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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   Nelle belle arti poi basta alla gloria di Novara quel Gaudenzio Ferrari di cui già abbiani tocco, annoverato dal Lomazzo fra i primi sette pittori del mondo, e che, quantunque nato a Valduggia, è annoverato fra i grandi Novaresi, come Guglielmo Caccia, oriundo di Novara e nato a Moncalvo. E in Novara nacque anche Giuseppe Prina, celebre ministro del Regno Italico Napoleonico, straziato dalla plebe in Milano nel 1814, ecc., ecc. Dei moderni Novaresi illustri ci basti ricordar qui Ottaviano Mossotti, allievo dell'Oriani, professore di fisica a Buenos Avres, a Corfù, all'Università di Pisa, ed autore di parecchie dotte memorie ; G. A. Fossati, amico del Rasoi 1 e del Gali, di cui propugnò le dottrine frenologiche e finalmente il Torelli che, sotto il pseudonimo di Ciro d'Arco, dettò, oltre la Cronaca, tanti scritti assennati e leggiadri.
   Coli, elett. Novara I — Dioc. Novara — P1 T. e Str. ferr. Torino-Milano.
   Battaglie di Novara.
   Novara è celebre nell'istoria per alcune battaglie, di cui toeeherem due parole in succinto per non dilungarci di soverchio :
   G giugno 1513. — Sul principio di febbraio del 150(1 Ludovico Sforza, sopra-noniinato d Moro, duca di Milano, aiutato da Massimiliano d'Austria, scese con 500 Borgognoni e 8000 Svizzeri dalle Alpi Retiche per riconquistare il Milanese, che Luigi XII re di Francia, d'intesa coi Veneziani, gli aveva tolto l'anno addietro. Il governatore di Milano pel re di Francia, G. Giacomo Trivulzio, si ritrasse tosto a Novara, presidiandola con 400 lancie, e si avviò quindi a Mortara aspettando i soccorsi di Francia, i quali giunsero infatti sui primi dell'aprile e 10,000 Svizzeri fra essi. Novara frattanto aveva schiuse le sue porte allo Sforza, e più non rimaneva che la parte fortificata stretta d'assedio. Tumultuarono ad un tratto gli Svizzeri dello Sforza dicendo di non voler battersi contro i loro concittadini al soldo del re di Francia, e lo Sforza allora li pregò che almeno, uscendo di città il presidio, lo nascondessero in mezzo a loro. E si travestì, ma riconosciuto dai Francesi e tradito dagli Svizzeri, cadde in mano del Trivulzio e fu condotto in Francia, ove morì dopo dieci anni di dura prigionìa nel castello di Loclies.
   La morte del Moro fu vendicata dal figliuol suo Massimiliano Sforza il 0 giugno 1513, quando, movendo co' suoi Svizzeri da Novara verso Riotta e Trecate, assalì e sconfisse in poco d'ora i Francesi sotto il Trivulzio e il La Tremouille, Gli Svizzeri tornarono vittoriosi a Novara recando seco 22 pezzi d'artiglieria, con cavalli, munizioni e sahnerie tolte ai Francesi, i quali lasciarono sul campo circa 10,000 uomini, mentre gli Svizzeri non ne perderono che 1500. Giammai sconfitta fu men prevista e più compiuta.
   9 o 10 aprile 182L — Un simulacro di battaglia seguì sotto le mura di Novara nel 1821, quando i liberali piemontesi, sotto il cornando del colonnello Regis, mossero, in numero di (>000, contro le truppe di Carlo Felice, capitanate dal conte Della Torre e rinforzate da alcuni reggimenti austriaci, guidati dal tenente maresciallo conte Bubna, comandante generale in Lombardia. Il Della Torre, ch'erasi ripiegato su Novara all'appressarsi dei liberali a Vercelli ed era stato assalito sulle alture di San Martino, ricevuti ch'ebbe i rinforzi austriaci, sgominò facilmente gli avversari, che furono costretti a ritirarsi a precipizio. 12,(XX) Austriaci occuparono per oltre due anni alcune città del Piemonte. Dei liberali andarono, fra gli altri, in esilio il Santa Rosa, morto poi combattendo per la libertà della Grecia, il Regis, il Collegno, il San Marzano, il Moffa di Lisio, il Balbo e i due Durando; e il 17 ottobre Carlo Felice rientrava in Torino, ch'era stata governata :n quel mezzo dal suo luogotenente, il conte Thaon di Revel.