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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Novara
   • il
   Fig. 16. — Battistero di Agrate.
   di antico castello, che credesi smantellato da Facino Cane o dagli Armagnacclii, chiamati in Italia dai figli di Bernabò Visconti. Cereali ed uve.
   Cernii storici. — Vuoisi derivi il nome da San Grato e fosse feudo della nobile famiglia Gattico dei conti di Castello, ora estinta, che dominava in addietro In queste parti.
   Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P2 T. a Borgo Ticino.
   ammissibile nel caso nostro, in guanto che appoggiata dalla storia, e dalla materiale costruzione dell'edifizio.
   Le storie locali ci dicono, che una legione romana stanziasse su tutta la sponda settentrionale del Verbano, il quale allora protendevasi assai più avanti a meriggio, che non attualmente; del che ne sono prova materiale gli anelli per fermarvi le barche, che trovansi tuttavia a considerevoli distanze dal lido attuale, ed i terreni torbifcri circostanti. Le molte iscrizioni romane poi rinvenute, e che rinvengonsi tuttora attorno d'Agrate e singolarmente presso la vicina Suna provano indubbiamente l'esistenza ivi delle famiglie Vibia, Valeria, Terenzia, Giulia, e che vi avessero culto Giove, Mercurio, la Vittoria e altre pagane divinità, delle quali varie località portano tuttavia il nome. Il nostro battistero pertanto potè benissimo aver appartenuto ad alcuna di loro.
   Ne è poi altro argomento di credibilità la sua struttura tonda, irregolare, massiccia, formata a pietrame e ciottoli con qualche leggera traccia figulina, riconoscibile all'esterno sino all'altezza di centim. 30 a 50 oltre suolo; al quale limite l'intreccio dei muri si fa più regolare e cangia formazione a sassi squadrati di diverse grandezze e natura, forniti dai trovanti di cui abbonda il paese. Con questo genere di muratura è formato il piano superiore poligonale dell'edilìzio in istile longobardico, soprinnestato all'antico romano concentrico preesistente.
   Pare non potersi frapporre il mimmo dubbio ehn i due piani sieno di epoche notevolmente discoste. Ne è già di per sè congettura l'innesto di due diverse forme; ma ne potrebbero fornire prova materiale le parastato o pilastri applicati all'intradosso dell'edilizio concentrico romano preesistente per portare gli archi reggenti l'ottagono longobardico sovrapposto, i lati del quale