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Farle Prima — Alla Italia
Prato Sesia (1740 ab.). — In una vallicella, sulla sinistra della Sesia e a 2 chilometri da Romagnano, diviso in due dal torrente Roccia, con ponte in cotto ad un sol arco su disegno del cav. V. Trona. Parrocchiale di San Bernardo a tre navate sorrette da colonne di sorizzo. Sul poggio Serrani onte avanzi di un antico castello e, poco discosto, una torre quadrata. Opera pia Genesi, Congregazione di carità, Monte di pietà. Praterie e vigneti che dànno molto e buon vino. Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P2 ivi, T. a Romagnano Sesia e Str. ferr. Novara-Varallo.
Mandamento di TRECATE (comprende 3 Comuni, popol. 14,021 ab.). — Territorio fiancheggiato a levante dal Ticino, presso il qnal fiume il suolo è coperto di boschi e di selve abbondantissimi di caccia. Qui il Ticino è navigabile e da esso derivano due navigli, il Langosco e la Sforzesca o Cavo Nuovo, che, traversando la circoscrizione comunale di Trecate, vanno ad irrigare una parte della Lomellina. Le principali strade di questo territorio sono : a levante, la grande strada nazionale che tende al magnifico ponte sul Ticino; a ponente, l'altra strada nazionale che conduce a Novara; a scirocco, la via provinciale della Lomellina che progredisce fino a Vigevano; ad ostro, la via per Sozzago ; a borea, quella per Roinentino e l'alto novarese. Suolo generalmente fertile.
Trecate (7717 ab.). — Sta sulla via nazionale da Novara a Milano e dista dalla prima 10 chilometri e conserva ancora le vestigia delle antiche fortificazioni. La parrocchiale dell'Assunta è antichissima e a tre navate, secondo il sistema gotico; ma fu ricostruita in gran parie in ordine corinzio. Fra i palazzi sono degni di noia quello del vescovo di Novara e parecchi di signori milanesi che vi traggono a villeggiare nelle loro tenute. Ricco lascito Leonardi e Bozzia.
A Trecate il Ticino, che formò sino al 1859 il confine fra il Piemonte e l'Austria (che possedeva il Lombardo-Veneto), è un fiume poderoso con ampio letto e mutabile. Il famoso Ponte Nuovo su cui si passa è un'opera stupenda di granilo di Montorfano e di 11 archi, ciascuno dei quali di 24 metri di corda. Fu incominciato nel 1810 sotto il governo napoleonico, su disegno e sotto la direzione dell'ispettore generale Melchior!, e non fu ulti ina lo che nel 1827 a spese comuni dei due governi sardo ed austriaco. È lungo più di 300 metri e costò 3,215,000 lire. Nella ritirata del 2 maggio 1859 gli Austriaci tentarono di far saltare gli archi orientali, ma non riuscirono e i Franco-Sardi alleati lo passarono il dì seguente. Il Ticino è qui navigabile ed abbonda di trote, tinche e altri pesci, e in alcuni traili si raccolgono anche pagliuzze d'oro.
Cenni storici. — Credesi d'antica origine. Nel testamento dell'imperatrice Angel-berga, in data 877, vien citato come parte del Comitatu Burgarcuse, e ne vicn fatto dono, assieme ad altre corti, al monastero da lei fondalo a Piacenza, intitolato alla risurrezione di Cristo. Nel 989 Corrado, figlio del re Berengario li, e Bichelda sua consorte, donavano questo luogo alla Chiesa milanese. L'imperatore Enrico li lo donava nel lOoì al vescovo di Novara, togliendolo alla Chiesa milanese; ciò per compensare l'anzidetto vescovo dei danni sofferti da Arduino d'Ivrea. Nel successivo anno quel vescovo ne faceva cessione ai canonici di Santa Maria, ora del Duomo di Novara. Nel 1154 Federico Barbarossa, soggiornando a Biandrate, mandò una parte dell'esercito a Trecate a distruggervi quelle fortificazioni falle in gran parte dai Milanesi e che quindi furono ricostruite. Passò ai Sabaudi nel 1739.
Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P T. e Str. ferr. Milano-Novara.
Cerano (5519 ab.). — Sulla sponda destra del Ticino, in pianura, coi due canali la Sforzesca e il Langosco fra esso e il Ticino, a 4 chilometri da Trecate. Bellissima parrocchiale, rappresentante una croce, d'ordine corinzio. Ammirami in essa una Cena degli Apostoli del Crespi, nativo del paese, un'antica icona sul legno, con