Circondario di Pallanza
L'attrattiva principale del circondario di Pallanza sono le isole Borromee, di cui, trattando del lago Maggióre nell'Introduzione alla provincia di Novara, abbiain qui rimandato la descrizione.
Isole Borromee,
Sono in numero di quattro: Isolo Bella, Isola Madre, Isola di San Giovanni presso Pallanza, tutte e tre dei Borromei, e Isola Superiore o dei Pescatoli che vi abitano.
Isola Bella. — Quest'isola famosissima, descritta da tanti, ed ultimamente dal Taine, che l'inglese Burnet definì isola incantata e la più bella residenza estiva del mondo, e un altro inglese, il poeta Southey, per contro, il più dispendioso e il più assurdo sforzo di cattivo gusto che abbiano mai fatto la ricchezza e la stravaganza, mentre il I)e Saussure la chiama nn maynifique caprice, mie pensee grandiose, une espèce de crtulion, l'isola Leila, diciamo, a cui approda sempre il vapore, è larga 180 metri, lunga 320 ; era già abitata ab antiquo, aveva nel 1627 una parrocchia propria, e non venne che a grado a grado in possesso dei Borromei.
Primo il conte Carlo III vi fece edificare, nel 1632, un Casino di delizie, ma l'isola principale era ancora allora l'isola Madre, con palazzo e giardini. L'isola odierna è la creazione del suo figliuolo il conte Vitaliano IV, il quale fece spianare le rocce, atterrare la chiesa e il presbiterio, e chiamò i più valenti architetti lombardi per edificare il nuovo palazzo con giardini come quegli che voleva convertire l'isola in un piccolo Slato baronale. I giardini furono disegnati da Castelli e Crivelli e il palazzo fu costruito da Tiberino, Biffi, Gugnola e Carlo Fontana.
Al ricco conte Vitaliano soccorse nell'enorme dispendio suo fratello, il cardinale Giberto, e già nel 1654 l'isola trasformata riceveva la visita del governatore di Milano, che ne rimase sommamente meravigliato. Nel 1660 già era ultimato il terrazzo superiore (la piazza del Castello), e ci vollero ancora 10 anni per condurre a termine gli abbellimenti. Gli acquedotti e i getti d'acqua furono eseguiti dal Mora, romano ; le statue e gli ornati dal Vismara. I quadri vennero in gran parte da Roma.
Compiuta che fu, nel 1671, la nuova isola depose l'antico nome d'Isola Inferiore per prender quello d'Isabella (nome della madre di Vitaliano), che si trasformò poi in quello più armonioso d'Isola Bella. Il conte fece ancor costruire nel palazzo un teatro, chiamandovi musicanti ed attori. Egli inori nel 1690, legò il suo cuore all'oratorio dell'isola e vi fondò una cappellani^
Ai giardini deliziosi non dovevano mancare le cedrere e aranciere, le quali furono costruite con vòlte ardite sporgenti sul lago e sorrette da poderosi pilastri. Di tal modo sorse una piramide di dieci terrazzi, alta 36 metri, la quale diede all'isola l'odierna sua forma. La terra per colmare codesti terrazzi fu trasportata dal continente e la maggior parte dell'isola fu trasformata in un giardino-boschetto con arbusti sempreverdi ed alberi a foglie perenni nello stile rococò di Francia. I mirti, gli aranci, i limoni furono costretti dal pergolato a rappresentare leziose figure di minuetti e i cipressi a formare viali labirintici con grotte di nicchii marini, statue in pietra, ecc. G. G. Rousseau voleva porre nell'isola Bella la scena della sua incomparabile Convelle Iléloise, ma egli trovò qu'il y avait trop d'art et d'ornement pour ses personnages.