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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte I'rima — Alta Italia
   Di Biella al tempo della Rivoluzione francese, dell'occupazione austro-russa e deli Impero, è superfluo il parlare, poiché vi seguirono le stesse vicende che nelle altre parti del Piemonte. Così nella Rislaurazione.
   1 moti del 1821 non potevano non destare una eco potente in questa generosa e forte popolazione. Fra i molti Biellesi che ebbero a soffrire per la causa della libertà ricorderemo solo i condannati alle pene maggiori. S'ebbero condanna a morte, benché non eseguita perchè pronunciata contro tutti in contumacia: il dottor Carta Pietro da Croce Mosso, il principe Emanuele Dal Pozzo della Cisterna (impiccato in effigie il 14 agosto 1821), il prof. Magliola Francesco da Ghia va zza, l'avvocato barocchetti Giovanni Battista da Biella, il notaro Emilio Prina da Veglio, Bobinilo Pietro da Croce Mosso e l'avv. Gioachino Tronipeo da Carnburzano, ed alla galera i tenenti Bono Pietro da Cossato e Toso Fortunato da Mongrando, l'aiutante maggiore Astrila Antonio da Graglia e Bosazza Pietro da Campiglia-Cervo, i primi due per venti anni e gli altri due per quindici. Nel riordinamento della circoscrizione amministrativa del nuovo Regno d'Italia (1859), Biella da capoluogo di provincia si ridusse a capoluogo di circondario, senza che però ne venisse detrimento alla sua prosperità economica.
   Uomini illustri. — Grande è il numero dei personaggi eminenti che nacquero in Biella, principalmente dall'antichissima e nobilissima famiglia Ferrerò divisa in due rami. Discesero dal primo, oltre Sebastiano Ferrerò, figliuolo di Besso, e generale di finanza di Luigi XII di Francia in Milano, ove fece scavare il gran canale che vi porla le acque del Verdiano, parecchi vescovi, cardinali, scrittori, fra cui Besso che sposò, nel 1554, Camilla Sforza, nipote di papa Paolo III e scrisse un poema latino sulle gesta dei Ferrerò, pubblicato dal Mafforico.
   Da Enrico, fratello minore del predetto Sebastiano, derivò l'altro ramo Ferrerò che rimase in Piemonte col titolo di marchesi Della Marniera e vanta fra gir altri: Tommaso, generale di Savoia; Filippo, ministro di Stato e viceré di Sardegna; Teresio, cardinale nel 1824; Alberto, autore del lodato Voyage en    Anche le illustri prosapie dei Dal Pozzo, degli Scaglia, dei Bertodarri, dei Villani, dei Gromi, dei Capri, dei Friclrignono diedero una lunga serie di uomini insigni per varii titoli. Citeremo per ultimo Fabio Manzone, primo professore d'istituzioni civili nell'Università di Torino (1575); Ettore Frichignono dei conti di Quaregna e Carretto, professore di diritto, consigliere di Stato, presidente del Senato ed autore di lodati consulti legali; il medico Luigi Guelpa, autore dell'opera: Dei pregiudizi della medicina, ecc. ; Michele Marocchetti, chirurgo in capo di un ospedale a Mosca in Russra, ove pubblicò una dissertazione suìVIdrofobia ; G. Tommaso Mulatera, dotto medico, autore dell'opera: Del Magnetismo animale contro le imposture del Mesmer (Biella 1785), ecc.
   Coli, elett. Novara li (Biella) — Dioc. Biella — I T. e Str. ferr. Torino-Santhià-Biclla.
   Chiavazza (3226 ab.). — Sul Cervo, a 1 chilometro da Biella, si compone di parecchie grosse frazioni sparse alle falde della collina e di frazioni minori in alto. Di buona architettura e la recente parrocchiale dell'Assunta. Nella via Maestra della frazione capoluogo vedonsi affreschi del secolo XV e un altro sulla facciata della Confraternita. Nel giardino della villa Mosca prospettiva stupenda del Galliari. Molte e varie fabbriche (lanifici, setificio, fonderia, cappelleria, officina meccanica, liquori, ecc.) e fra lo stradale e il Cervo, officina del gas che provvede all'illuminazione del borgo