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Parte I'rima — Alta Italia
Cenni storici. — Dipendeva anticamente dalla chiesa di Vercelli. Questi abitanti ebbero propri statuti e il titolo di nobili*, il Consiglio del Comune si chiamava Credenza e cln lo presiedeva, console; fino alla fine del passato secolo fu usanza discutere gli interessi del Comune dinanzi alla chiesa parrocchiale. Coli, elett. Novara II (Biella) — Dioc. Vercelli — P2 T. a Serravallc Sesia. Tramvia per Vercelli.
Mandamento di GRAGLIA (comprende? Comuni, popnl. 14,519 ab.). — Territorio bagnato dall'Elva e dall'Ara, con ponti in cotto e ricco principalmente di pascoli, con bestiame numeroso da cui si trae un reddito ragguardevole in burro e cacio. I prodotti vegetali consistono in cereali, castagne, fieno ed uve che danno un vino generoso e saporito.
Graglia (2818 ab.). — E in una bella posizione sul dosso ampio e poco inclinato di un contrafforte del Mombarone. Le case vi sono linde e decenti; molte, massimamente nei dintorni, eleganti; l'aspetto generale del paese rivela l'agiatezza degli abitanti, agiatezza d cui viene anche a fruire il villeggiante, perchè può trovare nei molteplici e ben forniti negozi tutto quanto richiede il vivere quotidiano di una famiglia civile e benestante.
La parrocchiale sotto il titolo di Santa Fede, posta quasi fuori del paese, verso sud, ha una pala d'aitar maggiore rappresentante li martirio di S. Fede di Agen, dal pittore Maffei attribuita ad un allievo del Tiepolo. Nella posa dei personaggi e nell'assieme questo quadro ricorda il martirio di S. Lorenzo del Gallinri in Andorno ed altro martirio dello stesso santo, del Trevisani, nella chiesa di San Filippo in Torino. I quattro evangelisti del coro sono dipinti ad encausto dal Morgan. Vi sono pure affreschi del Maffei di Graglia e del Moia. Nel coro una lapide ricorda il vescovo di Acqui, Carlo Giuseppe Compans di Ilrichanteau, morto in Graglia nel 1796 ed ivi sepolto. Bellissimi paesaggi vennero dipinti a fresco dal Moia nella gran sala della casa parrocchiale.
Dell'antico castello esiste ancora il torrione della porta d'enlrata, sulla piazza del paese e qualche muragliene verso il rio Vobbia. Evvi un teatrino capace di 500 persone. Scorre per l'abitato e serve agli usi domestici un bel canale d'acqua limpida e fresca, la migliore fra le potabili dei dintorni : è il canale o roggia dei Saraceni derivato dal torrente Janka. Serve pure all'irrigazione del territorio.
Nei dintorni sono degne di nota la villa Garzeria, nella frazione Merletto verso Netro, la villa Buscagliene, nel cantone Campiglio, oltre il Santuario, e la villa Oneto accanto al medesimo. Un 200 metri fuori del paese, sulla strada pel Santuario, sorge una chiesuola detta della Madonna di Campra.
I Gragliesi sono in generale dedicati alle professioni del selciatore e del muratore. A squadre, a squadre nella primavera abbandonano il paterno focolare e si sparpagliano pel Piemonte ed alcuni anche passano le Alpi, ma per le feste di Natale tornano la maggior parte con un buon gruzzolo, frutto della loro operosità e della loro parsimonia. E hanno così radicato nell'indole loro questo genere di vita libera e avventurosa, che mai vollero si impiantasse nel loro territorio fabbrica alcuna, perchè, quando ciò avvenisse, temono sarebbero a poco a poco indotti a dover rinunziare alla speranza di quella tranquilla ed agiata vecchiaia che ora sanno procurarsi.
Anche a Graglia trovasi uno Stabilimento idroterapico diretto dai dottori Guelpa e Sormano, aperto dal 25 maggio a tutto il settembre. Fondato nel 1882, fu ampliato ed abbellito in seguito, sì che può ora accogliere circa 150 persone (1).
(1) Costruito modernamente con ispeciale riguardo allo scopo, l'edificio è fornito di ampie ed eleganti sale di ritrovo, per lettura, pel giuoco del bigliardo, per ballo, ed ha un salone da pranzo capace di ben 150 posti. Ad ogni piano ampli corridoi ed ambulatori! coperti portano alle sale da bagno ed a quelle per doecie con camerini bene illuminati e forniti di acqua ad ogni temperatura. Il