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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia di Novara
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   la misura strabocchevole di 10,000 metri cubi per minuto secondo, vale a dire fu superiore di una metà alla portata della piena massima del Basso Po.
   La pesca nel lago Maggiore si esercita in ogni stagione, ma principalmente in maggio e giugno con varie sorta di reti e altri attrezzi. Sì contano 23 specie di pesci nel lago, di cui i più pregiati sono la trota, il tèmolo, l'agone, l'anguilla e la tinca. La trota non solo abbonda nel lago, ma è frequente nei fiumi tributari! sino alle loro scaturigini alpine. Le cheppie salgono dal mare a mezzo il giugno per il Po e il Ticino. Simili agli agoni, sono più grosse di essi, hanno la testa e il corpo compresso, vestito di belle squame argentee; la loro carne è dura e poco saporita, ma le interiora formano un cibo delicato. La carne si secca al sole e nella vernata è di non lieve aiuto al vitto delle famiglie meno agiate, floridissimo è il commercio interno fra le eittadette popolose e industri che fioriscono lungo le sponde del lago Maggiore e principalmente a Locamo, Laveno, Intra, Pallanza ed Arona; ed importante assai, così per le merci come pei passeggieri, il commercio internazionale dopo l'apertura del tunnel e della ferrovia del Gottardo, che il Cattaneo ben definì la grande via delle genti, e dopo l'allacciamento delle ferrovie italiane alle svizzere.
   Ambedue i commerci, interno ed esterno, sono favoriti da innumerevoli battelli a vele detti gabarre, e da otto vapori fra Arona e Locamo. Il primo vapore, il Vertano, della forza di 14 cavalli e della velocità di circa 14 chilometri all'ora, fu costruito nel 1826. Nel 1836 una società, composta di Svizzeri, Piemontesi e Lombardi, ne allestì un secondo, il S. Carlo, di 30 cavalli-vapore. Durante la guerra del 1848 Garibaldi s'impadronì dei due piroscafi della società ed approdò alla sponda lombarda, costringendo a battaglia gli Austriaci. I quali negli anni successivi per porsi al sicuro da simili sorprese, fortificarono il porto di Laveno e vararono sul lago una flottiglia di cannoniere con tre vapori in ferro : il Radetzki, di 100 cavalli con cannoni di grosso calibro, il Benedeck ad elice e il Taxi* di minor forza, detto inseguito il Ticino.
   Nel 1855 anche il Piemonte lanciò sul Verbano tre vapori, il Lueomagno, il San Gottardo e il San Bernardino, della forza di 64 cavalli, vasti ed eleganti bastimenti della velocità di 20 chilometri all'ora, ed acquistò in seguito i minori piroscafi il Verbano ed il San Carlo suddetti. Nel 1859, scoppiata la grande guerra della indipendenza, il presidio austriaco in Laveno si trovò con le sue navi armate intercettato ed abbandonato; esso cercò uno scampo per la via del lago, riparando, il 0 giugno, nelle acque neutrali del Canton Ticino, ove consegnò 050 uomini, le armi, ie munizioni e tre vapori che furono acquistati dal Governo della Confederazione Elvetica, la quale cede due piroscafi al Piemonte e conservò il più grosso, il Radetzki, a cui fu dato il nome d'Elvezia.
   Ecco ora le distanze in chilometri calcolate col vapore lungo le stazioni seguenti del lago Maggiore da nord a sud, navigando pero il vapore generalmente nel mezzo della corrente. Da Magadino a Locamo chilom. 5. ad Ascona 6, a Brissago 12, a Cannobio 18, a Maccagno superiore ed inferiore 21, a Luino 25, a Cannerò 27, ad Oggebbio 29, a Ghiffa 33, a Laveno 41, a Intra 38, a Pallanza 41, a Suna 41, a Fenolo 48, a Baveno 51, all'Isola Bella 45, a Stresa 45, a Belgirate 53, a Meina 53 e ad Angera od Arona 61.
   Da Beilinzona, all'estremità superiore del Verbano, scende la linea principale della ferrovia del Gottardo, la quale, dopo mandato un tronco a Locamo, si accosta