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I (S() l'arte Prima — Alta Italia
Dal ponte di Crevola sino allo sbocco racchiude un piano coltivato a campi e prati di circa 1500 metri di larghezza variante, e di cui i più estesi sono i dintorni di Domodossola allo sbocco della valletta di Bognanco.
Le nevi perpetue del fianco destro non sono interrotte che dalla grande strada del Sem pione e in pochi altri siti ove sciolgonsi per breve tempo dell'anno. 11 fianco sinistro, coronato di alti pizzi di nuda roccia, sarebbe quasi impraticabile se non fosse aperto dal colle spazioso di Santa Maria Maggiore ; le sue falde per altro sono vestite di lampi e vigneti.
Le vallette seguenti suddividono i fianchi dell'Ossola:
Quella del Devero, che appoggiasi al colle d'Arbola e sbocca a nord di Crodo, spaziosa, coi villaggi Groveo ed Agaro a praticabile in ogni dove.
Quelle della Diveria e della Cherasca o Cairasca, che principiano l'uria al colle del Sempione, l'altra alle falde del monte Leone ; questa spaziosa e ricca di pascoli, quella molto angusta e fiancheggiata da dirupi, lungo i quali fu aperta la stupenda strada del Sempione. Codesta valle è percorsa dal torrente Diveria che forma le cascate e l'orrido detto di Gondo.
Quella di Bognanco (anticamente Vallis de Virila), che incomincia al passo di Pontimia e termina dirimpetto a Domodossola, bagnata dal torrente Bogna, che scende dalla Pontimia.
Quella d'Anlrona, che ha il capo al passo d'Antigine e termina presso il villaggio di Villa, bagnata dal torrente Ovesca. Ha qualche miniera d'oro di poco reddito.
Quella finalmente d'Anzasca ha principio al monte Rosa e termina a Piedimulera, dove sono le officine pel trattamento della quarzite aurifera delle miniere di Pesta-rena e di vai Toppa. È percorsa dal fiume Anza, che scaturisce dai ghiacciai del monte Rosa da una grotta detta il Fontanone, è accavalciata da vari ponti stupendi, fra gli altri quello di un sol arco di Pontegrande, e sbocca sotto Farmaco, dirimpetto a Vogogna, dopo un corso di circa SO chilometri.
Queste tre ultime vallette che, a somiglianza delle prementovate, solcano il fianco destro, sono assai spaziose e coltivate; racchiudono molti villaggi ed offrono vari valichi agevoli per traversare i monti che stanno frammezzo.
Il fianco sinistro poi è solcato :
Dalla valletta dell'Domo, che incomincia al passo di lago Gelalo e termina quasi dirimpetto al ponte di Crevola. È molto ristretta e selvosa e solo presso il suo sbocco incontrami terreni coltivati.
Dalla valle di Vigezzo, una delle più amene e delle più belle fra le valli secondarie alpine, situata a est del piano dell'Ossola e a ovest del Ganton Ticino. E chiusa da due cinte di monti in direzione da ovest a est, lasciando due aperture, una verso il piano dell'Ossola, l'altra verso Locamo, in guisa tale che si sole negli equinozi percorre la metà precisa della sua lunghezza spuntando a Locamo e tramontando a Domodossola. Vi è una terza apertura, quella che per Finero conduce a Gannobio sul lago Maggiore; la valle Cannobina è collegata con la valle Vigezzo da strada carreggiabile. 11 clima non vi ò così rigido come nelle altre valli superiori dell'Ossola; il verno per altro vi è lungo anzichenò.
La valle Vigezzo ha due torrenti principali, ambidue col nome di Melezzo. L'uno ha origine dalla così detta Piada di Cruna, a nord di S. Maria Maggiore, percorre