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Parte Prima — Alta Italia
passata a fìl di spada, e borgo, mura e castello furono adeguati al suolo. Dopo varie vicende tornò nel 1490 in potere dei marchesi saluzzosi che lo tennero sino al 1518, in cui fu conquistato coli'intiero marchesato dai re di Francia, ai quali fu tolto nel 1588 dal duca Carlo Emanuele I che il tenne definitivamente con tutta la marca in forza del trattato di Lione del 1G01.
Nel 1G30 fu devastato da un'orribile pestilenza e nel 1G91 fu dato alle fiamme da 5000 Francesi reduci dall'assedio di Cuneo. Olire i feudatari primitivi molti casati ebbero giurisdizione con tiloli diversi su Cosligliole fra gli altri gli Ajme-Casotli, i Bava, ì Brignone, i Radicati, i Giriodi, i Manassero, i Grimaldi, i Galleani, i Ginevra, gli Oliver!, i Magliani, ecc.
Uomini illustri. — Vi ebbero la culla due Franzini, Goffredo e Giuseppe, il primo dotto professore di eloquenza nell'Università di Torino ed autore di opere italiane e latine, il secondo versatissirno nelle scienze medicali ed autore anch'esso di varii trattati in latino.
Coli, clctt. Cuneo II (Saluzzo) — Dioc. Saluzzo — P2 T.
Rossana (2497 ab.). — Sulla sponda destra della Varaita in una piccola valle a G chilometri da Costigliele Saluzzo ed a 15 da Saluzzo, con due parrocchiali: una dell'Assunta di antica costruzione gotica che vuoisi risalga al secolo X, l'altra di San Marco del secolo XV. L'antico castello di qualche importanza, in sito elevato sopra il borgo, fu distrutto in gran parte sul principio del secolo XVII e i residui appartengono all' illustre famiglia dei Gazelli di Rossana. Congregazione di carità, cereali, mele e pere in abbondanza, e bovini. Fabbriche di calce.
Cenni storici. — Vi si rinvenne un frammento d'iscrizione romana e fu feudo della mensa vescovile di Torino che nel 1155 ne infeudò il castello a Guglielmo, marchese di Busca, figlio del marchese Bonifacio. Spenta la linea dei Busca, signori di Rossana, codesto feudo passò ai Cervere indi ai Riccardini di Sa vigliano. L'ebbero in seguito i Bernezzo e i Rotari di Pralormo.
Nel secolo XV il castello cadde in potere di una banda di furfanti sotto il comando del guascone Arcimbaldo di Aubadi i quali devastavano con frequenti scorrerie tutti i paesi convicini. Ma il duca Ludovico di Savoia con un buon nerbo di truppe s'impadronì del castello, fece impiccar l'Arcimbaldo e i principali della masnada e nel 1458 vendè l'intiero feudo ad Antonio dei marchesi di Romagnano conte di Pollenzo, i cui discendenti lo rimisero ai Bernezzo di Vigone. Nel secolo scorso passò ai Gazelli, a quanto pare oriundi di Oneglia.
Uomini illustri. — Codesti Gazelli di Rossana ebbero parecchi chiari personaggi. Un Francesco, medico di grido, fu archiatro, nel 1G00, del duca Carlo Emanuele I di Savoia. Un suo nipote, Niccolò, fu ambasciatore in Svizzera, a Roma e a Napoli. Dei discendenti, uno fu maggior generale, un altro maggior generale e governatore m Sardegna, e il conte Paolino Luigi Gazelli di Rossana divenne mastro di cerimonie di Carlo Felice e di Carlo Alberto ecc. e lasciò cinque figliuoli che illustraronsi nelle armi, nell'amministrazione e nella carriera ecclesiastica.
Coli, elett. Cuneo II (Saluzzo) — Dine. Saluzzo — P2 a Piasco, T. a Cosligliole Saluzzo.
Mandamento di MORETTA (comprende 5 Comuni, popol. 8320 ab.). — Territorio che produce in copia frumento, meliga, segala, civaie, canapa, ortaggi e fieno col quale si alleva un bestiame numeroso. Coltivansi anche le viti che dànno però un vino debole e poco serbevole. E bagnato dal Po e dal rivo Tepice.
Moretta (3270 ab.). — Siede sulla sponda destra del Po a 14 chilometri da Saluzzo ed oltre la parrocchiale ha parecchie altre chiese, fra cui, poco distante dall'abitato, un bel santuario dell'Assunta. Bel palazzo comunale a fianco delia parrocchia, edificato nel 1830-31 ed alcuni altri palazzi e case comode e civili delle