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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   di struttura gotica, e che serviva anticamente di parrocchia, serba dipinti del 1362 e del 1424. Nella casa Bonella ammiransi due quadri dello Zanella da Bugnate, allievo di Gaudenzio Ferrari. Vini eccellenti, segale, grano turco, miglio e legumi.
   Cenni storici. — Non era in origine che un aggregato di rozzi cascinali, e, cresciuto coll'andar del tempo, fu compreso nella contea d'Angera e unito quindi alla signoria d'Invorio Inferiore.
   Uomini illustri. — Vi nacque Marcello Borella, insigne missionario del secolo nostro. Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P3 T. ad Arona.
   Sovazza (660 ab.). — Nell'alta vallicella bagnata dall'Agogna che le dà il nome, a 9 chilometri da Arona, con fabbricati disposti intorno ad una piazza centrale e parrocchiale di Santa Cecilia. Segale, miglio, patate, castagne, noci e fieno.
   Cernii storici. — Apparteneva alla signoria di Lesa.
   Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P2 ad Armeno, T. ad Orta Novarese.
   Mandamento di BIANDRATE (comprende 4 Comuni, popol. 5625 ab.). — Territorio irrigato da molte acque e principalmente dal gran Canale Cavour, che scorre a ;ìU0 metri a nord dall' abitato. E tutto in pianura e comprende vaste risaie che non escludono per altro i gelsi.
   Biandrate (1458 ab.). — Sta a ovest di Novara, da cui dista 12 chilometri, a 4 chilometri dalla Sesia, con case di costruzione moderna che formano un perfetto quadrivio con la piazza principale su cui prospetta la bella facciata del Palazzo comunale. Parrocchiale di San Colombano, in cui conservasi il corpo di S. Sereno, vescovo di Marsiglia nell'ottavo secolo, il quale vuoisi che vi morisse. Grande concorso alla sua festa la prima domenica di agosto. Codesta parrocchia è a tre navate, presenta la forma di un parallelogramma e, comecché di non molta ampiezza, è però maestosa. Fu restaurata non ha molti anni, e nel 1819 vi fu innalzato un superbo campanile su disegno dell'architetto Sassi, vercellese. Cinque opere pie: di San Sereno, Passardi, Santo Spirito, Caccianotti e Solidi; asilo infantile. Riso, gelsi, fieno e cereali.
   Cenni storici. — Fu pel passato luogo molto più ampio che non oggi, di che l'Azario lo paragonava a Crema e a Borgo San Donnino. Ben celebri nella storia si resero i suoi signori, sotto il nome di conti di Biandrate, fra i quali sono a notarsi: Opizzone, sposo di Berengaria, nipote di Berengario II re d'Italia; Guido I che ebbe l'investitura d'Ivrea nel 1025 e Alberto II illustratosi nella prima crociata ed eletto capitano generale e console sul principio del secolo XIII. Fin dal 1093 questo luogo era costituito a Comune ed aveva propri consoli. Da Alberto, cui i Milanesi riconoscenti eressero un mausoleo, nacquero Liprando, vescovo di Vercelli nel 1140, e Guido II, signore del novarese e d'altri luoghi, uomo molto ligio a Federico Barbarossa, che favorì, quando i Milanesi lo ebbero improvvidamente a proprio capitano, durante il primo assedio contro i Tedeschi nel 1158. Sulla fine del secolo terzodecimo il casato dei conti di Biandrate si trova diviso in tre rami: nei marchesi di San Giorgio, in quelli di Foglizzo e nei conti di San Giorgio. Nel secolo decimoquarto codesti conti erano sottomessi ai marchesi di Monferrato. Nei secoli successivi si resero illustri i seguenti: Nicolò, generale al servizio della Francia, morto nel 1508, il cui mausoleo è in Pavia nell'ex-chiesa degli Agostiniani e Benvenuto che scrisse la cronaca del Monferrato in latino e in italiano verso il 1504, fu nominato nel 1516 conte di San Giorgio per essersi Facino Cane impadronito della contea di Biandrate, e divenne vescovo di Casale ove morì nel 1527, e dove gli fu posto uri mausoleo. Degli altri personaggi più illustri di questa nobile prosapia si parla in altri luoghi.
   Coli, elett. Novara I — Dioc. Vercelli — P2 T. e Traiuvie per Fara, Novara e Vercelli.