309 fi Parte Prima — Alta Italia
clic doveva essere situalo fra Ivrea e Biella sulle sponde dell'Elvo. Traccio delle antiche miniere d'oro, che par fossero coltivale anche nei mezzi tempi, osservarci tuttora nelle montagne adiacenti, nel luogo detto oggidì la Bessa (Duhandi, Alpi Graie e Perniine, pp. 110-112; Wai.ckenaf h, Géogr. des Gaules, voi. 1, p. 168).
Della dominazione romana non rimangono che scarsissime vestigia a cagione delle invasioni barbariche che, per ben '100 anni, altro non fecero che devastare il paese. E noto però che verso il IV secolo dell'era volgare vi si diffuse il Cristianesimo principalmente per opera di Sant'Eusebio, vescovo di Vercelli, e sappiamo anche per tradizione che al tempo dei Longobardi la regina Teodolinda vi promosse l'erezione di molte chiese.
Delle molte donazioni feudali sì ai laici che ai vescovi toccheremo parli la mente e sol diremo qui che, dopo lunghe guerre fra Biellesi e Vercellesi, e dopo le devastazioni dei fanatici guidati dall'eresiarca Fra Doicino, Biella, per aver pace, si diede, nel 1379, ad Amedeo VI, duca di Savoia.
Le guerre atroci che desolarono il Piemonte durante l'occupazione francese sotto il maresciallo di Brissac ai tempi d'Emanuele Filiberto immiserirono il biellese ove l'industria della lana era già in gran fiore. Sopraggiunse nel 1630 la peste, indi la guerra civile per la reggenza alla morte di Vittorio Amedeo I, e il biellese fu alternamente occupato e devastato da Francesi e Spagnuoli, ma soprattutto da questi ultimi che atterrarono le mura di Biella.
Seguirono molti anni di tranquillità sotto il governo di Carlo Emanuele II, co»! che ripopolaronsi le terre e rifiorì l'industria. Nella guerra per la successione di Spagna il biellese poco ebbe a soffrire nonostante l'occupazione francese. L'eroe popolare Pietro Micca di Sagliano, salvò Torino nel famoso assedio del 1706.
Durante l'impero napoleonico il biellese ne fu provincia e tal si rimase sino alla formazione recente del regno d'Ilalia, per la quale le antiche divisioni convertironsi in Provincie e le cosidette Provincie in circondari. E il circondario di Biella è oggidì uno dei più prosperi e dei più ricchi del regno quantunque il suo territorio sia poco fertile per essere montuoso in gran parte.
Famiglie illustri. — Non solo pei suoi molti, intelligenti ed attivi industriali, il biellese va eziandio glorioso per non poche famiglie preclare, fra cui citeremo gli Avogadro nei loro varii rami, gli Scaglia, i Bertodano, i Dal Pozzo, i Cromo, i Vialardi, i Riccardi, i Nornis e soprattutto i Lamarmora e i Sella, famiglie tutte che diedero al Piemonte e all'Italia unita uomini insigni nelle armi, nelle scienze, nelle lettere, nella politica, nella diplomazia e nella magistratura, come vedremo parlando dei singoli paesi.