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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Novara • il
   e sulla sponda orientale incominciano le Alpi calcaree, anguste e basse dapprima, indi crescenti lungo la Lombardia settentrionale.
   Le acque del lago d'Orta versansi nella Toce, tributaria del lago Maggiore, per mezzo di un emissario che ha nome Negogliail quale si unisce, a poca distanza
   Fig. 23. — Entrata al S. Monte d'Orta (da fotografia Degoix).
   da Omegna, allo Strona, vicino al ponte che mette a Crusinallo. Giunto lo Strona a Gravellona e passato il ponte si divide in due rami, uno dei quali prosegue in linea retta sino alla Toce e l'altro volgesi a ovest verso Feriolo, facendo un giro tortuoso pel tratto di 4050 metri. 1 venti nordici che scendono dalla fenditura del Sempione suscitano spesso tempeste ed onde enormi e pericolose più che quelle del lago Maggiore. Copiosa la pesca, d'anguille principalmente, le quali, durante le tempeste suddette che sconvolgono il lago, si pigliano in grandi quantità nella Negoglia.
   Lungo la spiaggia orientale del lago corre ora la ferrovia da Gozzano, per Orta ed Omegna, a Gravellona, per proseguire verso nord a Domodossola. 11 generale Chasseloup disegnava continuare la grande strada del Sempione lungo le sponde del lago d'Orta, ma la differenza di livello — per esser il lago Orta più elevato del lago Maggiore — lo indusse a preferire la linea di Baveno.
   Dirimpetto ad Orta, fra questo paese e Pella, in mezzo al lago, sta VIsola di San Giulio (fig. 22), lunga e larga appena un duecento passi e nonpertanto con un Seminario ed una chiesa, a cui si sale per una scalea in granito.
   La chiesa, ammodernata in gran parte, ma conservando sempre porzioni dell'antica, fu edificala sul luogo ove si ritirò e morì S. Giulio sulla fine del IV secolo; vi si venerano le sue ceneri.
   Orta Novarese (1091 ab.). — Giace su penisola sporgente nel lago, sulla sponda orientale, a 43 chilometri da Novara, alle falde di un picciol poggio, con cinque