Albergo Guglielmina. Anche il tronco Arona-Gravellona lungo la strada nazionale sperasi sia presto un fatto compiuto a facilitare da questa ridente borgata le comunicazioni colle ferrovie (aprile 1891).
Congregazione di carità con uno stato patrimoniale di L. 88,034 e Asilo infantile. Opere pie: Bolongaro, per le scuole maschili e femminili; Ottolini, per istudio e medicinali; Avogadro di Casanova, per medicinali e cura medica. Cereali, vino, frutta e specialmente pesche.
Cenni storici. — Nel secolo X apparteneva a Riccardo conte di Novara e signore di Valsesia, che, per ordine dell'imperatore, dovette far cessione del feudo a Luitfredo, vescovo di Tortona. Questi lo alienò, nel 998, a favore d'un duca Ottone, figlio di Conone. Credesi che in altri tempi fosse fabbricato in luogo più discosto, e fosse abbandonato in seguito a una pestilenza del secolo XV. Fu poi compreso nella signoria di Lesa.
Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — l'2 T., Scalo sul lago e comunicazioni con lo isole Uorroniee.
Stroppino (148 ab.). — Nel Vergante, poco lungi da Lesa, con moderno oratorio di San Grato e parrocchia a Carpugnino. Segale, granoturco, miglio, panico, castagne, noci, vino e bestiame.
Cenni storici. — Appartenne nel secolo X al detto Riccardo conte di Novara e signore di Valsesia e quindi ai vescovi di Tortona e di Milano e vi si scoprirono prezióse anticaglie.
Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P2 T. a Stresa.
Tapigliano (314 ab.). — Sta nel Vergante in situazione montuosa, bagnato da due rivi che si versano nel torrente Tiasca con antichissima parrocchiale di San Leonardo. Segale, granoturco, miglio, panico, legumi, uve e bestiame. Fornace di mattoni, sorgenti sulfuree.
Cenni storici. — Credesi sorto prima dell'era volgare. Le rovine che vi si discoprono lo fanno supporre di ben elevata importanza, in altri tempi. Una pestilenza lo spopolò nel 1G30. Appartenne alla signoria di Lesa.
Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P2 a Nebliiuno, T. a Meina.
Vezzo (200 ab.). — Nel Vergante, fra colline feraci, sopra il rivo Fiume affluente dell'Emo, con parrocchiale dei Ss. Giovanni e Paolo, d'ordine corinzio e di moderna costruzione. Cereali, patate, castagne, noci, vino e bestiame.
Cenni storici. — Fu già compreso nella signoria di Lesa. Vestigia della Torre dei Visconti, Coli. elett. Novara I — Dioc. Novara — Pa T. a Stresa.
Mandamento di OMEGNA (comprende 15 Comuni, popolaz. 12,110 ab.). — Territorio in monti e colli, ma poco fertile. Ha molta alberatura; principale prodotto è il legname da fuoco e da costruzione e il carbone, che si trasportano in gran parte a Milano. È bagnato dallo Strona, dal Nigoglia e dal fiumerello Bagnella.
Omegna (2072 ab.). — Sorge all'estremità del lago d'Orta, verso nord, là dove sbocca il Nigoglia. suo emissario, con un ponte di due archi. Parrocchiale di Sant'Ambrogio di antica costruzione e cinque legati. Casa Zanoja in cui è una grotta che si addentra nel monte Mergozzolo e sotto il granito si scorge un immenso strato di arena sciolta. Meliga, patate, avena, legname da ardere e da costruzione e commercio