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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   11 fi Parte Prima —
   Alta Italia
   Cenni dorici. — Garamagna era già nel secolo X un luogo ragguardevole con corte e castello, e nel 1028 Olderico Manfredo, marchese di Susn e Berta sua moglie, fondarono, nella cappella del castello, la celebre abazia benedettina di Garamagna, la quale cessò poi sotto il Governo francese e fu ristabilita nel 1822 dal sovrano d'accordo col papa. Fra i suoi più antichi signori ricordatisi i conti di Savoia dipendenti dal suddetto Manfredo, ai quali fu tolto dal marchese Bonifacio di Savona, morto il quale nel 1142 pervenne in eredità al marchese di Saluzzo. L'ebbero quindi i Provenzali sotto Carlo d'Angió, poi gli Astigiani e quindi di bel nuovo il principe saluzzese. Nel 1305 fu comprata per 4000 fiorini d'oro dal conte A. di Biandrate signore di Monteacuto ; dai Biandrate passò ai baroni Miolans savoiardi, e da questi, per via di donne, ai marchesi Saluzzo di Cardò.
   Uomini illustri. — Vi nacque Clemente Guido, medico riputatissimo che fiori verso il IGOO, autore di un trattato sui veleni, e vi mori la B. Caterina da Racconigi.
   Coli, elett. Cuneo II (Saluzzo) — Dioc. Torino — P2 ivi, T. a Racconigi.
   Casalgrasso (1512 ali.). — Sulla destra del Po in fertilissima pianura (donde l'aggiunto di grasso) bagnata dalla Varaita e dalla Maira, a distanza di 8 chilometri da Racconigi^ con parrocchiale di San Giovanni Rattista di architettura gotica e all'estremità del Comune a nord una chiesuola venerata della Madonna delle Grazie costruita nel 1824 su disegno dell'architetto Ceroni. A est castello in parte vecchio e in parte edificato sul finire del secolo scorso, a cui andava unita una torre altissima demolita nel 1810. A nord palazzo rustico di antica costruzione, ed altro castello nel tenimento aggregato di Carpendo. Congregazione di carità, Asilo infantile, Società operaia agricola. Grano, canapa, cereali, fieno, legname, noci, bestiame. Casalgrasso ha stazione della tramvia a vapore Torino-Sai uzzo.
   Cenni storici. — Fu già borgo ragguardevole della contea di Auriate e nel secolo X stava sotto la signoria dei marchesi di Susa dai quali passò successivamente alla chiesa vescovile di Savona, all'abazia di Nonantola nel Modenese, al conte di Pombia e all'abazia di San Silano di Romagnano. Il marchese Bonifacio di Savona e del Vasto, dopo di averlo conquistato con altre terre sugli eredi dei marchesi di Susa, trasmise Casalgrasso al suo figliuolo Manfredo, primo marchese di Saluzzo, e nel 1163 l'imperatore. Federico 1 lo diede in feudo ai Romagnani. Nel 1309 fu dato al principe Filippo d'Acaia e suoi feudatari posteriori furono successivamente i Provana, i Rraida, ì signori di Santa Vittoria, quei di Noceto, i Vagnoni di Trofarollo, i conti Solaro di Moretta ed altri. Nei seco1! scorsi era stato pili volte saccheggialo ed arso nelle guerre contro ì Francesi e nel 1396 lo prese a viva forza il famigerato Facino Cane e gli diede un barbaro sacco.
   Coli, elett. Cuneo li (Saluzzo) — Dioc, Torino — P2 ivi, T. a Racconigi.
   Mandamento di REVELLO (comprende 3 Comuni, popol. 9659 ali.). — Territorio in gran parte in pianura e il rimanente in colle e in monte intersecato dal Po e da vari canali irrigatori, ferace in foglia di gelsi, frumento, segale, grano turco, uve discrete; bovini, maiali, selvaggina. Nella collina trovasi quarzo jalino di color bruno ed anche di color violaceo.
   Revello (5378 ab.). — Giace all'imbocco della valle del Po, a 9 chilometri da Saluzzo, ai piedi ed a ridosso del Mombracco, che serba in vetta le rovine dell'antico castello già baluardo delle terre saluzzesi e smantellato nel 1641 da Madama Reale per toglierne l'occupazione ai Francesi. La contrada più notabile di Revello è quella che lo traversa in tutta la sua lunghezza da nord a sud ed è guernita da un capo all'altro di botteghe. Ivi trovansi la Collegiata dell'Assunta, vasta e di stile semi-gotico, la Canonica, la chiesa della Confraternita, la Casa comunale, il palazzo Ree il palazzo Rolando, costruito dai Pocheltini, nobili perugini rifuggiti a Revello.