Mandamenti e Comuni del Circondario di Novara • il
monumenti o segnatamente dai inanni scritti clic di quel tempo ci rimangono, nei
i
Jy
Fig. 12. — Ossario della Bicocca presso Novara.
martire nella persona di un levita di nome Lorenzo. A costui succedette un altro levita che fu poi il primo nella serie dei vescovi novaresi, cioè S. Gaudenzio, patrono della città e diocesi novarese. Non è possibile di qui riandare tutti gli avvenimenti storici nei quali, o in un modo o nell'altro, si trovò immischiata Novara e le tante guerre combattute nei suoi dintorni, da quella di Annibale (218 av. C.), di Mario contro i Cimbri (100 av. G.) e via via fino alla battaglia di Novara del 1849, certi eventi, più che alla storia locale, appartengono alla storia generale ed a questa conviene ricorrere. Tralasceremo dunque il periodo scarsissimo di notizie novaresi da Teodosio alla venuta dei Longobardi. Questi, nel 5G9 dell'era volgare, occuparono Milano e forse in tale anno la stessa sorte toccò a Novara. Gli invasori si stabilirono saldamente qui come altrove e si fusero colla popolazione del luogo. Le vecchie carte novaresi abbondano di reminiscenze longobarde, come parimenti gli statuti del Comune medioevale, le costumanze ed il dialetto. S'ignora se quando i Lombardi spartirono il loro regno in ducati, Novara abbia avuto un duca proprio. Lo storico di essi, Paolo Diacono, fa menzione del ducato dell'isola di San Giulio, con Minulfo duca che fu decapitato per aver favorito i Franchi. È poco credibile che tale ducato fosse limitato alla microscopica isola del lago d'Orta, ma nulla autorizza a credere che s'estendesse verso Novara fino a comprendere la città. Nel 774 Longobardi e Franchi vennero a campale giornata non lungi da Novara in una località boschiva chiamata, dicesi, Silvabella, poi Mortara dal numero dei morti in quella giornata rimasti sul terreno. I Franchi vincitori, seguendo un loro sistema di governo, divisero il regno in distretti con a capo un conte. L'autorità del conte fini coll'essere assorbita da quella del vescovo. Si ha quindi un periodo dei vescovi conti