Mandamenti e Comuni del Circondario di Novara
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e benedice con la destra la sua città natia. La statua costo più di un milione, ma non ha valore artistico e non è privo di pericolo il salirvi.
Fra gli altri edilìzi meritano menzione: il palazzo Borromeo d'antica costruzione; il Collegio delle scuole pubbliche; l'ex-collegio dei Benedettini, una delle più antiche case d'Arona, ove fu rinvenuto il manoscritto de,\Y Imitazione di Cristo, portatovi da Genova dal P. Andrea Maggioli, ed ora nella biblioteca dell'Università di Torino sotto il nome di Codice d'Arona, e un Teatro con atri) e sale.
Sopra un alto masso detto la Rocca, a ovest della città, che scende quasi a perpendicolo nel lago veggonsi i ruderi di un castello anteriore al secolo X, il quale pare sia stato fabbricato o dai Longobardi o dagli arcivescovi di Milano.
Arona, situala com'è in posizione favorevole e a capo della ferrovia che rannodasi per Novara a Torino, Genova e Milano, epperciò con tutte le grandi linee italiane e con la gran linea del Gottardo per Sesto Galende, è luogo di commercio e di un grande concorso di forestieri e movimento di merci che si distribuiscono di là alla Svizzera, all'Alemagna, alla Francia. Tutti i vapori per l'estremità superiore del Verbano partono da Arona, ov'è un comodo porto con cantiere, e, presso al molo pei vapori, la stazione, da cui si arriva per ferrovia in 8 ore a Lucerna per Rellinzona e il tunnel del Gottardo, in 5 ore a Genova, in 4 a Torino e in 2 a Milano. Anche l'industria è fiorente e vi si contano fabbriche di acque gassose, di calce, di carrozze, di liquori, di confetti; cucine economiche, la grande filanda a vapore di cotone Mylins, concerie, tipografie, ecc. L'istruzione è promossa dal Collegio civico Defilippi e dal Seminario vescovile San Carlo. Ha una biblioteca civica, una circolante e quella della Società Operaia.
Cenni storici. — Fino dal secolo X era munita di forte castello. Nel secolo XIII era sotto la signoria degli arcivescovi di Milano, nel 1325 ne fu fatta cessione a Stefano Visconti; da questo passò a Gaspare Visconti, che nel 1439 la cedette al conte Vitaliano Borromeo. Questi la cinse di mura e vi nominò un castellano e un governatore. I Francesi l'assediarono nel 1525 e nel 1641. La resistenza fu entrambe le volte così tenace che si dovette rinunziare all'assedio. Fu annessa agli Stati del Piemonte colla pace di Worms. Nel 1801 d generale Napoleone Bonaparte fece smantellare la sua rocca.
Uomini illustri. — E una grande gloria per Arona esser patria a S. Carlo Borromeo che vi nacque nella suddetta Rocca, residenza feudale della sua famiglia, antecessore del suo celebre cugino Federico Borromeo, fondatore dell'Ambrosiana e grande filantropo, reso immortale dal Manzoni nei Promessi Sposi.
Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P1 T e Str. ferr. Milano-Arona.
Golazza (568 ab.;. — Fra monti e colli, bagnato dal torrente Terzago, a chilometri 8 da Arona, in suolo sterile in gran parte, ha una parrocchiale di N. D. sin e labe molto ingrandita modernamente ed arricchita di un organo eccellente del rinomato fabbricante Morone-Biroldi. Acque copiosissime e fontane; legna da ardere e bestiame. Appartenne alla signoria di Lesa.
Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P2 a Meina, T. ad Arona.
Dagnente (654 ab.). — Sta sopra un alto colle che domina la parte inferiore del lago Maggiore da Laveno sino quasi a Sesto Galende e a 4 chilometri da Arona. Parrocchiale di San Giovanni Battista e bella villeggiatura prima del seminario di Arona ora del signor Zuccolì di Arona. Vino assai buono, segale e grano turco; fabbriche di laterizi.
Cenni storici. — Fu già compreso nel dominio del borgo d'Angera e spettò quindi, per l'amministrazione della giustizia, al distretto di Lesa.
Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P2 a Meina, T. ad Arona.