\ \ 0 Parte I'rima — Alta Italia
sulla sponda sinistra della Sessera in due file di case che chiudono un'unica via. L'insieme offre un quadro pittoresco assai, specialmente se guardato dall'opposta sponda. Le altre borgate sono situate sul pendio del monte Barone, e vi si accede con strade mulattiere abbastanza comode. Coggiola, che solamente nel 1858 contava appena 2200 abitanti, grazie allo svilupparsi dell'industria dei pannilana, di cui conta parecchi importanti opifici (Bozzalla, Ubertalli, Lanificio italiano, ecc.), è diventato ora un paese di comodo soggiorno, perchè, oltre a parecchi alberghi e caffè, sonvi molti altri negozi d'ogni genere. Asilo infantile, istituto Fava, Scuole elementari.
La chiesa parrocchiale del capoluogo, costruita circa il 1700, ha una gran facciata a tre ordini sovrapposti di colonne con mediocri dipinti a fresco. L'interno è di notevole ampiezza, ma di poco buon gusto sia nella distribuzione architettonica che nell'ornamentazione ; sovrabbondanti i lavori in istucco. Di fianco alla chiesa ancora alcuni anni fa eranvi affreschi simili a quelli della chiesa parrocchiale di Strona, cioè raffiguranti personaggi dalle estremità ischeletrite ; ora però furono quasi tutti distrutti.
È pure borgata importante Zuccaro, posta 5 minuti a monte del capoluogo. Di fronte, cioè sulla destra del torrente, sorge Masseranga, frazione del Comune di Portula. Anche qui l'insieme della veduta è piacevole e fornirebbe soggetto ad un bel quadro. Il torrente segna il confine tra i due Comuni di Portula e di Coggiola.
Dalla borgata Zuccaro risalendo la vai Sessera il meno di un'ora si giunge al Santuario del Cavallero, nel quale oltre la chiesa costruita verso il 1750 e completamente ristaurata trent'anni fa. sono notevoli alcune cappelle in cui mediante statue, di non molto pregio artistico ma tuttora ben conservate, sono rappresentati i fatti principali della Storia Sacra antica. 11 santuario è posto sulla sponda deila Sessera e di un torrentello suo confluente, in modo che il ponte sul quale si attraversa detto torrentello che discende dal monte Barone, forma un piazzale davanti al santuario stesso. Vi si celebra la festa della Madonna della Neve. Nelle sue vicinanze, il custode da tempo antico coltiva un apiario, dal cui prodotto l'amministrazione ricava parte dei suoi redditi. Altro apiario più moderno, di proprietà privata (Enrico Bozzalla), venne da alcuni anni impiantato, dal quale pure viene ricavato un miele assai pregiato per il suo profumo, proveniente dai fiori alpini, del cui polline le api vanno cibandosi.
Coggiola è di costruzione antica, lo dimostra l'esistenza di due palazzi proprietà Aimone e Fava. Ora però l'accrescersi della popolazione ha favorita la fabbricazione delle case, di cui moltissime ve ne sono di nuove. Sono notevoli, fra le moderne, il palazzo Ubertalli (frazione Zuccaro), la palazzina Bozzalla nel capoluogo, la casa per l'Asilo infantile, ecc. La lunga e stretta via che una volta attraversava la borgata Formentero (capoluogo) ora venne nei punti più strettì allargata per opera del Comune, e in essa si trovano parecchi negozi abbastanza importanti.
Nei giorni festivi ha luogo un animatissimo mercato nella piazza principale che sta di fianco alla chiesa parrocchiale, il quale se non è ancora ufficialmente stabilito, si mantiene però sempre ed anzi va ogni giorno più fiorendo.
11 suolo del territorio di Coggiola non si presta troppo a svariate coltivazioni, anche perchè gli abitanti più che all'agricoltura attendono all'industria. Hannovi però prati abbastanza vasti dai quali si taglia il fieno tre volte all'anno e serve all'alimentazione del bestiame, che quasi tutte le famiglie tengono per provvedersi il latte ed il burro pel giornaliero consumo.
Su per le pendici del monte Barone, che sovrasta precisamente il Comune, vi sono traccio di miniere di grafite che ora sono affatto abbandonate. Un giorno vi sorgevano pure folte foreste comunali, ora scomparse perchè imprevidentemente se ne ordino il taglio e la vendita, senza pensare a sostituirle. Nella zona inferiore