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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Circondario di Pallanza
   Essa non è ora abitata clic da un giardiniere ; una scala intagliala nella roccia conduce in cima al deserto palazzo, nel cui ampio pianterreno, sull'antico gusto francese, stanno ancora dipinti rappresentanti battaglie.
   Nell'isola Madre sorgeva in addietro la parrocchia comune col camposanto, e nel 1501 fu ceduta in enfiteusi perpetua al conte Lancellotto Borromeo; fu abitata generalmente dai primogeniti della famiglia ed abbellita particolarmente dal generale Federico, clic vi dimorò dal 1751 al 1759, dopo una gloriosa carriera militare.
   L'isola Madre è ornala da cinque giardini sovrapposti, cinti da spalliere di agrumi A settentrione una selvelta di cipressi, di pini enormi, di allori e di tassi, sotto i quali vanno vagando in piena libertà pavoni, fagiani e altri uccelli ; a oriente il Giardino Botanico con rare piante esotiche, fra cui gli arbtlsli del the, del caffè, del cotone, piante alpine, dell'America del Sud (escalonie), camelie, ecc.; a occidente il Giardino dei. Fiori.
   Nella corte del palazzo bella fagianeria con rosai. Fra le rocce di gneis della parte meridionale ed orientale vegetano agave, aloe, yukka, cacti, cicas, arbusti della Nuova Olanda od Australia, allori e mirti, e sopra, da un lato tre e dall'altro cinque terrazzi con aranceti.
   Il l'arco Inglese contiene piante sempreverdi dalla pina nordica sino alla quercia dell'Italia meridionale, all'-/! 4/es canadensis ed al cedro. La canna da zucchero fiorisce ad ogni primavera e gli aranci richieggono minor protezione nel verno che nell'isola Bella. Prosperano ancora nell'isola Madre le magnolie, le mimose, le araucarie cliilene e brasiliane, i pini dell'Inialaia, l'albero della cera giapponese, le metrosidere, ecc.
   On marche — dice il Taine con la sua penna magica — enveloppé de fraicheur et de parfums ; personne, sauf un gardien ; l'ile est deserte et semlile attendre un jeune prince et une jeune fée pour abriter leur fiancailles ; tonte tapissée de fins gazons et d'arbres fleuris, elle n'est plus qu'un beau bouquet matinal, rose, Liane, violct, autour du quel voltigent lesaheilles; ses prairies immaculces sont constellées de primevères et d'anémones ; les paons et les faisans y promènent pacifiquement leurs robes d'or éloilées d'yeux ou vernissèes de pourpre, souverains incontestés dans un peuple de petits oiseaux qui sautillent et se répondent „.
   A est, verso Baveno e presso l'isola Bella, sta 1'
   Isola dei Pescatori. — Già Isola Superiore, con una circonferenza di 1000 metri, appena abitala da circa 300 pescatori, con chiesa ed albergo. Una viuzza separa le due file di casupole, intorno alle quali veggonsi reti tese ad asciugare e nell'acqua le )nidóre (per pigliar pesci) e fasci di paglia.
   La più piccola delle quattro isole, l'Isolino di San Giovanni, possiede una chiesa che era anticamente una parrocchia della vicina Pallanza.
   Secondo il Medone (Le isole Borromee sul lago Maggiore, ecc., Novara 1810) l'isola Madre era abitata sin dal 998 ed apparteneva al vescovo di Vercelli; l'isola Superiore, o dei Pescatori, era soggetta, nel 1194, ai monaci di S. Donalo di Scozzola, e l'isolino di San Giovanni, nel 1210, ai conti di Castello, illustre famiglia di Novara.
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