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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Novara • il
   
   ti. — Castello di Viverone (da fotografia di V. Besso).
   Congregazione di carila ed una Società operaia di mutuo soccorso fra le più antiche del biellese. Quattro pannifici e un cotonificio; scarsa essendo l'industria, la popolazione è essenzialmente agricola. 11 maggior prodotto è quello del vino che vi riesce generoso e serbevole, raccomandato ai convalescenti.
   Cenni storici. — In un diploma del 999, emanato dall'imperatore Oltone 111, si legge confermata alla chiesa di Vercelli la donazione di questo paese fatta da Adalberto figliuolo di Berengario li al quale apparteneva. In detto diploma Cessato è detto Causades, ed in altro Causate. Fu poi infeudato col titolo di contado ai Torravacci e da questi venduto agli Avogadro di Gollobiano pel prezzo di lire pavesi 910 (circa lire it. 22,500). L'ebbe pure un ramo degli Avogadro di Cerrione che ne assunse ii titolo. Spento questo ramo, fu investita del feudo la famiglia Fecia che tuttora esiste col titolo di conti di Cossato. Al tempo dell'occupazione spaglinola (1G17) gran parte delle abitazioni furono distrutte e venne incendiato l'archivio che conservava preziosi documenti.
   Uomini illustri. — Nacquero, fra gli altri, in Cossato un Antonio Groppo, filologo di vaglia, autore di un Commentario sulla grammatica del De Villadei; un Antonio Angioino, professore primario e medico di camera del principe cardinale di Savoia, che dettò leggiadri versi latini; due Fecia e un Berrà, poeta lirico; il medico Fonino, che lasciò trattati di medicina in latino; un B. F. Banzoni, autore anch'esso di trattati medici in latino, e Giuseppe Gridis, morto nel 1838, professore di varie discipline ed autore di molti scritti legali ed economici in latino, italiano e francese,
   Coli, elett. Novara II (Biella) — Dioc. Biella — P2