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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   e la catena del monte Rosa, si protende tra nord e sud. Montuosa nella parte settentrionale e centrale e piana a mezzodì. Si può dire che per due terzi è in montagna, per un terzo in pianura. Dall'Alpi nevose, dai ghiacciai del Rosa, dalle asperità dei monti ossolani e valsesiani passa alle colline vinifere di Romagnano, di Grignasco, di Gattinara, di Fara, di Sizzano, di Ghemtne, di Brioua, di Maggiora e di Boca, alle ridenti sponde del lago d'Orla e del Verbano, agli ubertosi campi del vercellese e del basso novarese. A tanta varietà di condizioni fìsiche risponde varietà di clima e di produzioni e la prevalenza or dell'agricoltura or dell'industria.
   Qual è oggidì costituita, la provincia di Novara ripete la sua origine dalla legge 23 ottobre 1839 per la quale, staccata la Lomellina dal novarese, veniva annesso a questo il biellese ed il vercellese.
   Confini, — Suoi confini sono: al nord, la Svizzera, il depluvio delle Alpi che segna pure il confine dello Stato; all'est, la provincia di Milano, quella di Gonio e quella di Pavia; all'ovest, la Svizzera in parte e la provincia di Torino ; al sud, la provincia di Alessandria e quella di Pavia.
   Valli e Monti — La valle principale, la Valsesia, dal fiume Sesia che la percorre, dividesi in Valgrande e Valpiccola; la prima incomincia alle falde del monte Rosa, là dove stanno le miniere d'oro di Alagna e sbocca nella pianura presso Gattinara ; l'altra principia al monte Torlo e si unisce alla Valgrande presso Bal-muccia. La prima è lunga 62 chilometri e la seconda solo 18,
   La Valsesia ha varie ramificazioni, di cui le principali sono la valle del Ma&t al-lon e, che ha principio al colle di Baranca e da Fobello in poi si cambia in un'angusta gola che protendesi sin verso Varallo ; la vai Sesséra la quale ha origine da tre laghetti in un avvallamento fra la punta del Grovile e il monte Bo, e, dopo un corso molto sinuoso, termina sulla Sesia sotto Grevacuore, dopo ricevute a sinistra la Dolca e la Strona di Postila ed il Ponzone a destra; finalmente la valle del Gervo la quale comincia al lago della Vecchia, accoglie, lungo il suo corso, a sinistra la Strona di Gessato, l'Ostola e la Roasenda; a destra l'Oropa e I Elvo, ingrossato dal-l'Oremo, dalla Viana e dall'Orobia e termina poi nella Sesia presso Garesana-Blot di sopra Vercelli.
   Gli ultimi otto corsi d'acqua danno il notne alle otto valli m cui puossi considerare diviso il biellese e che succedonsi da nord-est a sud-ovest in quest'ordine: della Strana di Postua, della Sessera, della Roasenda, dell'Ostola, della Strona di Cossato, del Gervo, dell' Oropa e dell' Elm
   La valle piccola chiamasi anche Val Sennenza dal tributario della Sesia di questo nome che l'irriga in più rami. V' è poi la valle del Toce che piglia successivamente i nomi di vai Formazza, valle Antigono e vai d'Ossola solcata dal Toce che nasce al passo di San Giacomo presso Markhorn a 2300 metri, forma in vai Formazza, poco sopra il villaggio di Ganza una poderosa cascata, detta Salto del Toce, una delle più belle delle Alpi, e sbocca nel lago Maggiore presso al lago di Mergozzo dopo un corso di 83 chilometri.
   Dei monti del novarese toccheremo più per disteso trattando del circondario di Biella.
   Fiumi. — Oltre la Sesia, il Ticino (che bagna il novarese ad oriente) di cui abbiamo già trattato al capo II, Il Po (pag. 308 del Sunto generale introduttivo) e