Mandamenti e Comuni del Circondario di Novara • il
Donato (1791 ab.). — Siede in quattro borgatellc sulle falde delle Alpi nel cui territorio ballila le sorgenti i torrenti Viona ed Ingagna. La parrocchiale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, ampliata nel 18!J0 mercè il concorso dei parrocchiani e con oblazioni raccolte dal parroco Deandrea, si può dire una delle più belle chiese del vicinato pel gusto architettonico; si calcola che la spesa incontrata per la sua ampliazionc superi le lire 50,000. La situazioni1 in cui giace è amenissinw e quasi centrale alle tre borgate della quale fanno parte, mentre la quarta borgata, che è quella di Gereseto, forma un'altra parrocchia a parte.
Dell'antico castello non vi rimane che il torrione d'entrata, convertito in campanile. Nella regione Roncati esisteva una fonderia, ora abbandonata. Prodotti principali: fieno e castagne. La maggior parte degli abitanti sono muratori, e gli altri attendono alla coltivazione della terra ed all'allevamento del bestiame.
Cenni storici. — Intorno al 1150 fu acquistato da Ugonione, vescovo di Vercelli, passò quindi agli Avogadro e fu eretto in contado a favore dei De Itege.
Coli, elett. Novara II (Biella) — Dioc. Biella — P2 T. a Graglia.
Muzzano (90S ab.). — Sta presso l'Elvo in territorio montuoso e poco ferace. Sulla piazza ove termina il paese sorge la parrocchiale di Sant'Eusebio con campanile di stile lombardo del secolo XII rifatto in parte. Nella casa comunale accanto alla chiesa il commi Federico Rosazza fece porre due lapidi, una delle quali ricorda il conte Cromo Ludovico di Ternengo, che fu dal duca di Savoia Carlo Emanuele 1 fatto conte di Muzzano, per avere, nel 1G1G, vinti, con duemila Biellesi, gli Spagnuoli, togliendo loro Masserano e Crevacuore. L'altra ricorda il muzzanese Antonio Bertola, che, addottoratosi in leggi, lasciò il codice per le matematiche e venne poi in fama di peritissimo ingegnere militare, e la cui più bella gloria si fu l'aver costruito attorno a Torino, durante l'assedio del 1706, parecchie importanti opere di difesa, le quali valsero ad arrestare per ben quattro mesi l'impeto dei soldati di Francia.
Villa Codiano con tre ordini d'ampi loggiati e in vicinanza la grandiosa villa Gastaldetti. Cotonificio Borsetti e lanificio Vcrcellone. Sorgente minerale, ferruginosa. Congregazione di carità. Fieno, castagne e bestiame.
Cenni storici. — Era Comune fin dal 1130. Fu eretto a contado a favore dei Balegno, dai quali passò ai D'Hallot di Dorzano.
Uomini illustri. — Oltre il suddetto ingegnere militare Bertola, ivi nacquero due Sartorio scrittori e due Galliano pittori, uno dei quali lavorò nel 1812 per Gioachino Murat, re di Napoli, nella gran villa di Caserta e passò poi ili Ispagna ove fu nominato pittore di Corte.
Coli, elett. Novara lì (Biella) — Dioc. Biella — I'2 T. a Graglia.
Netro (2260 ab.). — Sorge sulla schiena di un sottile contrafforte che si stacca dal bric Paglie (metri 1860), notevole rialzamento del dosso che scende dal Momba-rone sulla sinistra del torrente Viona. È paese antico che si presenta in modo pittoresco nella parte che guarda a mezzogiorno per le sue case a loggiati di legno annerilo dal tempo, scaglionate come gradini d'anfiteatro sul versante lambito dal torrente Ingagna.
Di ricordi degni di nota dei tempi feudali ha un dipinto sul muro esterno di un Oratorio nella via Maestra, una torre ora convertita in campanile ed alcuni sfasciumi di mura del castello. La cosa però più interessante per chi si occupa d'archeologia è la vecchia chiesa parrocchiale fuori del paese, ora adattata ad uso di cappella del cimitero. È di stile lombardo primitivo, e sarebbe perciò uno degli edilìzi più antichi del biellese (può risalire circa al 1000) ma appare costruita ed ampliata in più riprese.
L'industria principale del paese consiste nella lavorazione del ferro che vi si foggia in pregiati strumenti da taglio per uso dell'agricoltura. La fabbrica più importante,