Mandamenti e Comuni del Circondario di Novara
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figure distribuite in varie nicchie, che crcdesi del Borgnone, ed un altro dipinto alquanto logoro attribuito al Campi. Accanto alla parrocchiale fu aggiunta una ricca ed elegante rotonda, ultimata nel 1831, d'ordine corinzio nell'interno e con tutte le pareti di svelti marmi lavorati squisitamente. Ne diede il disegno il barone Melcliioni di Novara e ne eseguì i bassorilievi Busca Grazioso. Vi si venerano le reliquie del B. Pacifico tii Cerano. Quattro palazzi. Bellini, Tornielli, Oallarati-Scotti e Obicini. A est del paese avanzi di antiche fortificazioni, fra cui ponti levatoi e profondi fossi, e alla distanza di circa un chilometro solivi due luoghi detti tuttora / fortini. Istituto di pubblica beneficenza sotto il titolo di S. Dionigi. Grano turco in copia, uve, fieno, legna; filanda di seta a vapore.
Cenni storici. — Sin dal secolo IX Cerano formava parte di una contea presso d Ticino detta di Bulgaria, la quale stendevasì lungo la sponda sinistra del fiume nel Milanese, e possedeva sulla destra parecchie castella sul Novarese, come Tre-cate, Bornago e lo stesso Cerano. Nel 969 l'imperatore Ditone li ne confermò ii possesso al vescovo di Vercelli, ma tornò poco appresso ai Novaresi, e caduto poi nel secolo XII sotto la signoria dei Milanesi, l'ebbe in dono da essi il loro capitano Guido Biandrate, a cui fu confermato dagli imperatori Corrado il Salico e Federico L Lo riacquistarono i Novaresi, rrra il capitano Biandrate lo prese nel 115G e lo atterrò in un col castello e le alte mura e torri che lo munivano, Risorse quindi a poco a poco, ma nella guerra del 135G fra Giovanni II marchese di Monferrato e Galeazzo Visconti, avendo Cerano parteggiato pel primo, fu di bel nuovo preso e spianato dal secondo. In seguito fu riedificato dai Ceranesi stessi e rifiorì a grado a grado.
Uomini illustri. — Oltre il suddetto beato Pacifico, della famiglia dei Ramati, autore di una Somma morale celebrata col nome di Pacifica, ebbero i natali in Cerano l'illustre pittore G. B. Crespi (1557-1633), detto appunto il Cerano; Stefano Boccio, famoso capitano al servizio del re Luigi XII ili Francia ; G. F. Mazonio e G. P. Trevi, medici di grido, e Francesco Ramati, professore di medicina, autore di vari scritti medicali, ciré fiorì nella prima metà del secol nostro.
Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P® ivi T. a Trecate.
Sozzago (13S5 ab.). — Sulla sponda sinistra del Terdoppio, a 4 chilometri da Trecate, con moderna parrocchiale di San Silvano martire, d'ordine ionico, alcuni palazzi e una piazza centrale. Cereali, legumi, riso, foglia di gelsi, lino e fieno.
Cenni storici. — Fu baronìa dei marchesi Clerici di Trecate, dai quali l'ebbero I Biglia. Coli, elett. Novara I — Dioc. Vigevano — l'2 T. a Trecate.
Mandamento dr VESPOLATE (comprende 6 Comuni, popol. 11 ,t$£ abitanti). — Territorio bagnato da varie correnti d'acqua, vale a dire dall'Arbogna, su cui, in vicinanza del paese, fu costruito nell'anno 1826 un ponte in cotto su disegno dell'ingegnere Pampuri, dal cavo Bassi, derivato da essa Arbogna e in parte anche dall'Agogna. Bisaìe, grani, cereali. Aria poco salubre.
Vespolate (2922 ab.). — Sta sulla strada provinciale da Novara alla Lornellina, parallela alla quale corre la ferrata da Garbagna ad Oleggio, presso PArbogna e a 12 chilometri da Novara, ed Ira una parrocchiale di San Giovanni Battista, la cui facciata fu ricostruita nel 1828 su disegno dell'architetto Orchi, novarese. La rocca, che anticamente la difendeva, fu convertita in abitazione privata. Lascito (Jalvagno, istituito nel 181-2. Grano, riso, fieno.
Cenni storici. — Era già Corte verso il 1000. Fu donalo, insieme ad altri luoghi, nel 1026 dall'imperatore Corrado al vescovo di Novara. Durante l'accanita guerra sòrta fra il marchese di Monferrato Giovanni II e Galeazzo Visconti, verme dato alle fiamme e totalmente distrutto dalle soldatesche di quest'ultimo. Bisorse dalle sue rovine nel 1361. Ne' suoi dintorni e nei campi che stendonsi al luoghiceiuolo