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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Saluzzo
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   del re di Francia, e l'Ospedale Militare, vi sì contano le altre seguenti, Ospedale dei cronici ed Opera della Beata Vergine del Buon Consiglio, Orfanotrofio femminile, Istituto Rosine, Ospizio dì canta e Scuola della Cava 11 otta, Scuola lemiiiinile Levaldigi, Scuola femminile di San Salvatore, Congregazione di carità, Asilo d'infanzia, Monte di pietà con Cassa di risparmio, Opera Frutterò, Opera Gugliclnielli, Opera Casalis-Lingua, Opera di Santa Barbara, Opera Abate, Istituto pio israelitico eh beneficenza, Ricovero di San Salvatore.
   L'istruzione pubblica \i ha un Ginnasio, una Scuola tecnica, una Scuola d'arti e mestieri e un Comizio agrario ; e la guerra un reggimento di cavalleria, un battaglione di fanteria ed un panificio militare.
   I prodotti principali consistono in cereali, canapa, fieno, fruita, foglia di gelsi, animali bovini e suini, cuoi, legnami, ortaglie, il tutto con esportazione notabile. A capo dell'industria stanno i grandi Stabilimenti della Società Nazionale delle Officine di Savigliano (vedi pag. 184), dove si costruiscono veicoli ferroviari, travate e ponti in ferro, e la Fabbrica dello zucchero colle barbabietole. Vi sono poi una fonderia in ghisa (fratelli Bellardone), uno Stabilimento meccanico (Bigliardi), varie filande di seta, fabbriche d'aceto, di acque gassose, di candele in cera, di carri, di chiodi a mano, di cioccolatte, di ferramenta, dì laterizi, di pesi e misure, di sedie, di stoviglie, ecc. Concerie, tintorie, segherie di legname, tessitorie, confetterie, molini, tipografia, librerie, Banca cooperativa, Il Saviglianese, giornale ebdomadario, ecc.
   Cernii storici. — Fare che il luogo fosse già abitato da circa due secoli prima dell'ora volgare, vale a dire prima che gli antichi Liguri, nonostante il loro grande valore, fossero pienamente sconfitti tlai Romani nella giornata memorabile di Carisio, che schiuse loro la via sino alle Alpi. Parecchie lapidi dissotterrale e cinque sepolcreti qua e là scoperti attestano la lunga dimora che vi fecero i Romani. Sembra eziandio che il cristianesimo vi fosse introdotto da San Dalmazzo, l'apostolo del Piemonte meridionale, martirizzato il 5 dicembre del S§4 presso Auriate.
   Savigliano sorse in tre diverse epoche, e può dirsi composta ili tre distinte parti: la prima e l'attuale borgo di San Giovanni, già esistente in epoca molto antica e detto Villa Scie il inni ; la seconda sorse nel secolo X, e chiamavasi Pieve; la terza sorse sul principio del secolo XI e chiamavasi il Presidio. Queste tre parti non ebbero fra loro alcuna comunanza fin dopo l'indicata epoca. Fu già munita di forte castello ed era soggetta alla famiglia Sarinatorio, che viveva secondo la legge salica, e per tenia dei marchesi del Vasto alienò ì beni e andò a trincerarsi sui monti. Succedettero a quella i nobili D'Albergo, fra cui i Beggiami, Falletto ed altri Ai tempi del Barbarossa si uni alla Lega lombarda, e dopo la pace di Gostanza potè reggersi senza contrasti a Comune. Fu a varie riprese lunga inerite soggetta alla Francia, a cui fu incorporata nel 1798, e nell'anno successivo fu compresa nel dipartimento della Stura, li 4 novembre del 1799 fu combattuta presso Marene una fiera battaglia tra Francesi e Tedeschi, detta la Battaglia di Savigliano. 1 primi stavano sotto il comando del generale Championnet, e i secondi sotto quello del generale Melas, il quale rimase vincitore, si che i Francesi furono costretti a sgombrare con Savigliano l'iutiero Piemonte e a ritirarsi di là dell'Alpi. Ristabilito, per la grande vittoria del Bonaparte a Marengo, il governo repubblicano, Savigliano ridivenne capo del circondario del dipartimento della Stura, con sottoprefettura, e fece parte dell'Impero francese sino al 1814, nel qual anno tornò, con gli altri Slati dì terraferma, sotto il dominio della R. Gasa di Savoia.
   Uomini illustri. — Noi non possiamo qui dilungarci sul gran numero dei Savi-gliariesi che illustraronsi nei vari rami del sapere e delle arti, e voglìam ne basti dinuinerarli rapidamente. Fra gli ecclesiastici furono cospicui un P. Cambiarli, un A. Pavoni, un B. Cerveri, martiri, un Aimone Tapparelli e un Vito Beggiami ; fra