11 fi Parte Prima — Alta Italia
Cenni storici. — Ne furono feudatari successivi i Bassi, i Blangini, i Ceva, i Derossi, i Filipponi e, dopo costoro, i Morozzo di Magliano, i Massimino, i Mocchia, gli Gita Gagliardi, i Pallavicini, i Vacca della Chiesa d'fsasca. Che gli antichi castellani di San Michele fossero molto potenti è dimostrato dai residui delle valide mura che lo cingevano. Vi sorge il monte della Bicocca rinomato per la fiera battaglia dell'aprile 1796 fra il generale piemontese Colli e il francese Serrurier, il quale, vittorioso al principio, fu poi sconfitto lasciando sul terreno un centinaio di morti. Vero è però che il Bonaparte si rifaceva il 21 dello stesso mese con la vittoria di Mondo vi che abbiamo già narrato.
Uomini illustri. — Diede » natali a G. I). Michelotli sommo matematico e primo promotore dell'idraulica in Piemonte e a G. B. Quarelli collaboratore del Pasini nella compilazione del vocabolario italiano-latino per le scuole.
Coli, elett. Cuneo IV (Mondovì) — Dioc. Mondovì — F2 ivi, T, a Vicof'orte.
Torre Mondovì (1916 ab.). — Giace in varie frazioni a destra della Gorsaglia e a 5 chilometri da Vicoforte. La parrocchiale dell'Assunta, di disegno jonieo e con piazzale spazioso, sorretto da alto muro, è molto antica e sotto di essa stendesi la piazza pubblica a cui corrispondono quattro vie tendenti alle suddette frazioni. Congregazione di carità. Fornaci por calce idraulica. Vetreria ampliata e diretta per molti anni dai fratelli Muratore, nota soprattutto per le sue bottiglie di vetro nero, e cartiera Ugone con forza motrice di 120 cavalli derivata dalle limpide acque della Corsaglia e del Roburentello. Cereali, uve, frutta, castagne e bestiame. Cave di pietra da calce.
Cenni storici. — Preso il nome da una torre antichissima che sorgeva in mezzo al castello demolito nel 1410, e la sua antichità è anche attestata da varie case di gotica struttura e con iscrizioni in caratteri gotici. Era compreso dapprima nel marchesato di Ceva e ne fu poi investito il marchese Alfonso Del Carretto da cui passò in feudo ai San Giorgio di Castellargento, ai Filipponi del marchesato di Ceva, San Michele, Roasio e Torricella, dai quali pervenne ai Morozzo e quindi ai Gastrucci di Magliano.
San Michele e Torre di Mondovi sono rinomati per la resistenza che vi opposero le truppe piemontesi, nel 1796, ai soldati di Bonaparte imbaldanziti dalle vittorie di Montenotte, di Millesimo e di Dego.
Coli, elett. Cuneo IV (Mondovì) — Dioc. Mondovì — P2 ivi, T. a Vicoforte.
Mandamento di VILLANOVA MONDOVI (comprende 3 Comuni, popol. 10,081 ab.)-
11 territorio verso est comincia con una pianura che va innalzandosi insensibilmente e sorge a sud e ovest in colli più o meno elevati fra cui il monte Calvario con vasto panorama; lassù il Beccaria stabili un altro punto principale della sua triangolazione geodetica per la misura della lunghezza di un grado del meridiano terrestre. Vino eccellente, cereali d'ogni sorta, molte castagne e bestiame. Argilla figulina, pietra calcare e terra da follone.
Villanova Mondovì (4101 ab.). — Giace a 7 chilometri da Mondovì, alla sinistra dell'Ellero, alle prime pendici del suddetto monte Calvario e presenta anche nell'interno quell'aspetto grazioso che offre guardandola da lontano. Parrocchiale di Santa Caterina a quattro navate eretta nel 1369, Monastero e Santuario veneratissimo di Santa Lucia (tig. 35) di cui è ignota l'origine. Nuova maestosa chiesa di S. Lorenzo sul primo ingresso del paese con piazzale e fontana ricca d'acque. Un'antica torre domina con le chiese gli edilìzi della borgata alta, famosa pier le lotte dei coraggiosi abitanti contro i Saraceni e gli Ugonotti. Dell'invasione dei Saraceni rimangono vestigia nei ruderi di 1111 vecchio castello sul balzo di Neranot un po' al disopra del suddetto monte Calvario ed altri se ne incontrano più su verso l'alta valle del Pesio. Nella parte bassa, che stendesi alle radici della montagna, trovasi ornai accentrata tutta la vita dell'industre paese. Congregazione di carità, Asilo infantile, lascito