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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   11 fi
   Parte Prima — Alta Italia
   in Plinio (ih, 5). Passò in seguito sotto la signoria dei Romani, dopo la conquista del console Marco Fulvio Placco (030 di Roma), come attestano le iscrizioni latine rinvenute ed una segnatamente a Bersezio, e successivamente dei Longobardi, dei Carolingi e dei conti di Auriate, lincile fu fondato da ultimo il marchesato di Saluzzo. La fondazione poi o l'origine di codesto marchesato, ch'ebbe tanta importanza nelle storie d'Italia, fu fissata al 1142, allorquando Manfredo, Guglielmo ed Ugonc, figliuoli di Bonifacio 1 marchese di Savona, si spartirono la conica di Auriate, che comprendeva una gran parte dell'odierno Saluzzese. In quella spartizione il primo dei tre fratelli, di nome Manfredo 1, ebbe il paese situato fra le Alpi, il Po e la Stura, e da lui incomincia, secondo gli storici, la serie dei marchesi di Saluzzo; i quali vi regnarono per ben quattro secoli (dal 1130 al 1548), gareggiando in potenza con gli altri principi italiani e con gli stessi duchi Sabaudi, dei quali furono ora avversari ed ora vassalli. Di questa antica ed illustre prosapia meritano particolar menzione ì seguenti :
   Tommaso III, che dimorò in Francia e vi compose un romanzo, Voyage du Che-valier Errant (Anversa, 1557), in francese antico, metà in versi e metà in prosa. Di questo romanzo, che levò molto grido ed ò assai lodato dal Tiraboschi, si serba il codice nella biblioteca dell'Università di Torino, e credesi scritto dal 1394 al 1396.
   Ludovico 1 umiliò Venezia e Firenze in lega a Filippo Maria Visconti, duca di Milano.
   Ludovico II si sottrasse all'alta sovranità della Savoia e chiese soccorso alla Francia, che gli inviò 1600 uomini I Francesi, chiusi nel 1486 in Saluzzo, vi sostennero un lungo assedio. Spodestato nel 1490, il marchese accompagnò Luigi XII nella sua spedizione in Italia, e morì nel 1504 a Genova. Scrisse l'Art de la eh eva ler ie soììs Végèce (Parigi, 1488), un Ragionamento sul buon governo dello Stato, ed alcuni Discorsi sulla espugnazione e difesa delle fortezze. Istituì un'Accademia nel suo castello, promosse la lingua italiana, introdusse l'arte tipografica in Saluzzo non molto dopo la sua invenzione, ed accolse, stipendiandoli, poeti e letterati alla sua corte. Gli si deve il progetto e i lavori grandiosi della strada sotto il Monviso per agevolare le comunicazioni tra la Francia e il Piemonte.
   Il dodicesimo marchese di Saluzzo, che aveva capitanata l'avanguardia nella celebre battaglia di Malignano, ebbe il cornando dell'esercito francese nel reame di Napoli, e prese parte alla battaglia di Pavia. Nel 1548 il marchesato di Saluzzo fu invaso dai Francesi, che ne rimasero padroni sino al 1601, nel qual anno Enrico V, in forza del trattato di Lione del 17 gennaio, lo cede al duca di Savoia in cambio della Eresse, del Bugey, del paese di Gex e di Valniorey.
   Sotto il primo impero francese il Saluzzese formò parte del dipartimento della Stura, che aveva per capoluogo Cuneo, mentre Saluzzo e Savigliano erano capoluoghi di circondario. Tornato, alla ristorazione, d Piemonte ai reali di Savoia, il Saluzzese fu costituito in provincia secondo gli antichi limiti; e nella nuova circoscrizione amministrativa del 1859 l'antica provincia di Saluzzo divenne un circondario della nuova grande provincia di Cuneo.
   Uomini illustri. — Com'è importante l'istoria di Saluzzo, grande è d numero dei chiarì personaggi che vi nacquero e intorno ai quali la città ha fatto collocare nel 1856 analoghe lapidi commemorative negli anditi del palazzo civico, come già dicemmo. Vi si leggono, fra gli altri, i seguenti nomi : G. Giacomo De Fia, che assistè nel 1341 all'eccidio della sua patria, e lo descrisse in un Commentario latino non privo di eleganza, il primo libro di autore saluzzese sulle cose di Saluzzo ; Gioffredo Della Chiesa, notaio e segretario dei marchesi, il primo in Piemonte che scrisse la storia in lingua italiana nella sua Cronaca di Saluzzo, composta verso il 1430 e ricca di preziosi documenti storici e di molte notizie accurate; Giorgio